Extrema Ratio #60: 23/02/23-01/03/23 | Aristocrazia Webzine

Extrema Ratio #60: 23/02/23-01/03/23

Altro nuovo episodio di Extrema Ratio, la rubrica settimanale targata Aristocrazia dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal underground. Ecco le band protagoniste del numero sessanta: Botanist, Cattle Decapitation, Aara, Whore Of Bethlehem, Witte Wieven, Sepulcrum, Mural Crown, Ocean Of Grief.

G.E.F.


1. Botanist – “Angel’s Trumpet” (da VIII: Selenotrope, experimental post-black metal)

Etichetta: Prophecy Productions
Data di pubblicazione: 19 maggio 2023

Tra le band più sperimentali dell’intero panorama metal underground, i Botanist sono in procinto di pubblicare il loro ottavo album, intitolato VIII: Selenotrope. Come saprà chi ha già familiarità con la band americana o chi ci legge da tempo, i temi trattati sono relativi al mondo floristico e il gruppo si caratterizza inoltre per l’assenza di chitarre. Queste sono rimpiazzate dal dulcimer, un particolare strumento a corde che contribuisce a creare le singolari melodie della band.

L’ottavo disco dei Botanist è anticipato dal singolo “Angel’s Trumpet”, brano dalle tinte decisamente eteree che spaziano tra il post-black metal e il blackgaze, con le sonorità che risultano addolcite dalla summenzionata presenza del dulcimer, che contribuisce a donare ulteriore atmosfera. Pur se questo album è meno estremo di quelli che sono abituato a trattare, l’unicità del progetto statunitense lo rende assolutamente un must per chi apprezza il black metal (in senso lato) contaminato dalle più varie sperimentazioni.


2. Cattle Decapitation – “We Eat Our Young” (da Terrasite, progressive death-grind)

Etichetta: Metal Blade Records
Data di pubblicazione: 12 maggio 2023

Iconici come pochi altri, i Cattle Decapitation uniscono sonorità death-grind con elementi progressive, e si caratterizzano da sempre per la spiccata vena politica e sociale dei loro testi. Terrasite, in particolare, sarà il decimo album della band californiana.

I quasi quattro minuti del singolo “We Eat Our Young” consegnano un brano estremamente solido, che comunque non regala particolari sorprese rispetto alla discografia dei Cattle Decapitation. Come singolo, in ogni caso, gli americani scelgono una traccia più semplice e diretta se paragonata alla media dei loro brani: effettivamente qui gli elementi progressive sono meno pronunciati e si opta per soluzioni più semplici e impattanti. Non che sia un male, anzi: il pezzo è molto bello, e grazie a una produzione pulita e molto potente viene valorizzato al meglio.


3. Aara – “Emphase Der Seelenpein” (da Triade III: Nyx, melodic black metal)

Etichetta: Debemur Morti Productions
Data di pubblicazione: 31 marzo 2023

I prolifici Aara sono una band svizzera che sta già per tagliare il traguardo del quinto album in cinque anni di attività. Un disco peraltro non come tutti gli altri, perché Triade III: Nyx completerà il trittico iniziato con i precedenti Triade I: Eos e Triade II: Hemera.

“Emphase Der Seelenpein” è il pezzo scelto dagli elvetici per fare da apripista alla nuova opera. Il brano è estremamente melodico e fa leva su forti spunti atmosferici che rendono il black metal degli Aara catchy e piacevole all’ascolto; il che potrebbe forse sembrare un controsenso ai fautori dell’old school. L’emotività, comunque, è l’elemento cardine della band svizzera, che compendia l’approccio ipermelodico con uno scream particolarmente acido e personale.


4. Whore Of Bethlehem – “Vermin” (da Ritual Of Homicide, blackened brutal death metal)

Etichetta: Comatose Music
Data di pubblicazione: 24 marzo 2023

Con un nome che prende chiaramente ispirazione dall’album più iconico dei finlandesi Archgoat, i Whore Of Bethlehem stanno per pubblicare il loro terzodisco dal titolo Ritual Of Homicide. Rispetto alla succitata band finnica, gli statunitensi tuttavia virano su sonorità decisamente più tendenti al brutal death metal.

La particolarità dei Whore Of Bethlehem, comunque, sta nella loro capacità di far confluire l’approccio brutal death in una curiosa vena blackened, poco comune in questo sottogenere del metallo della morte. A tratti, sembra di sentire i Deicide che flirtano coi Devangelic che a loro volta incontrano i Belphegor di metà carriera, una manna per chi apprezza entrambe le sonorità. Il connubio, comunque, dimostra di funzionare molto bene, il che è decisamente un bel segnale circa il nuovo album della band statunitense, in attesa dell’uscita completa.


5. Witte Wieven – “Drogbeeld” (da Dwaallicht, atmospheric black metal)

Etichetta: Babylon Doom Cult Records
Data di pubblicazione: 14 aprile 2023

Finalmente è arrivata l’ora dell’album di debutto anche per Witte Wieven, ottima band atmospheric black metal che finora ha pubblicato due sole opere, ma di ottima fattura: un EP nel 2016 e uno split nel 2018 con la one man band olandese Reiziger (no, non è l’ex calciatore di Milan e Barcellona). Il disco si chiama Dwaallicht e vedrà la luce il prossimo 14 aprile.

Dwaallicht è introdotto dai quasi nove minuti del primo singolo “Drogbeeld” e sin dalle prime note emerge il ruolo preponderante del basso, molto presente nel mix e con un suono intenso. La bella ed eterea voce di Carmen Raats — che poi è la leader di questo progetto, oltre che componente dei Freja — conduce l’ascoltatore verso un crescendo che ha il suo apice in una esplosione di black metal zanzaroso, che definirei quasi paludoso come feeling; descrizione che peraltro sta bene anche con la provenienza della band, essendo i Witte Wieven olandesi. Il brano torna in seguito nuovamente su lidi intimisti, per poi lasciare spazio ancora una volta a una maggiore impronta black metal nella sua parte finale. Molto convincente.


6. Sepulcrum – “Schizophrenic Amputation” (da Lamentation Of Immolated Souls, death metal)

Etichetta: Chaos Records
Data di pubblicazione: 17 marzo 2023

È in arrivo l’album di debutto per i Sepulcrum, ennesimi esponenti di quella scena death metal cilena che è ormai un must in certi circoli underground. Finora, la band di Puerto Montt aveva pubblicato solo un EP tre anni fa, in attesa di esordire su lunga distanza tra poche settimane con il nuovo Lamentation Of Immolated Souls.

I Sepulcrum sono tanto classici e old school che più di così non si può. Il singolo “Schizophrenic Amputation” è introdotto da un breve campionamento per poi dedicarsi a ritmi violenti e sostenuti, sorretti da blasfemie varie vomitate ripetutamente. Forte di una produzione oscura e marcia quanto basta, Lamentation Of Immolated Souls si inserisce perfettamente in quella scena cilena che ha già prodotto tante band interessanti come ad esempio Godless e Unaussprechlichen Kulten.


7. Mural Crown – “Torre Di Martinsicuro” (da Coastal Towers, raw black metal)

Etichetta: Xenoglossy Productions
Data di pubblicazione: 3 marzo 2023

Album di debutto in arrivo anche per i misteriosi italiani Mural Crown, che lo scorso anno parteciparono a un maxi-split comprendente altre cinque realtà raw black metal praticamente sconosciute. Coastal Towers, così si chiama il disco, vedrà la luce tra pochi giorni.

Si tratta, peraltro, di un album molto particolare. Il raw black metal del trio ha accenti atmosferici e chiare influenze di ispirazione drone-noise. Quel che cattura l’attenzione è soprattutto però il concept: Coastal Towers è infatti incentrato sulle torri costiere dell’Abruzzo settentrionale, che nel XVI secolo avevano la funzione di torri di guardia per il Regno di Napoli. Alcune di queste torri in seguito furono distrutte, altre esistono tuttora e sono state trasformate in musei. Un concept senza dubbio peculiare per un album molto underground, ma di sicuro interesse per chi apprezza le derive più crude e imperscrutabili del black metal.


8. Ocean Of Grief – “Unspoken Actions” (da Pale Existence, melodic death-doom metal)

Etichetta: Personal Records
Data di pubblicazione: 3 marzo 2023

C’è aria di secondo album per i greci Ocean Of Grief, formazione originaria di Atene che mescola doom e melodic death metal. Dopo il buon Nightfall’s Lament risalente a cinque anni fa, il suo successore Pale Existence vedrà la luce proprio questo venerdì.

Gli ellenici puntano fortemente sul lato più melodico ed emozionale del death-doom, chiamando alla mente facili associazioni con i big del genere, dai Saturnus agli Swallow The Sun, passando per My Dying Bride e Paradise Lost. I greci, comunque, non sono soltanto bravi a esprimere queste atmosfere, ma ci sono passaggi in cui dimostrano di trovarsi a proprio agio anche con riff più oscuri e possenti, dove il profondo growl del cantante, Charalampos Oikonomopoulos, aggiunge ulteriori strati di malinconia al tutto, coinvolgendo appieno l’ascoltatore. Tutto questo emerge dal singolo ascoltabile qui nel player, “Unspoken Actions”, ma anche l’altro brano già rivelato, “Dale Of Haunted Shades”, è un gran bel sentire. Piuttosto sottovalutati, meritano assolutamente un ascolto da parte dei fan accaniti di queste sonorità.