Extrema Ratio #87: 31/08/23-06/09/23
Ancora una volta, torna il consueto appuntamento del mercoledì con Extrema Ratio, la rubrica settimanale targata Aristocrazia dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal. Queste le band dell’episodio numero ottantasette: Moonlight Sorcery, Deathfucker, Wolves In The Throne Room, SolNegre, Salacious Gods, Sodomisery, Valravn, Zvylpwkua.
G.E.F.
1. Moonlight Sorcery – “In Coldest Embrace” (da Horned Lord Of The Thorned Castle, melodic black metal)
Etichetta: Avantgarde Music
Data di pubblicazione: 29 settembre 2023
Apro questo nuovo episodio di Extrema Ratio con una band finlandese in forte crescita in questi suoi primi anni di vita, anche grazie a due EP molto ben recepiti da pubblico e critica. Sto parlando dei Moonlight Sorcery, che prendendo le mosse dal symphonic black metal melodico degli anni Novanta con un’estetica basata su castelli e oscurità hanno subito fatto breccia nel cuore degli ascoltatori.
Il primo album dei finlandesi, Horned Lord Of The Thorned Castle, rappresenta dunque la prima vera prova su lunga distanza per la band nordeuropea. Con i suoi due singoli già resi noti, l’album si caratterizza per un black metal fortemente melodico, accompagnato da gelidi synth e suoni molto potenti. Con un songwriting che ricorda certo symphonic black norvegese degli anni Novanta, i Moonlight Sorcery non disdegnano comunque aperture più melodiche rispetto ai vari Dimmu Borgir e Limbonic Art, creando un sound capace di alternare punti di oscurità e luce, con reminiscenze a tratti quasi power metal. Se ormai possiamo dire che il black metal melodico e sinfonico è tornato in auge alla grande, non mi stupirei se i finlandesi fossero una delle prossime big thing di questo sottogenere. Prova del debut album superata alla grande, direi.
2. Deathfucker – “Macabre Hallucinations” (da God Devourer, death-thrash metal)
Etichetta: BlackSeed Productions
Data di pubblicazione: 30 settembre 2023
La band italiana dell’episodio odierno sono i Deathfucker, gruppo proveniente da Mantova e fautore di un death metal bello incazzato. Già un paio d’anni fa, i Nostri si erano fatti notare con Firespawn, debutto di pregevole fattura: oggi rincarano la dose, con la pubblicazione del nuovo God Devourer fissata per fine settembre.
Il rosso fiammeggiante della copertina (curata anche in questo caso da Mariya Popyk) continua a troneggiare nelle idee stilistiche dei fottimorte, i quali tentano di restituire questa atmosfera anche nella loro musica. L’album è infatti introdotto dal singolo “Macabre Hallucinations”, basato su un death metal di impronta thrash che gode di una produzione grezza e organica al tempo stesso. Riff martellanti vagamente sporcati di black metal, assoli improvvisi e sinistri, sinuosi e satanici rallentamenti: tutto questo è condensato nei tre minuti e mezzo di “Macabre Hallucinations”, in cui i Deathfucker danno sfogo al loro death-thrash sulfureo e infernale. Tanta, ma davvero tanta qualità.
3. Wolves In The Throne Room – “Twin Mouthed Spring” (da Crypt Of Ancestral Knowledge, ambient black metal)
Etichetta: Relapse Records
Data di pubblicazione: 29 settembre 2023
Tra i progenitori del cosiddetto cascadian black metal vi sono senza dubbio gli americani Wolves In The Throne Room, attivi da più di vent’anni e ormai molto influenti per tutto ciò che riguarda il black metal più atmosferico. A breve, la band dei due fratelli Weaver tornerà con questo nuovo EP, intitolato Crypt Of Ancestral Knowledge.
Non è un lavoro semplice da descrivere perché, a dispetto del minutaggio non troppo esteso, gli americani fanno confluire in esso black metal, dark ambient, acoustic folk e industrial. Delle quattro canzoni, è stato rivelato in anteprima il singolo “Twin Mouthed Spring”, cinque minuti in cui è preponderante lo spirito più black metal dei Wolves In The Throne Room, qui accompagnato da piacevoli sintetizzatori e presente nei primi due brani dell’opera. I due brani successivi, che rappresentano il lato B dell’EP, raccontano invece l’animo più elettronico della band statunitense: questi saranno noti al pubblico al momento dell’uscita, il prossimo 29 settembre.
4. SolNegre – “Vessel Part I: The Night Within” (da The Spiral Labyrinth, doom-death metal)
Etichetta: Meuse Music Records
Data di pubblicazione: 6 ottobre 2023
Talvolta resto affascinato dalla contraddizione solo apparente che emerge tra posti molto soleggiati e musica altrettanto oscura e sofferente. Parlo in questo caso degli spagnoli SolNegre, provenienti dalle Isole Baleari e giunti al loro primo album, intitolato The Spyral Labyrinth, in uscita tra circa un mese.
La direzione musicale della band iberica è molto chiara sin dalle prime battute. I SolNegre suonano un death-doom metal particolarmente lento e sofferto, con trame melodiche, e accompagnato da forti tinte atmosferiche. In particolare gli spagnoli risultano interessanti perché sembrano in grado di compendiare due anime del death-doom metal: una più melodica (tipo primi Anathema e My Dying Bride) e un’altra invece più lenta e apocalittica, un po’ alla Shape Of Despair o Ahab. Un buon esempio delle capacità dei SolNegre comunque è dato dal primo singolo dell’album, “Vessel Part I: The Night Within”, un brano molto bello ed emozionale.
5. Salacious Gods – “Morbid Revelations In Blood And Semen” (da Oalevluuk, black metal)
Etichetta: Hammerheart Records
Data di pubblicazione: 6 ottobre 2023
Quarto album in arrivo per gli olandesi Salacious Gods, band attiva addirittura dal 1994 e che quindi gode di un certo credito nella propria scena nazionale. Olevluuk uscirà il prossimo 6 ottobre per Hammerheart Records, una delle etichette metal dei Paesi Bassi più conosciute in circolazione.
Come ci si potrebbe aspettare da una band black metal che ha una militanza così lunga in questo genere, i Salacious Gods sono molto legati alla visione old school che andava tanto in voga negli anni Novanta. Per cui, ritmi infernali, blast beat, una certa melodia di fondo e una chiara dose di anticristianesimo vanno a comporre gli ingredienti di questo Oalevluuk, con cui la band olandese mette a segno un album che li riporta sulle scene ben diciotto anni dopo il precedente disco, Piene. Il singolo, “Morbid Revelations In Blood And Semen”, promette comunque bene, garantendo il giusto equilibrio tra fedeltà alla vecchia scuola e suoni leggermente più moderni.
6. Sodomisery – “Psychogenic” (da Mazzaroth, melodic death-black metal)
Etichetta: Testimony Records
Data di pubblicazione: 8 settembre 2023
Ancora spazio al Nord Europa con gli svedesi Sodomisery, che con il loro nuovo album Mazzaroth danno alle stampe il loro secondo full length, tre anni dopo The Great Demise. Il disco uscirà proprio in questi giorni, esattamente venerdì, ed è anticipato da tre singoli già diffusi in circolazione.
Il primo dei tre singoli è anche quello riproducibile nel player sottostante, “Psychogenic”. I Sodomisery pescano a piene mani da diverse tradizioni estreme, comunque di estrazione black e death metal, con derivazioni melodiche. Un bel lavoro lo fanno anche le parti di tastiera, che accrescono gli strati dell’opera allo scopo di renderla più massiccia e completa. Dentro si sente black metal norvegese, black melodico di stampo svedese, persino soluzioni un po’ à la Children Of Bodom: il nuovo disco dei Sodomisery è ben scritto e accoglie dentro di sé diverse anime, amalgamandole e rielaborandole per poi farle diventare una sola.
7. Valravn – “Charge Of The Last Cavalry” (da The Awakening, black metal)
Etichetta: Primitive Reaction
Data di pubblicazione: 8 settembre 2023
Ancora Finlandia adesso, con il secondo album dei blackster Valravn. Dopo il buon esordio di Prey, datato circa tre anni fa, la band finlandese pubblicherà in questi giorni il nuovo The Awakening.
Come primo singolo, la band ha scelto di diffondere “Charge Of The Last Cavalry”, che in realtà è proprio il pezzo che chiude l’album. Il black metal dei Valravn affonda certamente le sue radici nel consueto sound finlandese, composto da riff gelidi e trionfali ma vagamente melodici, con qualche rilettura personale interessante. Ad esempio, non mancano soluzioni quasi orecchiabili, che a tratti sembrano uscite da un disco heavy o folk metal, che aiutano a rendere la composizione più memorizzabile dall’ascoltatore. A ciò si accompagna pure la particolare copertina, di stampo belligerante ma con una scelta di colori un po’ inusuale, che aiuta a conferire a The Awakening quel pizzico di originalità in più.
8. Zvylpwkua – “Erode Horizon” (da The Outlying Entities, experimental death metal)
Etichetta: Centipede Abyss
Data di pubblicazione: 20 settembre 2023
Ho già trattato più volte in passato i progetti di Pan Merakli e della sua label Centipede Abyss, in realtà una sorta di collettivo che gira intorno a lui e a poche altre personalità. Zvylpwkua è una delle sue emanazioni principali, e in queste settimane pubblicherà il suo secondo full length, intitolato The Outlying Entities.
La band si autodescrive come “per fan di Portal e Gigan”, e devo dire che questa definizione è piuttosto calzante. Sia le ritmiche nauseanti dei primi che i tecnicismi dei secondi sono infatti ben presenti nelle idee degli Zvylpwkua, in cui un drumming selvaggio e oscuro rende questo miscuglio estremo e sperimentale ancora più peculiare. Il tutto è poi accompagnato da strutture fondamentalmente free form, che giustificano l’anima “jazz” che è alla base di diversi progetti del collettivo. In definitiva, comunque, un nome potenzialmente molto interessante da seguire per i fan delle sonorità più estreme e sperimentali al tempo stesso.