Extrema Ratio #56: 26/01/23-01/02/23
Altro nuovo episodio di Extrema Ratio, la rubrica settimanale targata Aristocrazia dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal underground. Ecco le band protagoniste del numero cinquantasei: Dawn Ray’d, Maze Of Sothoth, Frozen Dawn, God Disease, Stikkersvin, Palace Of Worms, Theatruum, Vertebrae Fetish Totem.
G.E.F.
1. Dawn Ray’d – “Ancient Light” (da To Know The Light, black metal)
Etichetta: Prosthetic Records
Data di pubblicazione: 24 marzo 2023
I Dawn Ray’d non sono una band qualunque, essendo forse la formazione black metal dichiaratamente più esposta a sinistra degli ultimi anni, almeno tra quelle con un certo successo. Il gruppo inglese sta per tornare alla riscossa con il suo terzo album To Know The Light, che vedrà la luce tra poco meno di due mesi.
Il singolo “Ancient Light” trascina immediatamente l’ascoltatore al cuore della proposta dei Dawn Ray’d, fatta di riff e blast beat furiosi che però non rinunciano a melodia e atmosfera. La band britannica si avvicina non poco al sound tipico della scena statunitense, per esempio prendendo in prestito elementi da Wolves In The Throne Room e Panopticon, ricordando al contempo alcuni connazionali, mi vengono in mente soprattutto i Winterfylleth. Tuttavia il black metal dei Dawn Ray’d lascia anche il posto a una larga sezione di stampo folk-acustico, che mitiga la proposta estrema dei Nostri e la completa. Nel complesso, comunque, la band sembra maturata molto rispetto alle prime uscite, e questo sicuramente invoglia parecchio in vista del 24 marzo.
2. Maze Of Sothoth – “Scorn Of Flesh” (da Extirpated Light, death metal)
Etichetta: Everlasting Spew Records
Data di pubblicazione: 24 marzo 2023
Stanno finalmente per tornare i bergamaschi Maze Of Sothoth, band che qualche anno fa aveva destato un’ottima impressione con il suo primo album Soul Demise, tra l’altro passato anche da queste parti. Ci sono voluti ben sei anni per dare un seguito al debutto, ma la speranza è che la lunga attesa sia stata finalmente ripagata.
Il singolo “Scorn Of Flesh” mette sicuramente in luce le influenze dei Morbid Angel verso la band lombarda, che fa un discreto sfoggio di tecnica ma mai fine a se stessa. Molto bella anche la prova del basso, sempre pulsante e presentissimo nel mix. Il brano è veramente ben scritto, perché al di là dei suoi riff tritatutto ma anche facilmente memorizzabili riesce a rispettare le sue influenze, reinterpretandole con una buona dose di originalità e freschezza. Il risultato è molto convincente e, anche se sembra prematuro, non sarebbe così azzardato dire che il nuovo Maze Of Sothoth potrebbe candidarsi a disco death metal italiano del 2023. Teniamoli d’occhio.
3. Frozen Dawn – “Frozen Kings” (da The Decline Of The Enlightened Gods, melodic black metal)
Etichetta: Transcending Obscurity Records
Data di pubblicazione: 10 febbraio 2023
Provenienti dall’assolata Spagna nonostante un nome che evoca paesaggi ben più gelidi, i Frozen Dawn sono una band relativamente nota nel panorama per il loro black metal melodico di stampo svedese. Dopo tre album di buona fattura (piuttosto rimarchevole il secondo, Those Of The Cursed Light), gli spagnoli usciranno a breve con il quarto full length, intitolato The Decline Of The Enlightened Gods.
Se a primo acchito possono venire alla mente i nomi di Dissection e Sacramentum come termini di paragone, la proposta dei Frozen Dawn è anche più moderna. La scelta attuata nel singolo “Frozen Kings” di puntare molto sul mid-tempo aiuta di certo a rendere il pezzo più orecchiabile e semplice da fruire. Sicuramente gli spagnoli ci sanno fare, e grazie a una produzione potente e aperta raccoglieranno il favore di coloro che cercano queste sonorità. Bella anche la copertina postuma di Mariusz Lewandowski, scomparso pochi mesi fa: molto azzeccata con il tema dell’album.
4. God Disease – “Ashes” (da Apocalyptic Doom, death-doom metal)
Etichetta: Gruesome Records
Data di pubblicazione: 10 marzo 2023
Secondo album in arrivo per i finlandesi God Disease, band dedita a un death-doom solido e sepolcrale. Sull’imminente Apocalyptic Doom, peraltro, c’è anche un po’ di Italia: alcune chitarre sono infatti opera di Samantha dei Ferum, che appare come ospite nell’album insieme ad Are Kangus. I due hanno fugacemente fatto parte della formazione ufficiale della band, per poi lasciare i God Disease l’anno scorso.
I cinque minuti e mezzo di “Ashes”, singolo scelto per la promozione dell’album, scorrono inesorabili. Il death-doom dei God Disease sembra racchiudere diverse tradizioni del metal finlandese al suo interno: ci sono infatti sia rimandi al death metal nazionale sia al doom più lento, che a tratti scivola in territori funeral. L’emotività della prova del terzetto di Helsinki inevitabilmente richiama alla mente i Convocation, cui possono essere accostati soprattutto per quanto riguarda le parti più lente e atmosferiche. Insomma, per chi apprezza il genere quello dei God Disease può essere un interessante nome a sorpresa.
5. Stikkersvin – “Voldsom Trolddom” (da …Og De Levede Ulykkeligt Og Alt For Længe, black metal)
Etichetta: Deadbangers Productions / Torgo Productions
Data di pubblicazione: 27 gennaio 2023
Tra le uscite underground degli ultimi giorni che hanno attirato la mia attenzione c’è stato il debutto dei danesi Stikkersvin, con il loro — per me — impronunciabile …Og De Levede Ulykkeligt Og Alt For Længe. Per chi non lo sapesse, infatti, in Danimarca, oltre a una fiorente scena death metal, ci sono parecchie band che mischiano black metal e punk, e gli Stikkersvin sono tra queste.
Parlando di black-punk danese, nomi quali Sexdrome, Garrotte, Nyredolk forse ai più diranno ben poco, ma sono tutte band che hanno una carica davvero non indifferente e che personalmente mi attirano per la loro rabbia primordiale e la rozzezza del sound. Ecco, gli Stikkersvin più o meno ne ripercorrono le gesta, sebbene virino decisamente più sul lato black e con una produzione maggiormente curata. Non inganni la copertina un po’ folk metal-oriented: al di là di qualche spunto melodico, …Og De Levede Ulykkeligt Og Alt For Længe offre un black metal intenso e furioso, con quelle influenze punk che gli danno una certa spinta in più. Da provare!
6. Palace Of Worms – “Through The Dark Arches” (da Cabal, experimental death-doom metal)
Etichetta: Acephale Winter Productions
Data di pubblicazione: 3 febbraio 2023
Palace Of Worms è uno dei progetti di Balan, ex membro dei Botanist e mente principale degli Ordo Obsidium, una band black-doom metal molto interessante ma mai troppo celebrata. Per quanto riguarda invece il palazzo di vermi, ricordo il buon Ladder di qualche anno fa, ma con il nuovo Cabal sembra che la proposta della one man band californiana sia cambiata sensibilmente.
Se Ladder era perlopiù un disco black metal, pur con una certa dose di sperimentazione, Cabal è fondamentalmente un album death-doom. Palace Of Worms comunque non si limita solo a questo sottogenere, perché non mancano sintetizzatori, elementi black metal, melodie sinistre, spunti progressive ed elettronici. Questo è ciò che si può ascoltare già nel solo singolo “Through The Dark Arches”, che promette ulteriori sviluppi. Con un solo rimpianto non da poco: come già dichiarato dalla one man band stessa, questo sarà l’ultima opera di Palace Of Worms.
7. Theatruum – “Scourge Of The Serpents” (da Triumphs, experimental raw black metal)
Etichetta: Xenoglossy Productions
Data di pubblicazione: 3 febbraio 2023
In via del tutto eccezionale per oggi, la presenza italiana di Extrema Ratio raddoppia. Dopo i Maze Of Sothoth, merita uno spazio anche l’album di debutto dei Theatruum, in arrivo tra pochi giorni. Pochissime le informazioni su questa band, che lo scorso anno prese parte a un maxi-split con altri cinque progetti altrettanto sconosciuti, tutti relativi all’area del cosiddetto raw black metal.
Triumphs è molto particolare, nonché difficile da digerire. Si tratta di un disco i cui titoli traggono ispirazione dai dipinti di Giambattista Tiepolo, il pittore veneziano più importante del diciottesimo secolo. Musicalmente, la band italiana si muove nelle coordinate del raw black metal, ma con un approccio decisamente sperimentale. Sono infatti fortissime le componenti noise, dark ambient e drone, che creano un marasma nel quale i riff black metal riescono a malapena a emergere in superficie. Triumphs appare ostico e per pochi, ma al tempo stesso è decisamente estremo e con una visione estetica fuori dal comune.
8. Vertebrae Fetish Totem – “Filth Requiem” (da Cult, blackened death metal)
Etichetta: Centipede Abyss
Data di pubblicazione: 16 febbraio 2023
Uno dei musicisti metal più attivi di tutti gli Stati Uniti è sicuramente Jared Moran, che è in primis batterista e poi polistrumentista. Non nominerò tutti i suoi progetti perché è impossibile: basta consultare Metal-Archives per rendersene conto. Tra le sue ultime creature c’è Vertebrae Fetish Totem, il cui primo album Cult è in uscita nelle prossime settimane.
Il singolo “Filth Requiem” dà già all’ascoltatore tutte le informazioni necessarie per capire di che album si tratti. Il sound è sporco, putrido per non dire purulento, e si muove sinistramente nei meandri di un blackened death metal particolarmente grezzo e oscuro. Mi ha sempre affascinato come l’etichetta blackened death metal chiami in causa band quali Behemoth e Belphegor, e altre decisamente più catacombali come i Void Meditation Cult: ecco, il caso di Vertebrae Fetish Totem è evidentemente il secondo. Tra fumi miasmatici, teschi e cimiteri, i buoni motivi per attendere l’uscita integrale di questo Cult ci sono tutti.