Extrema Ratio #28: 13/07/22-19/07/22 | Aristocrazia Webzine

Extrema Ratio #28: 13/07/22-19/07/22

Ventottesima puntata della nostra rubrica a cadenza settimanale Extrema Ratio, dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal underground. Come al solito, la puntata odierna spazierà tra varie sonorità, dal death metal old school al raw black metal, passando per miscugli ipersperimentali e altri meno inaspettati. Ecco i nomi dei protagonisti di oggi: Fleshrot, Gonemage, Exaltation, Scarcity, Putrescine, Scurìu, Darkreverie, Black Door.

G.E.F.


1. Fleshrot – “Intricate Dissection” (da Unburied Corpse, death metal)

Il revival del death metal old school continua a riscuotere successo, con tante band che stanno cercando di rivivere i fasti del genere seguendo la propria rilettura personale. Questo è anche il caso degli statunitensi Fleshrot, all’esordio su lunga distanza. Il loro debutto Unburied Corpse è anticipato dal singolo “Intricate Dissection”, un bell’esempio di death metal sì vecchia scuola, ma anche dalle ritmiche piuttosto lente (sebbene non manchino i blast beat) e con un gustosissimo groove. Il brano dura meno di tre minuti, ma è sufficiente a lasciare intendere che si tratta di qualcosa davvero marcio e purulento, in puro stile death metal nudo e crudo, senza dare spazio a tecnicismi troppo elaborati. Unburied Corpse uscirà per Me Saco Un Ojo Records, il prossimo 1 agosto.


2. Gonemage – “Stairwell Of Gore And The Faceless Apparition” (da Handheld Demise, chiptune-black metal)

Torna protagonista su queste pagine Garry Brents, prolifico polistrumentista texano già noto per altri progetti come Cara Neir e Homeskin. In arrivo c’è anche il terzo disco di Gonemage, intitolato Handheld Demise, che si avvale della collaborazione di ben 44 (!) ospiti. Tra questi c’è Mirai Kawashima dei leggendari Sigh, oltre a membri di Altars, Convulsing, Saidan, Thecodontion e tantissimi altri. Gonemage, in ogni caso, continua la sua esplorazione tra chiptune e (post-)black metal, con sfuriate dal sapore hardcore punk. Questo connubio può apparire sicuramente curioso e strano, ma nel primo singolo estratto dimostra di funzionare alla grande, esprimendo un maelstrom caotico che riesce a veicolare tutti i generi presenti nell’album. Handheld Demise uscirà il prossimo 30 settembre, su Xenoglossy Productions (cassetta, edizione europea), WereGnome Records (cassetta, edizione americana) e Fiadh Productions (vinile).


3. Exaltation – “Ascension” (da Under Blind Reasoning, blackened death metal)

La sempre attenta Sentient Ruin Laboratories si è rivelata, negli ultimi anni, grande cacciatrice e scopritrice di talenti in attesa di sbocciare. Magari sul punto di pubblicare il proprio primo disco. Si dà il caso che questa sia anche la situazione degli Exaltation, band neozelandese portatrice di un blackened death metal molto aggressivo, con qualche puntata verso il war metal più riffoso, tanto che, ascoltandoli, spesso mi sono venuti in mente i loro compatrioti Diocletian. Il singolo che ho scelto di proporre nel player qui sotto, vale a dire “Ascension”, mostra proprio queste caratteristiche, esprimendo un sound minaccioso e oscuro, ma anche ben rifinito, dove la violenza delle sfuriate black-death si ritrova a cedere spesso il passo a rallentamenti dal sapore doom metal. Per l’uscita di Under Blind Reasoning, comunque, non ci sarà da aspettare ancora a lungo: la data è infatti fissata per il 29 luglio.


4. Scarcity – “II” (da Aveilut, experimental black metal)

Gli Scarcity sono una delle sorprese più belle e interessanti delle ultime settimane. Il progetto statunitense, infatti, presenta un black metal dalle tinte estremamente sperimentali, prendendo in prestito molte idee da Jute Gyte, che è un po’ il Lionel Messi del black metal microtonale. L’originalità degli Scarcity, però, non si ferma qui: oltre a uno spiccato senso di progressione, Aveilut gode di un guitar work molto personale, con una forte influenza proveniente dal drone-ambient che ha richiamato alla mia mente le parti più astratte degli Ehnahre. Notevole anche la prova vocale di Doug Moore (Pyrrhon, Weeping Sores), non esattamente l’ultimo arrivato. A rendere ancora più gustoso il tutto c’è da sottolineare come il disco sia uscito per The Flenser, etichetta nota per il suo essere sempre aperta a sonorità innovative. Nel player qui sotto propongo “II”, ma tutto l’album è di assoluto livello.


5. Putrescine – “Secrets Beckon Sweetly” (da Desolate Tides, death metal)

Conosco da tempo gli statunitensi Putrescine, che un annetto fa si resero protagonisti di quell’ottimo disco d’esordio chiamato The Fading Flame. Il loro death metal prende a piene mani dai Morbid Angel, con accenni progressive à la The Chasm e qualche strizzata d’occhio alla scena finlandese (Demilich, Adramelech). Le linee guida del gruppo californiano si mantengono inalterate anche in questo Desolate Tides, split realizzato con i Kosmogyr e in uscita per Tridroid Records. Anche la traccia dei Kosmogyr, comunque, non è da sottovalutare: il duo, che si divide tra Cina e Repubblica Ceca, si fa infatti portatore di un black-death metal fortemente atmosferico dai risvolti post-, che funge quasi da contraltare mistico alla furia belligerante dei Putrescine. Nel complesso, comunque, è uno split che promette molto bene, la cui uscita è prevista per il 23 settembre di quest’anno.


6. Scurìu – “Wilhelmina II” (da Wilhelmina, black-doom metal)

Venendo ora alla quota italiana di questo episodio di Extrema Ratio, è il momento di scendere davvero nel profondo underground della nostra Penisola. Scurìu è infatti un progetto ancora molto poco conosciuto, che ha appena dato alle stampe un EP chiamato Wilhelmina, disponibile in poche copie su CD-R. Composizioni disperate, a tratti quasi depressive, sono qui accompagnate da uno scream sofferente: l’impostazione principalmente doom (sull’orlo del funeral doom) della one man band è evidente, sebbene il cantato sporchi il tutto inesorabilmente, conferendogli un sapore black. Il prodotto è abbastanza casareccio a livello di produzione, ma non per questo dozzinale, anzi si lascia ascoltare bene e mostra di avere sicuramente del potenziale, soprattutto a livello di songwriting. Estremamente consigliato per chi ama scavare nell’ignoto e supportare nuove realtà, Scurìu ha le carte in regola per stupire molti.


7. Darkreverie – “Ignis” (da Paura, blackened death metal)

Darkreverie è il progetto solista di Damiano Fedeli, batterista dei Nihilo nonché session member degli ottimi Dakhma. Il polistrumentista svizzero è giunto alla pubblicazione del primo album, intitolato Paura, con questa sua creatura, con cui si cimenta principalmente in un blackened death metal molto vivace, che pure non disdegna inflessioni doom e ambient qua e là. La prima traccia rivelata, “Ignis”, presenta un certo debito nei confronti dei Morbid Angel, anche se declinati in una chiave abbastanza personale. Già protagonista di un ottimo EP qualche anno fa (Isis – Lupus – Brigit, da recuperare per chi non ne è a conoscenza), Darkreverie può sicuramente puntare a farsi largo nell’affollato marasma underground estremo con questo nuovo lavoro. All’uscita ufficiale di Paura, comunque, manca ancora un bel po’, essendo prevista per il 7 ottobre grazie alla collaborazione di Careless Records e Sanatorio Records.


8. Black Door – “The Opening Of The Mouth (A Spell)” (da And The Spirit Of Old Whispered Words Of Amduat, raw black metal)

La scena raw black metal olandese è piccola ma molto fiorente e interessante. Un progetto da seguire attentamente è Black Door, erede di una precedente one man band chiamata Vestibulum Vacuüi. Con il nuovo nome, Black Door sta per pubblicare il primo full length, intitolato And The Spirit Of Old Whispered Words Of Amduat e anticipato dal singolo “The Opening Of The Mouth (A Spell)”. Il risultato, almeno stando a quanto si evince dal brano reso noto, è un assalto raw black metal composto da chitarre zanzarose, qualità rigorosamente low-fi, scream molto riverberato. La musica dà l’idea di trascinare l’ascoltatore in qualche cripta dimenticata, offrendo un’atmosfera molto simile a quella del black metal anni Novanta e che si avvicina ad altri act contemporanei quali Black Cilice e Candelabrum, che cercano di riportare in auge quelle sonorità trve kvlt che sembrano appartenere a un passato ormai lontano. Per nostalgici, ma non solo. And The Spirit Of Old Whispered Words Of Amduat vedrà la luce il prossimo 1 settembre tramite Chronos Defied, l’etichetta dell’artista che si cela dietro Black Door.