Extrema Ratio #82: 27/07/23-02/08/23
Ancora una volta, torna il consueto appuntamento del mercoledì con Extrema Ratio, la rubrica settimanale targata Aristocrazia dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal underground. Questo è il numero ottantadue e contiene le seguenti band protagoniste: Cryptopsy, Fortíð, Fossilization, Eminentia Tenebris, Huronian, Occult Blood, Hypomanic Daydream, Antediluvian.
G.E.F.
1. Cryptopsy – “In Abeyance” (da As Gomorrah Burns, death metal)
Etichetta: Nuclear Blast
Data di pubblicazione: 8 settembre 2023
Apro l’episodio #82 con una band leggendaria del panorama death metal, ovvero i canadesi Cryptopsy, autori dell’iconico None So Vile, risalente al lontano 1996. Con circa trentacinque anni di carriera alle spalle, i nordamericani pubblicheranno a settembre il loro ottavo album, As Gomorrah Burns, disco piuttosto atteso perché arriva ben undici anni dopo il precedente Cryptopsy.
Ora, personalmente cerco di avere sempre una buona parola per tutti, perché in primis conosco l’impegno necessario per creare un album e difficilmente esistono opere da cestinare in toto. Devo però ammettere che il primo singolo “In Abeyance” non mi ha colpito affatto: alle mie orecchie suona pompatissimo e fin troppo limpido, quasi a risultare finto. Poi certamente i Cryptopsy i riff li sanno anche scrivere, ma in questi tre minuti scarsi di brano i tempi migliori della band canadese sembrano sinceramente molto lontani. Non avendo ascoltato l’intero album, magari potrò farmi un giudizio più completo dopo l’uscita, ma al momento la mia impressione non è delle migliori. Una cosa però obiettivamente va salvata, ed è la copertina di Paolo Girardi, come al solito apocalittica e dai colori infernali.
2. Fortíð – “Uppskera” (da Narkissos, melodic black metal)
Etichetta: Lupus Lounge
Data di pubblicazione: 13 ottobre 2023
In passato, su Aristocrazia ho parlato più volte degli islandesi Fortíð, sia nell’ambito di Extrema Ratio sia per un articolo sulla scena islandese prima del boom del black metal sull’isola nello scorso decennio. Ebbene, la band capitanata da Eldur Guðmundsson è in odore di pubblicazione del settimo album, intitolato Narkissos, che uscirà il prossimo ottobre.
Cantato interamente in islandese, il disco è introdotto dal singolo “Uppskera”, che inizia con dei cori epici. Il brano poi si sviluppa con una sequela di influenze che nei passati dischi dei Fortíð erano meno accentuate: pur essendo ancora una band black metal alla base, gli islandesi inseriscono elementi heavy e thrash metal, declinati in una chiave molto melodica. In passato ho paragonato spesso i Fortíð agli Enslaved, in particolare per l’unione di elementi viking e black metal: oggi gli islandesi sono diventati invece qualcosa di diverso, una creatura più matura e forse pronta per un definitivo salto di qualità. Disco sicuramente da ascoltare.
3. Fossilization – “Once Was God” (da Leprous Daylight, death-doom metal)
Etichetta: Everlasting Spew Records
Data di pubblicazione: 8 settembre 2023
Tornando al death metal, all’orizzonte c’è l’album di debutto dei brasiliani Fossilization, band death-doom nata da una costola degli Jupiterian. L’EP del 2021 He Whose Name Was Long Forgotten suscitò ottime reazioni e recensioni in giro per il mondo, pertanto è lecito aspettarsi tanto dal nuovo Leprous Daylight.
Due sono i singoli finora diffusi dalla band per anticipare l’uscita dell’album. Potrei descrivere la musica dei Fossilization come un death-doom metal di matrice abissale, che punta più sull’aspetto cavernoso che a quello malinconico del genere. In confronto ad altre formazioni, i brasiliani mettono maggiormente l’accento sulla parte death della loro proposta, calcando un po’ la mano su quel senso di oscurità alla Incantation o Spectral Voice. Il senso di vuoto e lo smarrimento determinati dall’ascolto sono perfettamente in linea con quanto ricercano i Fossilization, che tentano di annichilire con una formula perfettamente bilanciata tra aggressività e atmosfera. Provare per credere.
4. Eminentia Tenebris – “Ancient Stones Secrets” (da Rise Of A New Kingdom, melodic black metal)
Etichetta: Antiq Records
Data di pubblicazione: 4 agosto 2023
Chi invece è alla soglia del terzo album è la one man band francese Eminentia Tenebris, che tra pochi giorni uscirà con Rise Of A New Kingdom. Il disco arriva a un anno di distanza dal precedente Through The Deepest Skies.
Ecco, l’album suona esattamente come mi aspettavo che suonasse basandomi sulla copertina, visti il blu, il cavaliere e il castello in evidenza: black metal di ispirazione chiaramente melodica e atmosferica, un po’ sulla scia della scena svedese anni Novanta. Del resto c’è chi guardando l’artwork ha pensato ai Sacramentum, e chi mente. Ciò però non toglie che la proposta di Eminentia Tenebris sia effettivamente valida: la one man band francese ha sicuramente gusto melodico tuttavia non eccede mai in eccentrici barocchismi, focalizzandosi invece sulla trasmissione di un’atmosfera epica e struggente, ma anche violenta e aggressiva. Un bell’omaggio al black metal svedese anni Novanta.
5. Huronian – “Over Frozen Heights Pt. 1” (da Beyond Frozen Heights, melodic death-black metal)
Etichetta: Gruesome Records
Data di pubblicazione: 15 settembre 2023
Spazio ora alla band italiana della settimana con gli Huronian, che a settembre usciranno con un EP nuovo di zecca intitolato Beyond Frozen Heights. Gruppo underground ma assolutamente da non sottovalutare, visto che la lineup include elementi provenienti da band di tutto rispetto come Demiurgon, Valgrind, Hateful e Voids Ov Vomit, tra i tanti.
Anche con gli Huronian, come per Eminentia Tenebris, la musica trascina l’ascoltatore in una proposta assimilabile a quella delle band melodic black-death svedesi degli anni Novanta. In questo caso, però, a mio parere le influenze della band italiana la avvicinano più a Unanimated, Necrophobic ed Eucharist che a nomi come Dissection e Sacramentum. L’effetto è leggermente meno atmosferico, risultando invece più focalizzato sulla centralità del riff e l’espressione di alcune influenze thrash-heavy di contorno, che rendono i brani più crudi e diretti. Di motivi validi per dare quantomeno un ascolto a Beyond Frozen Heights, insomma, ne vedo decisamente tanti…
6. Occult Blood – “Toppled Reliquary” (da The Room In The Ground, black metal-punk)
Etichetta: Autoprodotto
Data di pubblicazione: 18 agosto 2023
Scendo ora nel più fetido underground black metal per pescare dal nulla (o quasi) gli statunitensi Occult Blood, in uscita a breve con il loro primo EP The Room In The Ground. Anche in questo caso la band, pur se sconosciuta, vanta una formazione piuttosto esperta, tra cui spicca probabilmente la presenza di Kenneth Parker, voce degli Occulsed, membro dei Maestus ed ex Pillorian.
Muovendo da un’interpretazione del black metal a chiare tinte low-fi e debitrice degli anni Novanta, gli Occult Blood esprimono nella loro musica anche una forte vena punk, esperimento peraltro del tutto sensato visto che alcuni dei membri militano negli Iced, con cui suonano appunto hardcore punk. The Room In The Ground unisce queste due esperienze, solo all’apparenza molto diverse, e le fonde sotto un’unica bandiera, accostandola a tematiche di carattere occulto e alchemico. I ragazzi si muovono con perizia nei meandri del black-punk e sono sicuro ci sapranno regalare ottimi lavori anche in futuro.
7. Hypomanic Daydream – “Image” (da Image, avantgarde death metal)
Etichetta: Fiadh Productions / Vita Detestabilis Records
Data di pubblicazione: 25 agosto 2023
Sempre negli States, una one woman band davvero originale è rappresentata da Hypomanic Daydream, emanazione di Marie, a.k.a. Manic Dream Girl. Il suo primo album, in uscita a fine mese, succede allo split realizzato alla fine dello scorso anno con Homeskin, uno dei tanti progetti del polistrumentista texano Garry Brents.
I circa tre minuti della title track di Image compendiano in breve il repertorio di Hypomanic Daydream. Una creatura stranissima, fatta di death metal storto, voci pulite, elettronica (chiptune soprattutto) e perfino hyper-pop. L’ascolto è certamente divertente e ricco di tantissimi spunti di interesse, ma non sacrifica la scorrevolezza dei brani sull’altare della sperimentazione a tutti i costi: l’avantgarde death metal di Hypomanic Daydream è infatti piacevole e rispetta la forma canzone, senza per questo mai rendersi prevedibile. Menzione d’onore poi per le tematiche affrontate, influenzate dalla condizione della stessa Manic Dream Girl in quanto donna transessuale.
8. Antediluvian – “Sulphur Dominator” (da Vengeance Marches In Sacred Flames…, black-death metal)
Etichetta: Autoprodotto
Data di pubblicazione: 26 luglio 2023
Se dici Antediluvian e bazzichi nel panorama metal estremo underground, è molto probabile che ti sia già imbattuto nell’omonima band canadese; peraltro uno dei miei gruppi metal preferiti. Ebbene, questi Antediluvian sono invece una nuovissima formazione proveniente dalla Svezia, soltanto omonima dei più noti nordamericani.
Vengeance Marches In Sacred Flames… è la prima demo del progetto, pubblicata la settimana scorsa. Questa misteriosa one man band debutta con tre tracce veloci e low-fi, caratterizzate da un black-death metal grezzo e spietato che lambisce territori war metal. Circa dieci minuti di totale distruzione e adorazione infernale che in effetti sembrano anche avere qualche vaga somiglianza con gli Antediluvian originali. Mi chiedo se lo svedese sapesse dell’esistenza della band canadese o se sia una casualità… Congetture a parte, Vengeance Marches In Sacred Flames… è una demo breve e che inventa poco e niente, ma che sa intrattenere gli amanti delle sonorità che vi ho descritto poco sopra.