Extrema Ratio #89: 14/09/23-20/09/23
Ancora una volta, torna il consueto appuntamento del mercoledì con Extrema Ratio, la rubrica settimanale targata Aristocrazia dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal. Le band protagoniste dell’episodio numero ottantanove sono: Cruciamentum, Slidhr, Tomb Mold, Altarage, Gotland, Oscurus Infernal, Seraphic Entombment, Zëptenvr.
G.E.F.
1. Cruciamentum – “Abhorrence Evangelium” (da Obsidian Refractions, death metal)
Etichetta: Profound Lore Records
Data di pubblicazione: 24 novembre 2023
Ormai otto anni fa, l’album d’esordio dei Cruciamentum, Charnel Passages, fu salutato come una grande rivelazione collettiva nella scena death metal. Oscuro e tirato, con un riffing alquanto vario e ispirato, non sarebbe azzardato inserirlo all’interno di un’ipotetica top 10 dei migliori dischi death metal degli anni ’10. Ed è con queste premesse che saluto l’arrivo del secondo album degli anglo-americani, intitolato Obsidian Refractions e in uscita a fine novembre.
Il disco è introdotto dal singolo “Abhorrence Evangelium”, che non si discosta poi troppo da Charnel Passages. Gli ingredienti, infatti, restano perlopiù gli stessi: una produzione potente ma oscura fa da sfondo per le composizioni dei Cruciamentum, sempre incentrate sulla varietà dei riff e la loro capacità d’impatto. La band dimostra di possedere un talento innato per la creazione di atmosfere opprimenti ma anche oniriche, come testimoniano pure gli ottimi assoli rinvenibili nello stesso singolo. Insomma, una prima anticipazione che farà godere chi aveva già grandemente apprezzato Charnel Passages: i Cruciamentum sono tornati e sembrano avere intenzioni decisamente bellicose.
2. Slidhr – “White Hart!” (da White Hart!, black metal)
Etichetta: Debemur Morti Productions
Data di pubblicazione: 13 ottobre 2023
Un altro ritorno interessante, lato black metal, è rappresentato dagli Slidhr e dal loro nuovo album, dal titolo White Hart!. La band è capitanata dall’irlandese Joseph Deegan, qui accompagnato dal batterista islandese Bjarni Einarsson e dal bassista tedesco Stefan Dietz: una line-up internazionale per un progetto di respiro internazionale.
White Hart! è introdotto dalla sua stessa title track, che dispone e prepara l’ascoltatore a una sorta di discesa agli inferi. La prova degli Slidhr consta di un black metal che gioca su dissonanze e melodie, mantenendo una parentela piuttosto stretta con la scena black metal islandese a livello sonoro, merito anche della batteria di Einarsson. La furia delle composizioni, invece, mi ha ricordato da vicino certe band francesi (Aosoth e Antaeus in particolare), anch’esse abili a sfruttare questo gioco di consonanze e dissonanze che si rinviene negli Slidhr. Direi che le premesse per un ottimo album, comunque, ci sono tutte.
3. Tomb Mold – “Will Of Whispers” (da The Enduring Spirit, progressive death metal)
Etichetta: 20 Buck Spin
Data di pubblicazione: 15 settembre 2023
Allo stesso modo dei sopracitati Cruciamentum, anche il ritorno dei Tomb Mold era estremamente atteso dai fan del death metal di tutto il mondo. Dopo che i canadesi avevano pubblicato tre album tra il 2017 e il 2019, infatti, questa volta si sono presi quattro anni di pausa per il loro quarto disco. Un’attesa del tutto giustificata, e ora vi dico perché.
I Tomb Mold hanno deciso di cambiare le carte in tavola. Il loro death metal di derivazione americana e finlandese stava infatti cominciando a confondersi con le tante band del revival old school. Così nel nuovo The Enduring Spirit la musica muta: le strutture sono molto più progressive e variegate, ci sono tante aperture e una buona dose di melodia, mentre il basso è valorizzato molto di più. Un esempio ancora più netto del nuovo corso è rinvenibile in “Will Of Whispers”, che parte con un’overture atmosferica che mi ha ricordato i Dream Unending, di cui su Aristocrazia si è già parlato in passato. Il giudizio sul nuovo Tomb Mold, comunque, non può che essere positivo: un ottimo esempio di come una band consolidata si possa rimettere in gioco con successo, cambiando in parte il proprio volto.
4. Altarage – “Enigma Signals” (da Worst Case Scenario, experimental death metal)
Etichetta: 20 Buck Spin
Data di pubblicazione: 15 settembre 2023
Ancora death metal. Avevo parlato alcuni mesi fa dell’ultimo EP degli Altarage, Cataract, dicendovi come questa uscita sarebbe stata una sorta di anticipazione al nuovo album Worst Case Scenario. Negli ultimi giorni, infatti, il nuovo disco è arrivato finalmente alla luce.
La proposta musicale degli spagnoli è ancora una volta legata a un death metal oscuro e tribale, sporcato di black metal, atmosferico e sperimentale al tempo stesso. Il riferimento principale restano i Portal, chiari ispiratori della band di Bilbao e del suo sound magmatico e nauseante. Sarebbe però sbagliato approcciarsi agli Altarage come una band riff-less, perché soprattutto in episodi quali “Cataract” e “The Rigid Subject” dimostra di essere a proprio agio anche con soluzioni death metal lievemente più tradizionali. Worst Case Scenario è dunque un album da promuovere in toto, ma ormai la band basca è una certezza di questa particolare espressione del genere.
5. Gotland – “Roman And Cheruscan” (da Rise, epic black metal)
Etichetta: Earth And Sky Productions
Data di pubblicazione: 15 settembre 2023
Passo ora alla band italiana della settimana con i piemontesi Gotland, che hanno appena fatto uscire il loro secondo album Rise. Un disco sicuramente ambizioso, come dimostrano anche i nomi coinvolti: basti citare Lupus Nemesis (Atavicus, ex-Draugr), Haiwas (Voland), Davide Cicalese (Furor Gallico) e Zilath Mekhlum (Shadowthrone, ex-Voltumna) per dare l’idea.
Se nove anni fa i Gotland erano molto più folk, oggi i torinesi sono una band quasi interamente legata al black metal, con tinte epiche e melodiche. Del resto il disco è un concept storico e narrativo sui cherusci di Arminio che sconfissero i romani nella celebre battaglia di Teutoburgo, per cui l’approccio epicheggiante risulta particolarmente azzeccato. Non mancano episodi più tirati, quasi black-death, e interludi atmosferici che servono alla divisione in atti, come si trattasse di un’opera teatrale. Rise è un disco molto maturo e con un concept storico interessante e tutto sommato ancora poco diffuso in ambito metal estremo: mi auguro se ne parlerà parecchio almeno in Italia, perché è un’opera di livello e che avrà comportato un grande sforzo creativo.
6. Oscurus Infernal – “Místicos Portales Astrales”, (da Místicos Portales Astrales, black metal)
Etichetta: Signal Rex
Data di pubblicazione: 29 settembre 2023
Direttamente dal lontano e poco conosciuto Ecuador arrivano gli Oscurus Infernal, autori di un black metal grezzo e low-fi che ha attirato l’attenzione di Signal Rex, etichetta portoghese sempre sul pezzo quando si parla di queste sonorità.
L’album di debutto dei sudamericani, Místicos Portales Astrales, è introdotto proprio dalla title track. Meno di tre minuti di black metal grezzo e low-fi, accompagnato da una registrazione scarnissima e riff cupi. Rispetto a tanti gruppi raw black metal in circolazione, gli Oscurus Infernal non sembrano tuttavia vicini soltanto alla scuola norvegese degli anni Novanta, perché scelgono anche di inserire una spiccata influenza thrash, quasi a ricordare certe band brasiliane degli anni Ottanta. La title track, inoltre, è quasi interamente strumentale, a eccezione di qualche urlaccio: un piccolo antipasto di quel che sarà l’album intero, che uscirà a fine mese.
7. Seraphic Entombment – “Angel’s Entrail” (da Sickness Particles Gleam, death-doom metal)
Etichetta: Everlasting Spew Records
Data di pubblicazione: 13 ottobre 2023
I Seraphic Entombment sono un’altra band al debutto su lunga distanza. Dopo una demo di qualche anno fa, pubblicheranno tra meno di un mese Sickness Particles Gleam, un bel monolite death-doom metal in uscita sulla nostrana Everlasting Spew Records.
Gruppo con membri di Ectovoid e Hegemony, i Seraphic Entombment propongono un sound particolarmente profondo e cavernoso, dove le parti death e doom metal sono perfettamente bilanciate. Tra oscuri riff death metal e rallentamenti doom, la band dell’Alabama dà vita a un disco che puzza di cadavere in putrefazione, come può suggerire anche la bizzarra e particolare copertina. I quasi undici minuti del primo singolo estratto, “Angel’s Entrail”, indicano una band già matura e pronta per prendersi la scena. Garantisce, come detto, anche Everlasting Spew che in questi anni ha sfornato davvero tante formazioni death-doom di livello; per ultimi i brasiliani Fossilization.
8. Zëptenvr – “Obéissance À La Nuit” (da Messe Pour Un Mort-Né, black metal)
Etichetta: Signal Rex
Data di pubblicazione: 27 settembre 2023
Seconda demo in arrivo per i francesi Zëptenvr, che si avvarranno ancora una volta della collaborazione con la portoghese Signal Rex, già menzionata in precedenza. La demo si intitola Messe Pour Un Mort-Né e vedrà la luce tra una settimana.
Praticamente nulla è dato sapere su questa (one man?) band francese e sulla sua formazione. L’estetica del progetto lascia intendere un certo interesse verso il Medioevo, sottolineato anche da un approccio sonoro che trascina l’ascoltatore in periodi lontani. La registrazione estremamente grezza e low-fi sembra infatti arrivare da un passato buio e remoto, sensazione rafforzata anche dallo screaming acido e teatrale. Certo, è pur sempre una demo (e si sente), ma le atmosfere dipinte dagli Zëptenvr meritano sicuramente un ascolto, specialmente ai nostalgici di una maniera old school di concepire il black metal.