Extrema Ratio #51: 22/12/22-27/12/22 | Aristocrazia Webzine

Extrema Ratio #51: 22/12/22-27/12/22

Numero cinquantuno e ultimo appuntamento per il 2022 di Extrema Ratio, la rubrica settimanale targata Aristocrazia dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal underground. Anche questa volta tante novità per la musica estrema, con un programma molto variegato. Ecco i nomi dei protagonisti di oggi: Ne Obliviscaris, Høstsol, Nothingness, Rosenkreuzgesellschaft, XPus, Mánþiel, Necrovation, Voyage In Solitude.

G.E.F.


1. Ne Obliviscaris – “Equus” (da Exul, extreme progressive metal)

Etichetta: Season Of Mist
Data di pubblicazione: 4 marzo 2023

Il 2023, tra le altre cose, marcherà il ritorno sulle scene degli australiani Ne Obliviscaris, a sei anni dall’album precedente, Urn. La band oceanica, punto di riferimento per gli amanti del progressive metal dalle tinte più fosche ed estreme, a marzo pubblicherà infatti il suo quarto full length in vent’anni di attività, Exul.

Il fatto che i Ne Obliviscaris si prendano un bel po’ di tempo tra un disco è l’altro è automaticamente indice del fatto che i loro album siano molto ragionati. Introdotto dal singolo “Equus”, sembra che anche Exul condivida lo stesso approccio di fondo con le precedenti opere della band australiana. Progressive fino al midollo, con un alternarsi di voci clean e harsh e strutture complesse, i Ne Obliviscaris proseguono con il loro viaggio sperimentale, prendendo a piene mani da generi differenti e ottenendo una miscela unica ed esplosiva. Di black e death metal in senso stretto forse non ce n’è moltissimo, al di là delle voci sporche e di qualche blast beat, ma questo conta poco perché con gli australiani la qualità è di casa.


2. Høstsol – “Det Som En Gång Var (Det Kommer Aldrig Igen)” (da L​ä​nge Leve D​ö​den, black metal)

Etichetta: Avantgarde Music
Data di pubblicazione: 13 gennaio 2023

Con una formazione che pesca tra la crème de la crème del black metal scandinavo e finlandese, gli Høstsol pubblicheranno tra un paio di settimane il loro album d’esordio, intitolato L​ä​nge Leve D​ö​den. Sebbene la band sia al debutto, i nomi coinvolti sono di prim’ordine: ci sono due membri degli Ajattara, c’è Cernunnus dei Manes, c’è Kvarforth degli Shining.

Gli Høstsol, dunque, sembrano avere i crismi del cosiddetto supergruppo. La prima traccia rivelata, “Det Som En Gång Var (Det Kommer Aldrig Igen)” (titolo che richiama evidentemente un certo Burzum…), è un black metal nella pura tradizione norvegese anni Novanta, dove emerge molto del passato dei già citati Manes, prima della loro svolta elettronica. Attenzione però a trattarlo come puro nostalgismo: la prova vocale di Kvarforth è notevole, l’atmosfera è ovattata e magica quanto oscura, e gli inserti di tastiera aggiungono uno strato di magniloquenza al tutto. Insomma, si pregusta un bel prodotto per i fan del black metal anni Novanta, ma con una certa dose di personalità.


3. Nothingness – “Curse Of Creation” (da Supraliminal, death metal)

Etichetta: Everlasting Spew Records
Data di pubblicazione: 20 gennaio 2023

A quattro anni di distanza dal debutto The Hollow Gaze Of Death, gli statunitensi Nothingness sono pronti a regalare agli astanti il loro secondo capitolo, Supraliminal. Album che sa anche un po’ di Italia, essendo pubblicato dalla bresciana Everlasting Spew Records, ormai sempre più punto di riferimento per i deathster del nostro Paese.

Nei quattro minuti e mezzo di “Curse Of Creation”, singolo che apre il disco, possiamo assistere a un death metal vibrante ed energico, che non disdegna riff storti e una produzione veramente grande. Per parafrasare una nota pubblicità, però, non serve una produzione grande, ma una grande produzione: e in effetti i Nothingness cercano di tener fede a questo slogan, spingendo tanto sulla potenza del sound in modo che possa valorizzare appieno i propri riff. Tra mid-tempo e improvvise decelerazioni al limite del death-doom, “Curse Of Creation” comunque promette davvero molto bene in vista dell’album completo…


4. Rosenkreuzgesellschaft – “Prayer To Blessed Whores” (da Rosenkreuzgesellschaft, black metal)

Etichetta: Autoprodotto
Data di pubblicazione: 25 dicembre 2022

Proprio nel giorno di Natale è apparso dal nulla un EP molto particolare. Copertina viola e nera firmata da Karmazid, nome della band in tedesco, ma progetto proveniente da Taiwan (!). Senz’altro è un mix peculiare quello che accompagna l’EP eponimo dei Rosenkreuzgesellschaft (nome che si rifà al leggendario ordine segreto dei Rosacroce), alla prima uscita ufficiale.

La misteriosa band taiwanese, in ogni caso, propone un black metal dissonante, allucinogeno e stralunato, che personalmente mi ha ricordato alcuni dei progetti di Alex Poole (come Skáphe ed Entheogen), essendo capace di costruire grandi atmosfere, momenti melodici ma anche stridenti. Devo dire che stona un po’ con questo approccio interessante e cervellotico la loro presentazione su Bandcamp («we have big dikks, fukk you!! unless you are satan or whore, fukk off and no contact!!»), che invero mi suona abbastanza inutile, per non dire cringe. Non si può però avere tutto dalla vita, e l’importante è che l’EP sia davvero molto convincente, specialmente in un filone come quello del black metal dissonante che ha esaurito da tempo le idee. A proposito, alla voce è ospite Andrew Lee dei Ripped To Shreds, altro motivo più che valido per ascoltare l’esordio dei Rosenkreuzgesellschaft.


5. XPus – “The Forsaken” (da Sepulchrum Christi, blackened death metal)

Etichetta: Kvlt Und Kaos Productions
Data di pubblicazione: 3 marzo 2023

Anche nell’ultimo episodio dell’anno di questa rubrica non ho potuto fare a meno di selezionare una band italiana. Spazio dunque agli XPus, formazione bergamasca dedita a un blackened death metal oscuro e aggressivo. A marzo sarà infatti pubblicato Sepulchrum Christi, terzo album dei lombardi.

Forte di una produzione veramente grezza e che rende più polverosi i riff, il nuovo disco degli XPus si presenta con un approccio diretto e spietato, che prende in prestito alcuni elementi degli Immolation più straightforward e si cimenta in mid-tempo scapoccianti e improvvisi rallentamenti. Questo almeno è ciò che si può ascoltare in “The Forsaken”, il primo singolo estratto da Sepulchrum Christi, che uscirà nel marzo 2023. L’impressione è che la band bergamasca meriti qualcosa di più in termini di visibilità, essendo un nome relativamente poco pubblicizzato, per cui l’augurio è che questo album possa aiutare gli XPus ad espandere il loro pubblico. 


6. Mánþiel – “Labyrinths Of Perpetual Bitterness” (da Vestiges Engraved In Frozen Mysticism History, raw black metal)

Etichetta: Inferna Profundus Records
Data di pubblicazione: 15 gennaio 2023

Nome ancora poco noto al grande pubblico, la band raw black metal cilena Mánþiel (scritto anche Mantiel) è in procinto di rivelare il suo quarto album, Vestiges Engraved In Frozen Mysticism History. I cileni, tra l’altro, fanno parte del cosiddetto Pure Raw Underground Black Metal Plague Circle, che comprende altri progetti estremi sudamericani, di cui i più noti sono forse gli ecuadoregni Wampyric Rites.

Come da prassi raw black metal, anche i Mánþiel hanno una produzione grezza e low-fi, sebbene più comprensibile rispetto ad altri progetti del genere. In questi sudamericani, inoltre, c’è meno furia: nel singolo che anticipa l’album non c’è grande spazio per i blast beat, ma si preferisce optare per un approccio più cadenzato, che mette in mostra un interesse per melodie tristi e malinconiche. Con un sound reminiscente di una certa scena francese (come le band delle Légions Noires, ma anche i Celestia), i Mánþiel fanno un salto nel passato, riproponendo con un taglio personale un black metal dal sapore di cripte medievali.


7. Necrovation – “Storm The Void” (da Storm The Void / Starving Grave, black-death metal)

Etichetta: Blood Harvest Records
Data di pubblicazione: 24 febbraio 2023

Terzetto svedese, i Necrovation sono reduci da quasi undici anni di attività. Sarà un breve EP su vinile sette pollici, Storm The Void / Starving Grave, a sancire il ritorno della band scandinava sulle scene. Una bella notizia per chi non li ha mai dimenticati: del resto il precedente album Necrovation fu accolto molto bene all’epoca della sua pubblicazione nel 2012.

Il lato A di questo breve EP è rappresentato da “Storm The Void”, il cui death metal è certamente oscuro e tagliente, e vira su accenti dal forte retrogusto black. I Necrovation optano per una produzione grezza e malsana, quasi nauseante, che finisce per rendere ancora più estremi e rumorosi i riff degli svedesi, oltre a dare alla voce un tono maggiormente aggressivo. Decisamente meno laccati in termini di suono rispetto a molti colleghi della scena death metal, i Necrovation operano un po’ in controtendenza da questo punto di vista, offrendo marciume in quantità industriali tramite un’idea di fondo grezza e putrefatta.


8. Voyage In Solitude – “Wrath Of Nature” (da The Isle Of Death And Rebirth, post-black metal)

Etichetta: Autoprodotto
Data di pubblicazione: 30 dicembre 2022

Chiudo il 2022 di Extrema Ratio con un altro progetto proveniente dall’Asia orientale, dopo i misteriosi taiwanesi Rosenkreuzgesellschaft di cui ho parlato in precedenza. Si tratta di Voyage In Solitude, one man band di Hong Kong nata dalla mente dell’unico membro Derrick Lim. The Isle Of Death And Rebirth è il suo secondo album, in uscita questo venerdì.

Decisamente il progetto più sognante e post- di questo episodio, Voyage In Solitude ricerca ossessivamente l’atmosfera, con lunghi riff che solcano il brano come pensieri sulle onde del mare. C’è un che di poetico nell’approccio del progetto di Hong Kong, profondamente naturalistico e intimista. D’altronde non potrebbe essere altrimenti, visto che il brano che trovate nel player sottostante è un inno alla collera della natura, che quando decide di abbattersi sull’essere umano non fa sconti a nessuno. Pur se con una produzione migliorabile, Voyage In Solitude indubbiamente sa colpire l’ascoltatore nel profondo: per chi è a suo agio col black metal più post- e atmosferico, suona proprio come un invito a nozze.