Extrema Ratio #86: 24/08/23-30/08/23 | Aristocrazia Webzine

Extrema Ratio #86: 24/08/23-30/08/23

Ancora una volta, torna il consueto appuntamento del mercoledì con Extrema Ratio, la rubrica settimanale targata Aristocrazia dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal. Queste le band dell’episodio numero ottantasei: Malokarpatan, October Tide, Cultus Sanguine, Malicious, Auriferous Flame, Xorsist, Boréalys, Left To Rot.

G.E.F.


1. Malokarpatan – “Kočár Postupuje Temnomodrými Dálavami Na Juhozápad” (da Vertumnus Caesar, black-heavy metal)

Etichetta: Invictus Productions
Data di pubblicazione: 27 ottobre 2023

Atteso ritorno sulle scene per gli slovacchi Malokarpatan, con la loro particolarissima miscela di heavy e black metal. Giunta ormai al quarto album, la band di Bratislava cerca conferme con l’imminente Vertumnus Caesar, in uscita verso fine ottobre.

Come nei dischi precedenti, la formula degli slovacchi resta coerente e fedele. Anche qui i Malokarpatan cantano nella propria lingua madre, forse spingendo ancora di più l’acceleratore sulle influenze heavy-thrash che sin dagli esordi caratterizzano la band. Tanto che a tratti mi è sembrato di sentire degli Iron Maiden in salsa centroeuropea con una voce black metal. A completare il quadro, la consueta estetica vagamente folkeggiante, che unitamente al cantato in slovacco conferisce un ulteriore elemento di originalità a favore dei Malokarpatan. Insomma, chi ha apprezzato i precedenti lavori, in particolare Nordkarpatenland e Krupinské Ohne, molto probabilmente gradirà anche Vertumnus Caesar.


2. October Tide – “Tapestry Of Our End” (da The Cancer Pledge, melodic death-doom metal)

Etichetta: Agonia Records
Data di pubblicazione: 6 ottobre 2023

Un altro ritorno che farà felici tanti appassionati è quello degli svedesi October Tide. Per la band capitanata da Fredrik Norrman (ex Katatonia) The Cancer Pledge è il settimo album, in uscita tra poco più di un mese, che arriva a quattro anni di distanza dal precedente In Splendor Below.

Si tratta di un disco piuttosto interessante perché effettivamente cambia un po’ le carte in tavola dal punto di vista musicale. Come già si evince dal singolo “Tapestry Of Our End”, gli svedesi puntano con decisione più sulla parte melodic death metal che su quella doom del loro sound. Lo ha recentemente affermato anche lo stesso Fredrik Norrman, che ha definito The Cancer Pledge «meno doom e più death metal, ma melodico e con più strati». Norrman ha poi aggiunto: «[di avere] cercato ispirazione nei dischi che ascoltavo negli anni ’80 e ’90 quando sono cresciuto. Ma suona ancora come October Tide». In generale comunque si tratta di un buon album, sebbene la copertina non mi sembri particolarmente di impatto né di interesse.


3. Cultus Sanguine – “Forgiving Is Human” (da Dust Once Alive, blackened gothic-doom metal)

Etichetta: BadMoodMan Music
Data di pubblicazione: 1° settembre 2023

Per la quota italiana della puntata odierna, un rientro in scena atteso da davvero tanti anni: quello dei Cultus Sanguine, band gothic-doom sporcato di black metal che a fine anni ’90 pubblicò due dischi importanti per il metal italiano underground come Shadows’ Blood (1997) e The Sum Of All Fears (1999). A parte un paio di uscite minori, il nuovo Dust Once Alive rappresenta il terzo album dei Cultus Sanguine.

“Forgiving Is Human” è il singolo che introduce l’opera e recupera un po’ quello che è il sound classico dei lombardi. Dust Once Alive si rivela così un disco gothic-doom anni Novanta, con venature black metal in certi punti grazie all’interpretazione del vocale, comunque in grado di alternarsi tra cantato pulito e sporco. Nell’album ci sono anche momenti di pianoforte, trame goticheggianti, sezioni doom tastieristiche e tanto altro. Quello dei Cultus Sanguine è insomma un ritorno molto interessante, strettamente legato al passato della band e forse leggermente anacronistico: ma non è necessariamente un difetto, anzi ciò aiuta a rendere il gruppo ancora più personale.


4. Malicious – “Merciless Storm” (da Merciless Storm, blackened death metal)

Etichetta: Invictus Productions
Data di pubblicazione: 11 novembre 2023

Faccio ora un salto nuovamente in Nord Europa, ma questa volta in Finlandia, da dove arrivano i deathster Malicious. Già autori di un buon album tre anni fa (Deranged Hexes), ora stanno per pubblicare un nuovo EP dal titolo Merciless Storm, che uscirà il prossimo 11 novembre.

L’EP è annunciato dalla title track, un velocissimo quanto incasinato maelstrom blackened death metal di appena due minuti e mezzo di durata. Per ferocia, stile e suoni mi ha ricordato certe cose degli Angelcorpse e dei Concrete Winds, per cui ci sono da aspettarsi blast beat a profusione, voci bestiali e accordature ribassate che a volte arrivano a lambire territori war metal. Merciless Storm magari non sarà l’EP più originale del mondo, però sicuramente è la scelta ideale se si cerca quel metal veramente estremo che non fa altro che seminare morte e distruzione dall’inizio alla fine.


5. Auriferous Flame – “Beyond Light, Beyond Reason” (da Ardor For Black Mastery, black metal)

Etichetta: True Cult Records
Data di pubblicazione: 6 ottobre 2023

Deve averci preso gusto Ayloss, che dopo il disco di esordio dello scorso anno ha deciso di proseguire il suo nuovo progetto Auriferous Flame dando già alle stampe un secondo album, intitolato Ardor For Black Mastery. Il disco uscirà il prossimo 6 ottobre.

Rispetto al progetto principale di Ayloss, vale a dire Spectral Lore, l’approccio di Auriferous Flame è molto più black metal e diretto alla base, meno atmosferico e con forti influenze thrash. Ardor For Black Mastery esprime, in poche parole, tutte le capacità di Ayloss nello scrivere musica molto più riff-centrica rispetto a quanto visto in Spectral Lore ma anche in Mystras. Qualche parallelismo con il progetto principale lo si può intravedere in alcune transizioni tra un riff e l’altro, che danno a tratti quasi una sensazione di progressività; termine comunque da prendere con le molle vista la natura molto più diretta di Auriferous Flame. Bello in ogni caso vedere come un musicista talentuoso come il greco sia perfettamente a suo agio anche con declinazioni differenti del black metal.


6. Xorsist – “Coterie Of The Depraved” (da At The Somber Steps To Serenity, death metal)

Etichetta: Prosthetic Records
Data di pubblicazione: 6 ottobre 2023

Ancora Svezia e ancora death metal con gli Xorsist, giovane band di Stoccolma che dopo l’esordio dello scorso anno pubblicherà a breve il suo nuovo album At The Somber Steps To Serenity. Anche il disco degli scandinavi vedrà la luce il prossimo 6 ottobre.

Il connubio fra Svezia e death metal non può che riportare la mente a band quali Entombed, Grave, Dismember e tutto quel sottobosco che nei primi anni Novanta rappresentò la prima realtà in grado di rivaleggiare con i deathster statunitensi. La formula non è poi tanto diversa da allora, perciò riff tirati, blast beat e HM-2 a profusione saranno il pane quotidiano degli ascoltatori di At The Somber Steps To Serenity. Ciò che fanno gli Xorsist è reinterpretare quella scena con i mezzi e gli occhi di oggi, aggiungendovi un tocco di personalità e mettendo il proprio nome sulla mappa degli eredi di quella grande e ormai leggendaria tradizione.


7. Boréalys – “Apitipik; Vers L’Orphelinat” (da L’Heritage, atmospheric black metal)

Etichetta: Northern Silence Productions
Data di pubblicazione: 1° settembre 2023

Album di esordio per i Boréalys, una delle tante band black metal della scena del Québec, tra le più interessanti e prolifiche del nuovo millennio. L’Heritage rappresenta la loro seconda opera in assoluto, dopo l’EP di tre anni fa Là Où Les Eaux Se Séparent.

Come tante band di quella zona, i Boréalys si dedicano a un black metal di stampo atmosferico, generalmente focalizzato su brani lunghi, malinconici ed espressivi. Rispetto ad altri compatrioti, forse questa vena è ulteriormente sviluppata in L’Heritage, che si presenta come un’opera particolarmente atmosferica ma soprattutto melodica, grazie a un uso molto personale dei lead di chitarra, che aggiungono vari dettagli a un album che di per sé si basa su una produzione piuttosto semplice. Anche i cori incrementano la dose di epicità e dramma, fornendo la base per i crescendo emozionali che possono far ricadere l’album anche all’interno del cosiddetto post-black metal. Un’ottima aggiunta per i fan della scena canadese, e di quella del Québec in particolare.


8. Left To Rot – “Come To Me” (da Breath Of The Tomb, death metal)

Etichetta: Autoprodotto
Data di pubblicazione: 6 ottobre 2023

Chiusura di puntata con i texani Left To Rot, band death metal di recente formazione che fin qui aveva pubblicato solamente una demo e un singolo. Il nuovo EP si intitola Breath Of The Tomb, anticipato da due singoli già resi noti al pubblico.

È interessante parlare di questo EP di una band quasi sconosciuta per notare come anche gruppi piccoli e appena nati possano godere di suoni professionali e belli ciccioni, molto spesso apprezzati nel death metal. Questa thickness di fondo è poi sottolineata da un approccio vocale molto potente e scenico, che permette ai Left To Rot di suonare come fossero una band già affermata. Poi i brani scivolano veloci e hanno strutture semplici ma ben scritte, che permettono di memorizzare nel modo migliore i singoli riff. Promossi, probabilmente ne sentiremo parlare in futuro.