Extrema Ratio #33: 17/08/22-23/08/22| Aristocrazia Webzine

Extrema Ratio #33: 17/08/22-23/08/22

Trentatreesimo episodio della nostra rubrica a cadenza settimanale Extrema Ratio, dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal underground. L’appuntamento di oggi propone molta roba particolarmente oscura e cavernosa, tra death e black metal, con qualche parentesi un po’ più di atmosfera. Questi i nomi dei protagonisti: Ripped To Shreds, Goatwhore, Thulsa Doom, Embrace Of Thorns, Diabolic Oath, Firtan, Writhing, Armnatt.

G.E.F.


1. Ripped To Shreds – “Reek Of Burning Freedom” (da 劇變 (Jubian), death metal)

Apro l’edizione #33 di Extrema Ratio con i Ripped To Shreds, band di cui peraltro mi sono già occupato in passato. La prova del terzo album si preannuncia particolarmente importante per il trio californiano, passato da poco sotto l’egida di una grossa etichetta come Relapse Records. Il death metal dei Ripped To Shreds è, anche nel caso del nuovo singolo “Reek Of Burning Freedom”, molto quadrato e devoto alla tradizione. La band, tuttavia, riesce a distinguersi nella massa grazie alle sue tematiche storico-belliche di chiara impronta cinese. Una scelta singolare ma anche intuitiva viste le origini orientali di Andrew Lee, membro principale del progetto. Con 劇變 (Jubian), dunque, i Nostri sembrano continuare a riproporre la stessa formula, nonostante la firma con Relapse. Per ascoltare il disco per intero bisognerà attendere il 14 ottobre, data di uscita dell’album.


2. Goatwhore – “Born Of Satan’s Flesh” (da Angels Hung From The Arches Of Heaven, black-death-thrash metal)

A distanza di cinque anni dal loro ultimo album, sono in procinto di tornare i sempre sobri Goatwhore col loro ottavo disco, Angels Hung From The Arches Of Heaven. La formula della band statunitense prevede un incrocio tra black-death e thrash metal, i cui suoni molto puliti però allontanano decisamente i Nostri dal cosiddetto war metal, cui pure la loro estetica sembra afferente. Potenti, cattivi e sinceri nella loro dichiarazione di intenti, i Goatwhore non hanno certo la pretesa di innovare chissà cosa, ma si propongono di riportare in auge un certo modo di fare metal estremo, valorizzandone al massimo la produzione. Il songwriting non sarà originalissimo, ma la band sembra riuscire nel suo intento, a giudicare da quanto si può ascoltare nel singolo “Born Of Satan’s Flesh”. L’uscita di Angels Hung From The Arches Of Heaven, invece, è prevista per il prossimo 7 ottobre.


3. Thulsa Doom – “Cursed Domains Beyond” (da A Fate Worse Than Death, death metal)

Per la quota italiana dell’episodio odierno, spazio ai romani Thulsa Doom. Il loro debutto su Invictus Productions arriva dopo un’attesa di quattro anni dal primo EP Realms Of Hatred. L’ottimo impatto suscitato dalla prima uscita si rivela giustificato dall’annuncio del nuovo A Fate Worse Than Death, correlato dal primo singolo “Cursed Domains Beyond”. Il brano, dotato di un gran tiro, è estremamente diretto e old school, tanto che sembra riprendere il filone del death metal di fine anni Ottanta, tra primi Morbid Angel, Possessed e Necrovore. Impressionante anche l’artwork, anch’esso decisamente vecchia scuola come impronta, capace di rubare la scena e di trasportare l’ascoltatore in un mondo apocalittico e mortifero. Per saperne di più, non resta che aspettare l’uscita del disco, fissata per il prossimo 30 settembre.


4. Embrace Of Thorns – “Entropy Dynamics / Nucleus Dissolved” (da Entropy Dynamics, black-death metal)

Dall’Italia restiamo nel bacino del Mediterraneo, volgendo ora lo sguardo alla Grecia. Proprio da qui arrivano infatti gli Embrace Of Thorns, formazione black-death metal ateniese che non ho problemi a definire ormai storica visti gli oltre vent’anni di attività. In uscita per la connazionale Nuclear Winter Records (gestita da Anastasis dei Dead Congregation), Entropy Dynamics promette mazzate a non finire, con un feeling vicino al war metal ma anche con un certo sentore di progressività, grazie a una successione di riff che si incastonano alla perfezione, creando un maelstrom sonoro davvero gustoso. La seconda parte del primo singolo “Entropy Dynamics / Nucleus Dissolved” tuttavia cambia mood, generando un’atmosfera più rarefatta e riflessiva. Per il resto, Entropy Dynamics, sesto album della band greca, uscirà il prossimo 10 ottobre.


5. Diabolic Oath – “Thrones Before Slobbering Gods” (da Aischrolatreia, blackened death metal)

Con i Diabolic Oath siamo sempre nel reame del black e death metal, laddove i confini tra questi due generi sfumano e finiscono per fondersi tra loro. A due anni di distanza dall’album di debutto Profane Death Exodus, gli statunitensi tornano con il nuovo EP chiamato Aischrolatreia, sempre sotto la bandiera di Sentient Ruin Laboratories. Introdotto dal singolo “Thrones Before Slobbering Gods”, il mini-album si basa su suoni più cavernosi e oscuri rispetto ai sovracitati Embrace Of Thorns, offrendo un approccio più caotico e meno intelligibile. Per intenderci, l’EP sembra avere più di una associazione sonora con band come i Triumvir Foul, i Teitanblood o gli Antediluvian. La data di uscita di Aischrolatreia comunque è dietro l’angolo, essendo prevista per il prossimo 2 settembre.


6. Firtan – “Amor Fati” (da Marter, atmospheric black metal)

Dopo una scarica impressionante di black e death metal brutto e cattivo, con l’imminente album dei Firtan si torna su sonorità un po’ più dolci e atmosferiche. La band tedesca, che sta per pubblicare il suo terzo album Marter, è portatrice di un black metal atmosferico, melodico e anche paganeggiante. Con un primo singolo di ben nove minuti di durata intitolato “Amor Fati”, i Firtan alternano momenti di pura furia black metal ad altri più ragionati e melodici. Non manca inoltre qualche spunto al limite del progressive, che impreziosisce e arricchisce il brano, il quale si conclude con due minuti finali praticamente dark ambient. Insomma, anche qui ci sono ottime premesse per un disco che tenterà di farsi largo nell’affollato marasma del black metal underground. Marter uscirà per AOP Records, il prossimo 30 settembre.


7. Writhing – “Monolithic Extinction” (da Of Earth & Flesh, death metal)

Torniamo ora su lidi death metal, cambiando completamente continente. Dall’Australia arrivano infatti i Writhing, in attesa di uscire col loro album di debutto Of Earth & Flesh sull’italianissima Everlasting Spew Records, peraltro spesso di casa qui su Extrema Ratio. Il brano d’apertura, “Monolithic Extinction”, è rapido e tecnico, lineare ma non scontato, oltre ad essere accompagnato da un growl molto basso. I Writhing propongono una formula simile anche sulla title track, l’altro brano rivelato in anteprima, in cui emerge pure un certo interesse per le dissonanze. Gli australiani, inoltre, dimostrano di non disdegnare bruschi rallentamenti nelle loro composizioni, pur senza sfociare nel death-doom vero e proprio. Per l’uscita dell’album manca ancora un mesetto: la data è fissata per il 23 settembre.


8. Armnatt – “Black Flame” (da Immortal Nature, raw black metal)

La scena raw black metal portoghese è sicuramente una delle più riconosciute in Europa e nel mondo. Tra i tanti nomi di riferimento di questa cerchia, da Black Cilice a Candelabrum, ci sono anche gli Armnatt. Il trio sta infatti per dare alle stampe il suo quarto album (terzo in tre anni!) Immortal Nature, sotto l’egida di Signal Rex. Anticipato dal singolo “Black Flame”, il disco si presenta con un piglio estremamente diretto, scarno e minimale, in piena tradizione black metal. Anche sound e produzione sembrano essere perfettamente in linea con i canoni degli anni Novanta, per uno dei più classici salti indietro nel passato. Per ascoltare Immortal Nature per intero bisognerà aspettare solo pochi giorni: la data d’uscita è fissata per l’1 settembre.