Extrema Ratio #7: 16/02/22-22/02/22 | Aristocrazia Webzine

Extrema Ratio #7: 16/02/22-22/02/22

Settima puntata della nostra rubrica a cadenza settimanale Extrema Ratio, dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal underground. Questo appuntamento spazia dal war metal fino al folk-black metal. Ecco i nomi dei protagonisti di oggi: Lunar Blood, House Of Asterion, Eucharist, Svrm, Dischordia, Incandescence, Sepulchral, Månegarm.

G.E.F.


1. Lunar Blood – “Wrath March” (da Twilight Insurgency, death-grind)

La rassegna di oggi parte col brano di un disco non in arrivo, ma appena uscito. “Wrath March” è infatti uno dei pezzi migliori di Twilight Insurgency, debutto degli statunitensi Lunar Blood. Smaccatamente e orgogliosamente antifascisti, questi musicisti del New Jersey propongono un death-grind carico di HM2 e cattive intenzioni, che sovente si trova a flirtare con soluzioni al limite del cosiddetto war metal. Neanche mezz’ora di durata, ma i riff tritaossa, i rallentamenti mortiferi e la perenne sensazione di guerra in musica non lasciano mai pace, giustificando il minutaggio ridotto. In una parola: mazzate, dall’inizio alla fine. Garantisce Pulverised Records, che ha pubblicato Twilight Insurgency lo scorso 18 febbraio.


2. House Of Asterion – “The Form Of The Sword” (da An Extraordinary Compendium, raw black metal)

Ora si cambia totalmente sonorità, estetica, genere musicale. Xenoglossy Productions ha infatti rivelato il primo singolo tratto da un maxi split raw black metal formato da sei band, con titoli e testi apparentemente ispirati agli scritti di Italo Calvino e Adolfo Bioy-Casares. “The Form Of The Sword” è un brano strumentale, grezzissimo, atmosferico, che sembra registrato in una cantina degli anni Novanta… sì, ma del diciannovesimo secolo. Il brano è firmato dagli sconosciuti House Of Asterion, dei quali si sa solo che sono italiani. Lo split, intitolato An Extraordinary Compendium, comprenderà altre band sconosciute, nell’ordine Hadiqat, Mural Crown, Antiquarium, Orrery e Theatruum, e uscirà per Xenoglossy Productions il prossimo 4 marzo su cassetta limitatissima.


3. Eucharist – “I Am The Void” (da I Am The Void, melodic black-death metal)

Tra le altre cose, sta per arrivare anche il terzo album degli Eucharist, storica band svedese in attività da oltre trent’anni, con varie pause. La title track “I Am The Void” è un lungo brano di dieci minuti di durata dove il black-death melodico dei Nostri affronta mid-tempo e atmosfere tormentate, facendosi portatore di quel sound tipicamente svedese a metà tra Unanimated e Dawn. Un bel basso rombante incornicia un pezzo che sembra uscito direttamente dagli anni Novanta, per una proposta che incontrerà i gusti dei fan di quell’epoca. I Am The Void uscirà il prossimo 25 marzo per Regain Records.


4. Svrm – “Carceri” (da Червів майбутня здобич, atmospheric black metal)

L’attualità incombe: telegiornali e media non fanno che parlare della crisi russo-ucraina, con tutte le sue vicende geopolitiche che appassionano e preoccupano molte persone. La musica però non si ferma neanche davanti a questo, e non fanno eccezione gli ucraini Svrm, che in questi giorni hanno pubblicato il nuovo EP Червів майбутня здобич. Il singolo qui scelto, “Carceri”, porta in auge un black metal atmosferico diretto che non si perde in minutaggi super dilatati ed estremizzati, ma che al contrario esprime la sua vena poetica in appena quattro minuti e mezzo. Uscito il 21 febbraio, Червів майбутня здобич è un EP totalmente indipendente, sebbene i Svrm siano legati alla Vigor Deconstruct, label di Markov Soroka (mente di Tchornobog e Drown, tra gli altri).


5. Dischordia – “Minds Of Dust” (da Kryptich, technical death metal)

Spazio ora nuovamente al death metal, ancora con gli Stati Uniti. Dallo stato dell’Oklahoma arrivano infatti i Dischordia, che si apprestano a pubblicare il loro terzo album Triptych sotto l’egida di Transcending Obscurity Records. L’opener del disco, “Minds Of Dust”, è un assalto di death metal molto tecnico e dissonante che lambisce territori brutal, un po’ come se i Gorguts spingessero sull’acceleratore e si dessero a tratti al brutal death. Una ricetta sicuramente interessante e non così diffusa nell’ambito del death metal dissonante. Per poter godere del disco nella sua interezza, bisognerà attendere il prossimo 29 aprile, data di uscita ufficiale di Tryptich.


6. Incandescence – “Tréfonds Macabres” (da Le Coeur De L’Homme, atmospheric black metal)

Profound Lore Records è sicuramente una delle etichette metal (e non solo) più interessanti e consistenti del panorama underground. Il black metal atmosferico, melodico e tirato dei canadesi Incandescence sembra decisamente un’aggiunta interessante al suo roster, considerando come la band sia già al quarto album seppur rimasta (per ora) confinata quasi nell’anonimato. Il primo estratto di Le Coeur De L’Homme, “Tréfonds Macabres”, è sicuramente promettente e rivela una certa influenza di quella scena québecois di cui peraltro abbiamo già parlato in passato. Le Coeur De L’Homme uscirà il prossimo 15 aprile.


7. Sepulchral – “Sepulchral Fumes” (da From Beyond The Burial Mound, death metal)

Il successo del revival del cosiddetto old school death metal è cosa ormai risaputa. Tante sono le band che in questi anni stanno provando a cavalcare l’onda di questo trend. Tra di esse si annoverano anche gli spagnoli Sepulchral, al debutto con il marcissimo From Beyond The Burial Mound che grida palesemente old school a prima vista. Non che sia un male, anzi: “Sepulchral Fumes” è un gran singolone, grezzo, potente, classico e perfino easy listening. Per i Sepulchral garantisce Soulseller Records, che ha fissato la data di auscita proprio in questi giorni, per l’esattezza il 25 febbraio.


8. Månegarm – “Ulvhjärtat” (da Ynglingaättens Öde, folk-black metal)

Sulle scene dal lontano 1995, gli svedesi Månegarm non hanno certo bisogno di presentazioni, soprattutto per coloro che apprezzano il black metal più vicino ai territori viking-folk. Effettivamente “Ulvhjärtat”, singolo del nuovo disco Ynglingaättens Öde, sembra molto più attinente alla matrice folk che a quella black metal, che i Månegarm hanno qui limitato all’influenza della voce, optando invece per un songwriting molto melodico. Quello che si preannuncia è dunque decisamente un album più per fan del folk che del black metal, tuttavia per gli aficionado della band rappresenta un nuovo capitolo da scoprire. Ynglingaättens Öde uscirà per Napalm Records il 15 aprile.