Extrema Ratio #84: 10/08/23-16/08/23
Ancora una volta, torna il consueto appuntamento del mercoledì con Extrema Ratio, la rubrica settimanale targata Aristocrazia dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal. In estate, si sa, le pubblicazioni rallentano leggermente, per cui l’appuntamento di oggi si rivelerà leggermente più underground rispetto al solito. Queste le band dell’episodio numero ottantaquattro: Carnation, Wayfarer, Fabricant, Waldgeflüster, Acausal Intrusion, Ôros Kaù, Blood Oath, Notturno.
G.E.F.
1. Carnation – “Replicant” (da Cursed Mortality, progressive death metal)
Etichetta: Season Of Mist
Data di pubblicazione: 3 novembre 2023
Una delle band death metal belghe più note del momento sono sicuramente i Carnation, gruppo che ha saputo attirare anche l’attenzione di una delle label più famose della scena underground, Season Of Mist. A inizio novembre, i belgi pubblicheranno con l’etichetta francese il loro terzo album, intitolato Cursed Mortality.
I Carnation sono una band che osa. Parto da questo assunto per dire che si tratta di una formazione che pesca a piene mani dal death metal tradizionale e dalla scuola anni Novanta, ma lo fa permettendosi di sperimentare e mettendoci molta personalità. Con Cursed Mortality, sembra che la band spinga il suo death metal verso acque più profonde e sperimentali, con imponenti dosi progressive e melodiche. Interessante l’uso dei synth e del basso, ma ciò che più di ogni cosa cattura l’attenzione è sicuramente l’utilizzo delle voci pulite, che creano piacevoli contrasti con il growl profondissimo delle voci sporche. Insomma, la vision dei Carnation vale decisamente la pena di essere messa alla prova.
2. Wayfarer – “False Constellation” (da American Gothic, atmospheric black-folk metal)
Etichetta: Profound Lore Records
Data di pubblicazione: 27 ottobre 2023
A tre anni di distanza dall’ottimo A Romance With Violence, tornano i Wayfarer, band statunitense capace di coniugare il black metal atmosferico con elementi folk dal sapore western. American Gothic è il titolo del quinto disco della band di Denver, che vedrà la luce a fine ottobre.
“False Constellation”, il primo singolo estratto, consegna però all’ascoltatore delle vibe un po’ diverse rispetto a quelle dei capitoli più recenti. Qui i Wayfarer puntano infatti con maggiore convinzione sul lato atmosferico e malinconico della loro proposta, con un larghissimo uso delle voci pulite che donano ulteriormente un’aura bittersweet al pezzo. Inoltre, fanno capolino delle forti influenze gothic-doom metal che, insieme ai synth e al loro approccio melodico, rendono “False Constellation” un brano decisamente easy listening, quantomeno in relazione al genere. Non era quello che mi aspettavo dai Wayfarer, ma ciò non fa che accrescere la curiosità in vista dell’uscita di American Gothic.
3. Fabricant – “Borderland Vigil” (da Drudge To The Thicket, death metal)
Etichetta: Profound Lore Records
Data di pubblicazione: 15 settembre 2023
Particolarmente interessante la storia dei Fabricant, band death metal che si era presentata con una demo clamorosa nell’ormai lontano 2010, per poi sparire solo pochi anni — e un paio di altre uscite minori — dopo. Ebbene, a dieci anni di distanza dallo split con gli Apocryphon, i Fabricant tornano sulle scene con il loro album di debutto, intitolato Drudge To The Thicket, esattamente come la loro seconda demo.
Il death metal degli statunitensi è veloce, aggressivo e tecnico, con strutture molto variegate e anche abbastanza imprevedibili. Ad esempio prendi “Borderland Vigil”, uno dei due singoli già ascoltabili su Bandcamp: consonanze e dissonanze, tecnicismi e mazzate in faccia, produzione grezza e aggressiva ma comprensibile. I Fabricant si ispirano alla lezione di certo death metal finlandese (Demilich soprattutto), ma lo fanno loro e lo modellano fino a fargli assumere una forma del tutto personale e progressive, con un senso di atmosfera mutuato in parte dai Timeghoul. Insomma, ci saranno voluti dieci anni per risentirli all’opera, ma l’attesa sembra essere stata decisamente premiata.
4. Waldgeflüster – “Unter Bronzenen Kronen” (da Unter Bronzenen Kronen, atmospheric black metal)
Etichetta: AOP Records
Data di pubblicazione: 29 settembre 2023
Chi invece è sempre stato piuttosto costante in termini di pubblicazioni sono i tedeschi Waldgeflüster, band che ruota intorno alla personalità di Winterherz, il membro principale. Con sette album in diciotto anni di attività, i bavaresi torneranno a settembre, ma questa volta con un EP, intitolato Unter Bronzenen Kronen.
L’opera è aperta proprio dalla title track, comprensiva di otto minuti di black metal atmosferico e sognante, trascinato da lead di chitarra epici e luminosi, che fanno da contraltare al furioso blast beat della batteria. In poche parole, la proposta dei Waldgeflüster risulta molto simile a quella della cosiddetta scena cascadian (Falls Of Rauros, Wolves In The Throne Room) e a certe band inglesi (Winterfylleth, Wodensthrone). Va da sé che non si tratta di un EP che inventa nulla che non si sia già sentito, però scorre bene e rappresenta un bel nome alternativo per chi volesse queste sonorità ma predilige il cantato in tedesco, e in particolare le voci pulite, qui molto presenti e particolarmente ben eseguite.
5. Acausal Intrusion – “Encoded Exagrams” (da Panpsychism, experimental death metal)
Etichetta: I, Voidhanger Records
Data di pubblicazione: 22 settembre 2023
A proposito di costanza nelle pubblicazioni, particolarmente attivi sono gli Acausal Intrusion, autori sin qui di un album all’anno a partire dal 2021. A settembre arriverà infatti il loro terzo full length, intitolato Panpsychism, peraltro introdotto dalla bellissima copertina dell’artista italiano Daniele Valeriani, che aveva già firmato l’artwork del primo album degli statunitensi.
Il (blackened) death metal fortemente dissonante e angolare del duo americano è reso ancora più scuro e lugubre da una voce cavernosa e ribassata, perfetta accompagnatrice di un’autentica discesa infernale. Interessanti anche le parti più tecniche e smaccatamente death metal, molto vicine a certe cose dei Gorguts più oscuri. Negli Acausal Intrusion ci sono atmosfera e creatività a profusione: e la loro prolificità non inganni, perché più passa il tempo più gli americani sembrano diventare sempre migliori, uscita dopo uscita.
6. Ôros Kaù – “Nephtys” (da Thanatos, black metal)
Etichetta: I, Voidhanger Records
Data di pubblicazione: 22 settembre 2023
Altro progetto in uscita per I, Voidhanger Records è Ôros Kaù, one man band black metal del polistrumentista belga Guillaume Cazalet, conosciuto soprattutto per i suoi Neptunian Maximalism. Thanatos è il secondo album di questo solo project, in uscita anch’esso nel mese di settembre.
Rispetto agli altri progetti di Cazalet, Ôros Kaù è una creatura decisamente più estrema e, volendo, tradizionale. Il black metal della one man band belga è grezzo e zanzaroso, oltre che diretto, grazie a un incessante blast beat e una voce quasi sussurrata che sembra accompagnarti nelle viscere dell’inferno. Alcuni riff tritonali suggeriscono gli interessi di Cazalet per le dissonanze, un po’ alla maniera di certo black metal francese, penso agli Aosoth e agli Antaeus. Thanatos è un album carnale e infernale, suonato con ottima perizia tecnica e compositiva, ma comunque aderente agli stilemi classici del genere.
7. Blood Oath – “Sanctuary Of Souls” (da Lost In An Eternal Silence, death metal)
Etichetta: Caligari Records / Raise The Dead Records
Data di pubblicazione: 15 settembre 2023
Già tante volte in passato ho affermato che del connubio Cile-death metal ci si può decisamente fidare. Lo confermano anche i Blood Oath, band del Paese sudamericano in procinto di pubblicare l’album di debutto, Lost In An Eternal Silence, dopo la solita trafila di uscite minori.
I cinque minuti e mezzo di “Sanctuary Of Souls” portano con sé un death metal decisamente vecchia scuola e infernale, ma con tanti spunti interessanti. Intanto, l’utilizzo del basso, non un mero orpello ritmico ma uno strumento che si conquista tutto il suo spazio, pur senza i protagonismi di band come VoidCeremony o StarGazer. C’è poi una grande capacità di spaziare tra le influenze nei Blood Oath, con elementi thrash e prog che aiutano a rendere il brano vario e coinvolgente. Non li definirei progressive death metal, tuttavia i cileni mostrano un songwriting fresco, innovativo, atmosferico e imprevedibile, un po’ come i connazionali Inanna ma con una direzione differente. Personalmente la mia sorpresa della settimana! Curiosissimo di ascoltare il disco integrale.
8. Notturno – “Autumn Leaves” (da Inside, post-black metal)
Etichetta: Hypnotic Dirge Records
Data di pubblicazione: 6 ottobre 2023
Chiudo con la band italiana della settimana, i Notturno, un trio capitanato dal polistrumentista Vittorio Sabelli, i cui progetti Dawn Of A Dark Age e Incantvm sono già passati sulle pagine di Aristocrazia. Con lui anche la cantante Kijel degli Eyelessight (e altre band), con il francese Sven Vinat (Himinbjorg, Paydretz) alla batteria. A ottobre i Notturno pubblicheranno il loro secondo album Inside., seguito di Obsessions.
L’album è introdotto dai nove minuti di “Autumn Leaves”, la traccia che anticipa l’uscita del disco. L’intero brano è strutturato in momenti di progressivi crescendo e ripartenze, con un’alternanza sapiente di chitarre acustiche e voci pulite femminili e maschili, cui succedono esplosioni black metal vere e proprie, con tanto di harsh vocals e blast beat. Di base, la proposta dei Notturno è riassumibile in un post-black metal molto emozionale con forti accenni depressive, ma anche con atmosfere che si possono definire tranquillamente epiche; a questo riguardo è particolarmente riuscito il momento in cui si sovrappongono le voci pulite maschili e femminili. Da riascoltare al momento dell’uscita dell’intero album.