Extrema Ratio #79: 06/07/23-12/07/23 | Aristocrazia Webzine

Extrema Ratio #79: 06/07/23-12/07/23

Ancora una volta, torna il consueto appuntamento del mercoledì con Extrema Ratio, la rubrica settimanale targata Aristocrazia dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal underground. Vari pesi massimi nell’episodio numero settantanove, con le seguenti band protagoniste: Profanatica, Cannibal Corpse, Uada, Sacrodeath, Sznur, Ar’lyxkq’wr, Noctisium, Chaos Descent.

G.E.F.


1. Profanatica – “Take Up The Cross” (da Unholy Deification, black-death metal)

Etichetta: Season Of Mist
Data di pubblicazione: 22 settembre 2023

Ad aprire l’episodio odierno c’è un’autentica istituzione del black metal statunitense: i marcissimi Profanatica, nati nell’ormai lontano 1990. E pensare che Paul Ledney, mente principale della band, fu anche uno dei membri fondatori degli Incantation, tutt’oggi tra i gruppi death metal più importanti della scena americana e non. L’imminente Crux Simplex, comunque, è il sesto disco della band.

I tre minuti del singolo “Take Up The Cross” sono un po’ una summa della carriera dei Profanatica. Il loro black metal, sporcato di death, è ammantato da un’atmosfera satanica e infernale, grezzo e marcescente, putrido al punto giusto. Lontani dal gusto più melodico ma comunque minimale dei maestri norvegesi, i Profanatica sono più legati alle sonorità anni Ottanta, e lo dimostrano grazie a un sound più parente del cosiddetto war metal, in particolare nelle sue derivazioni più caprine e bestiali. Insomma, non è un disco che cambierà la storia, ma un affezionato fan della band non potrà ignorarlo.


2. Cannibal Corpse – “Blood Blind” (da Chaos Horrific, death metal)

Etichetta: Metal Blade Records
Data di pubblicazione: 22 settembre 2023

Da una band statunitense leggendaria a un’altra. Se dici Cannibal Corpse, praticamente, dici death metal: una delle band più storiche, rappresentative e iconiche dell’intero genere. In giro dal lontano 1988, i Cannibal Corpse pubblicheranno a settembre il loro sedicesimo album, Chaos Horrific.

Il titolo è ben esemplificativo dei contenuti sonori dell’album, dove un death metal carnale e viscerale continua a sfornare e ripercorrere le tematiche horror già proposte dalla band nella sua ultratrentennale esistenza. Il vocione di George Fisher, ancora potente, domina la scena, accompagnato da una buona sezione ritmica. Un appunto: secondo me lo stile chitarristico di Erik Rutan si presta meglio ai “suoi” Hate Eternal che ai Cannibal Corpse, ma è una mia impressione. Il discorso che facevo per i Profanatica circa il “non è un disco che cambierà le sorti del mondo, ma piacerà ai fan” sembra accostabile anche a questo Chaos Horrific, che comunque mantiene intatti i punti godibili tipici della band.


3. Uada – “Retravsering The Void” (da Crepuscule Natura, melodic black metal)

Etichetta: Eisenwald
Data di pubblicazione: 8 settembre 2023

La terza band di oggi non è storica al livello delle precedenti due, ma il suo livello di fama è nettamente in crescita. Sto parlando degli Uada, statunitensi anche loro, che hanno perfezionato negli anni la loro formula di black metal moderno e melodico. Crepuscule Natura è il loro quarto full length, in uscita a settembre.

I quasi otto minuti di “Retravsering The Void” consegnano una band consapevole, in cerca di una sua identità dopo che gli album precedenti subivano profondamente l’influenza di Mgla e Dissection, in particolar modo dei polacchi. Con questo Crepuscule Natura potrei dire che il debito nei confronti dei Mgla resta comunque intatto, ma gli Uada cercano comunque di dare accenti più atmosferici alla loro musica, grazie a sezioni più varie e un diverso approccio alle parti lead. Onestamente non sono un fan della band americana, ma questo disco mostra sicuramente più segni di personalità rispetto agli album precedenti.


4. Sacrodeath – “Falsos Profetas” (da Engendro Del Caos, death-thrash metal)

Etichetta: Adirondack Black Mass
Data di pubblicazione: 1° agosto 2023

Scendendo nelle viscere del panorama death metal underground, un nome interessante è quello dei cileni Sacrodeath. Autori di un numero indefinito di split e uscite minori, tra qualche settimana faranno uscire il loro secondo album, intitolato Engendro Del Caos.

Un’idea della proposta dei Sacrodeath è ben riassunta dal singolo estratto da quest’album, “Falsos Profetas”. Un brano che parte con un death metal lento, per poi evolversi verso momenti più diretti e dediti al death-thrash, oltre a godere di una interessante sezione ritmica. Particolarmente buono il ruolo del basso, che ha un ampio margine di manovra, e personalmente ho apprezzato molto la chiusura del brano, con un bel crescendo di pathos. Nome interessante quello dei Sacrodeath, può offrire divertimento e ottimi spunti a tutti coloro che non li conoscevano.


5. Sznur – “Kurwy” (da Ludzina, black metal)

Etichetta: Godz Ov War Productions
Data di pubblicazione: 24 luglio 2023

Si prospetta decisamente particolare l’estetica dei polacchi Sznur, cui mi approccio con questo nuovo album che raffigura un dettaglio di epidermide, peli e brufoli. Quantomeno inusuale per una band black metal, anche se l’etichetta Godz Ov War Productions ha già dato prova di prestare attenzione alla scena polacca, specialmente quando si parla di band particolari (Odraza, Furia, Biesy e Gruzja per nominarne qualcuna).

La scelta di questa copertina comincia a essermi chiara dai due singoli sin qui rivelati, “Kurwy” e “Plyny”, che esprimono un black metal carnale, ora thrash-y, ora dissonante, ma anche grezzo e dai suoni caldi. Rispetto ai nomi che ho fatto in precedenza, gli Sznur sono molto meno sperimentali e hanno strutture più semplici, però riescono a catturare l’attenzione grazie a ritmiche accattivanti e riff piuttosto facili da seguire. Nota anche per i testi, che, sebbene siano in polacco, sono facilmente traducibili e riescono a trasmettere una certa forza espressiva che, personalmente, ho gradito molto. Per me promossi, l’ennesima interessante scoperta proveniente dalla Polonia in campo black metal.


6. Ar’lyxkq’wr – “qXVN​[​/​TX​×​I’XLcG” (da R’ynn’wr(yx), experimental black-death metal)

Etichetta: Centipede Abyss
Data di pubblicazione: 27 luglio 2023

Il prolifico circolo creatosi intorno alla piccola etichetta Centipede Abyss raccoglie diverse band interessanti, spesso facenti capo al chitarrista anglo-turco Pan Merakli. Tra queste, una delle più curiose sono gli impronunciabili Ar’lyxkq’wr, che stanno per pubblicare il loro primo album dopo un paio di EP dati alla luce nel 2022.

Chi si è già imbattuto in alcuni dei progetti di Centipede Abyss, non sarà sorpreso di trovare queste sonorità. R’ynn’wr(yx) esprime infatti un black-death metal estremamente dissonante e caotico, un po’ sulla scia dei Portal ma con trame leggermente più tendenti al jazz. Particolarmente furioso il drumming, il cui tocco è palesemente quello di Jared Moran, già invischiato in una lista interminabile di band (guardare per credere) che non sto qui a riassumere. Chi ama il metal estremo più caotico e meno intelligibile lo troverà sicuramente parecchio interessante.


7. Noctisium – “Thorns Of Battlefield” (da Demo, raw black metal-noise)

Etichetta: Ordine Della Luce Perpetua Productions
Data di pubblicazione: 3 luglio 2023

Per la quota italiana di questo numero di Extrema Ratio, ho deciso di includere i misteriosi Noctisium, un duo all’esordio assoluto con questo semplice Demo stampato su CD-R. Non molto è dato sapere sui due membri, se non che Lord Dagor, che si occupa degli strumenti, milita anche nei Dagor e ha esperienza nella scena goregrind.

La proposta del duo romano è incentrata su un raw black metal estremamente grezzo, che finisce per sfociare nel noise. Tanto che i riff suonati da Lord Dagor risultano praticamente indistinguibili, con le vocals di Lord Alastor che emergono da questo marasma rumoristico. La prova dei Noctisium, difficile da giudicare, mi riporta alla mente quel materiale black metal da demo anni Novanta, dove qualsiasi forma di musicalità è negata alla base e si cerca unicamente di trasmettere una certa atmosfera. Demo è ascoltabile per intero sul Bandcamp dell’etichetta, quindi ciascuno può già farsi la sua idea.


8. Chaos Descent – “Glass Menagerie” (da The Blurry End Of An Era), melodic death metal)

Etichetta: Fetzner Death Records
Data di pubblicazione: 4 agosto 2023

In chiusura, spazio a una band iraniana oggi trapiantata in Turchia. Si tratta dei Chaos Descent, che con The Blurry End Of An Era pubblicheranno il loro terzo album in dieci anni di carriera. Il disco uscirà fra tre settimane, il prossimo 4 agosto.

Il singolo “Glass Menagerie” trasporta l’ascoltatore su sonorità di base death metal, ma indiscutibilmente melodiche. Questi iraniani dimostrano infatti una certa bravura nel far collimare elementi provenienti sì dal death metal old school, ma anche dal thrash e persino dal power metal per ottenere una miscela piuttosto interessante. L’Iran, anche per motivi religiosi, non produce moltissime band extreme metal, ma la presenza di questi Chaos Descent è uno dei tanti esempi che sottolinea ancora una volta di più la vasta globalizzazione dei sottogeneri più estremi del metal.