Extrema Ratio #76: 15/06/23-21/06/23 | Aristocrazia Webzine

Extrema Ratio #76: 15/06/23-21/06/23

Torna il consueto appuntamento del mercoledì con Extrema Ratio, la rubrica settimanale targata Aristocrazia dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal underground. Episodio numero settantasei, con le seguenti band protagoniste: Purtenance, Blut Aus Nord, Fleshvessel, Wyrgher, Avulsed, Lucifixion, Tongues, Exultet.

G.E.F.


1. Purtenance – “An Invisible Master” (da The Rot Within Us, death metal)

Etichetta: Xtreem Music
Data di pubblicazione: 11 luglio 2023

Apro la puntata odierna con una storica band della scena death metal finlandese, i Purtenance, che gli appassionati ricorderanno per il loro debut album Member Of Immortal Damnation (1992). Dopo circa vent’anni di silenzio, i finlandesi sono tornati attivi una decina d’anni fa e da allora hanno sfornato altri quattro dischi: il nuovo si chiama The Rot Within Us e uscirà nelle prossime settimane.

L’album conserva diverse caratteristiche del death metal di scuola finlandese, spesso considerato subalterno rispetto alle scene svedese e americana, ma che gode comunque di grande rispetto. Oltre ai riff oscuri e putrefatti tipici del genere, i Purtenance costruiscono anche una certa atmosfera, sfruttando dei mefitici rallentamenti che sfiorano lidi death-doom. Nel complesso, The Rot Within Us è un disco che si preannuncia molto old school, sia nei suoni che nelle intenzioni, con l’idea di rispettare il classico sound death metal finlandese. Che, per intenderci, è un’ottima notizia per chi ritiene che il death metal più bello non vada oltre il 1993.


2. Blut Aus Nord – “The Endless Multitude” (da Disharmonium – Nahab, avantgarde black metal)

Etichetta: Debemur Morti Productions
Data di pubblicazione: 25 agosto 2023

Punto di riferimento della scena black metal internazionale, Blut Aus Nord è uno di quei nomi che di solito mette d’accordo un po’ tutti. Dagli inizi marcati da sonorità più gelide a derive atmosferiche, passando per dischi avanguardistici e sperimentali, la creatura di Vindsval ha passato in rassegna molti stili senza mai snaturarsi. In arrivo ad agosto c’è il quindicesimo album di questo progetto francese, intitolato Disharmonium – Nahab.

Come successo un po’ negli ultimi dischi, Blut Aus Nord sta cercando di compendiare la sua anima più atmosferica con quella sperimentale. La band francese lo dimostra anche in questo Disharmonium – Nahab, in cui ci si muove tra dissonanze atmosferiche e reminiscenze industrial, un po’ come se il precedente Disharmonium – Undreamable Abyss prendesse le parti elettroniche di The Work Which Transforms God con l’aggiunta dei riff della trilogia dei 777. Dopo tanti dischi, non è facile per Blut Aus Nord proporre qualcosa di davvero nuovo rispetto a quanto fatto in passato, anche se sicuramente ci sono spunti di estremo interesse. Su una cosa, però, non si può discutere: il talento di Vindsval, quello, rimane intaccato.


3. Fleshvessel – “The Void Chamber” (da Yearning: Promethean Fates Sealed, avantgarde death metal)

Etichetta: I, Voidhanger Records / Xenoglossy Productions
Data di pubblicazione: 28 luglio 2023

Se prima ho introdotto due band storiche, Fleshvessel è invece il nuovo che avanza. Il loro particolarissimo death metal aveva già impressionato la critica nell’EP di debutto Bile Of Man Reborn, ma è con l’imminente Yearning: Promethean Fates Sealed che la band statunitense (anche se i membri hanno origini diverse, ndr) sviluppa ulteriormente il suo potenziale.

Parto dal presupposto che definire i Fleshvessel death metal è sicuramente riduttivo. Perché la band americana fa un larghissimo uso di strumenti, dalla viola al glockenspiel passando per il cuatro portoricano, con uno spazio anche per la voce pulita. C’è quindi un background fortemente progressive alle spalle della band, che è come se cercasse di unire il death metal tecnico di Demilich e Phlebotomized con l’avanguardia dei Kayo Dot e il prog dei Van Der Graaf Generator. I brani non sono di semplice fruizione perché sono praticamente delle suite di una decina di minuti ciascuno, ma chi maneggia certi minutaggi non potrà che apprezzare l’estrema inventiva dei Fleshvessel.


4. Wyrgher – “The Weeping Of A Blazing Rock” (da Panspermic Warlords, atmospheric black metal)

Etichetta: I, Voidhanger Records
Data di pubblicazione: 28 luglio 2023

Wyrgher è uno degli innumerevoli progetti che compongono l’Helvetic Underground Committee, una specie di consorzio di band svizzere, tutte di ottima fattura e qualità. Il progetto, one man band di Menetekel (già membro di Ungfell e Lykhaeon, tra le altre), pubblicherà tra circa un mese il suo secondo album, Panspermic Warlords.

Il black metal di Wyrgher si poggia sì sulle dissonanze, ma senza estremizzare questo concetto come spesso avviene in questo filone sonoro. Piuttosto, la one man band elvetica si serve di questo artificio per delineare la propria atmosfera, disegnando riff adagiati su lunghe sezioni di blast beat e facendo uso anche della melodia nelle parti lead di chitarra. Piuttosto presente anche il basso, che completa una sezione ritmica dotata di una certa espressività. Il progetto è interessante soprattutto perché è sì l’ennesima incarnazione black metal proveniente da questo circolo, ma anche in questo caso il genere viene interpretato in modo differente, secondo una chiave di lettura più atmosferica.


5. Avulsed – “Vile Evil Rotted Over” (da Extraterrestrial Carnage, death metal)

Etichetta: Xtreem Music
Data di pubblicazione: 27 giugno 2023

Tornando a parlare di nomi storici del panorama death metal underground, gli spagnoli Avulsed sono certamente una delle band più rappresentative della loro scena nazionale. Nati nel 1991 e già autori di sette album, tra pochi giorni usciranno con un breve EP di due tracce, intitolato Extraterrestrial Carnage.

I cinque minuti del singolo “Vile Evil Rotted Over” mostrano una band esperta e sicura di sé, in grado di esprimersi tramite un death metal tutto sommato semplice ma anche d’effetto. Merito delle sinuose scale e degli assoli melodici, valorizzati da una produzione limpida e potente che sottolinea tutta la perizia tecnica degli Avulsed. Ecco, se qualcuno volesse approfondire la scena death metal spagnola e non sapesse da dove cominciare, questa band potrebbe essere un ottimo punto di partenza.


6. Lucifixion – “Howl, Thy Desolate Sound” (da Trisect Joys Of Pierced Hearts, black metal)

Etichetta: Sentient Ruin Laboratories
Data di pubblicazione: 30 giugno 2023

Si sa ben poco degli statunitensi Lucifixion, se non che sono una band black metal che un paio di anni fa ha debuttato con una demo chiamata Feral Mass. Il loro album d’esordio s’intitola invece Trisect Joy Of Pierced Hearts e uscirà tra pochi giorni.

Tagliente e misantropico, l’album di debutto dei Lucifixion è portatore di un sound ferale e abrasivo, che cerca di compendiare i violenti riff di una realtà quale i Katharsis con delle parti più cadenzate, vicini a band come i Craft o i 1349. Ne esce fuori una prova interessante, che propone un black metal sì grezzo ma piuttosto ispirato, foriero di diverse tradizioni che si incontrano in un punto, restando fedele alle origini. Anche le scelte in sede di produzione vanno verso una direzione chiaramente vecchia scuola, senza però cadere nella tentazione di nascondere i propri riff dietro impenetrabili muri sonori.


7. Tongues – “Elder Fire” (da Forml​ø​se Stjerner, black-death-doom metal)

Etichetta: I, Voidhanger Records
Data di pubblicazione: 28 luglio 2023

Il trio delle nuove uscite di I, Voidhanger Records presentato in questo episodio di Extrema Ratio è completato dai danesi Tongues. Già autori di un ottimo e sottovalutato album nel 2017, Hreilia, il terzetto di Aarhus torna in pompa magna con questo nuovo disco, Forml​ø​se Stjerner.

L’album dei danesi, come già avvenuto nel debutto, è un’unione di più tradizioni e più generi estremi. Perennemente in bilico tra black e death metal, non mancano intermezzi doom che rendono più piacevole e variegata l’esperienza di ascolto. I Tongues, inoltre, fanno uso di una produzione comprensibile ma al tempo stesso polverosa, che mantiene una certa aura di mistero attorno al progetto. Un bel ritorno questo della band nordeuropea, che trova la sua realizzazione nella title track di circa quindici minuti di durata. Che però non è ancora ascoltabile: lo sarà tra un mesetto, all’uscita di questo Forml​ø​se Stjerner.


8. Exultet – “The Third Crusade” (da King’s Crusade Pt. 1 (The Holy Land), epic black metal)

Etichetta: Christian Metal Underground Records
Data di pubblicazione: 28 luglio 2023

In chiusura, spazio alla band italiana di questa settimana. Che è un po’ un unicum, perché è una delle poche band nostrane che si può inserire nel cosiddetto unblack metal. Sto parlando degli Exultet, che hanno incentrato la loro discografia su un black metal di stampo epico con testi sulle crociate in Terra Santa. Attivi ormai da vent’anni, King’s Crusade Pt. 1 (The Holy Land) è il quinto disco del progetto siciliano.

L’album è un breve concept sulla Terza Crociata, punteggiato da diversi avvenimenti storici come le battaglie di Acri e Arsuf, con quest’ultima che permise a Riccardo Cuor Di Leone di sconfiggere il Saladino, ponendo fine al mito dell’invincibilità del condottiero musulmano e conquistando la città di Giaffa. Musicalmente non differisce troppo dai dischi passati degli Exultet: un black metal epicheggiante e melodico, accompagnato da cori trionfali, con una produzione più aggiornata e professionale se paragonata agli album precedenti. Band da sempre piuttosto particolare ma pressoché ignorata da molti, può risultare molto interessante per chi non ha pregiudizi verso il black metal con temi, diciamo, pro cristianità.