Extrema Ratio #9: 02/03/22-08/03/22 | Aristocrazia Webzine

Extrema Ratio #9: 02/03/22-08/03/22

Nona puntata della nostra rubrica a cadenza settimanale Extrema Ratio, dedicata alle nuove uscite (appena pubblicate o imminenti) del panorama black e death metal underground. Questo appuntamento spazia dal post-black metal al brutal death metal. Ecco i nomi dei protagonisti di oggi: Au-Dessus, Pestilength, Non Est Deus, Hellbore, Oceansnow, Golgothan Remains, Vampirska, Cosmic Putrefaction.

G.E.F.


1. Au-Dessus – “Negation II” (da Mend, post-black metal)

Cinque anni dopo l’ottimo End Of Chapter, tornano a farsi sentire i lituani Au-Dessus con un nuovo ep, intitolato Mend. Il primo estratto del mini-album, “Negation II”, restituisce qualcosa di simile a quanto sfornato nel disco di esordio di un lustro fa. La band baltica, infatti, si fa portatrice di un black metal che strizza l’occhio a soluzioni post- e atmosferiche, puntando su una certa dose di elementi dissonanti. Più oscuro e meno luminoso rispetto ai brani di End Of Chapter, “Negation II” sembra dunque lasciar presagire una piccola evoluzione all’interno dello stile degli Au-Dessus. Per verificarlo, bisognerà attendere il prossimo 22 aprile, data di uscita dell’ep sotto l’egida di Les Acteurs De L’Ombre Productions.


2. Pestilength – “Thelegm” (da Basom Gryphos, death-doom metal)

Dalla Lituania alla Spagna, per la precisione Paesi Baschi. Il viaggio all’interno delle novità estreme fa tappa presso il secondo disco dei Pestilength, enigmatica formazione dedita a un death-doom metal particolarmente oscuro. Il brano qui scelto, “Thelegm”, offre paesaggi desolati e mortiferi, con un interessante lavoro di batteria che ricorda a tratti le sezioni più tribali di band quali Portal, Altarage e Antediluvian. Il tutto, però, è mediato da riff altrettanto oscuri ma più lineari, in parte vicini agli Incantation. La ricetta dei Pestilength sicuramente stuzzicherà gli appetiti più marci e oscuri dei fan del death metal: del resto garantisce Nuclear Winter Records, etichetta gestita da Anastasis Valtsanis degli ottimi Dead Congregation, che si è occupata della realizzazione di Basom Gryphos.


3. Non Est Deus – “Fuck Your God” (da Impious, melodic black metal)

Già transitato sulle pagine di Aristocrazia (e anche all’interno di questa stessa rubrica), il polistrumentista Noise dei Kanonenfieber torna all’assalto con il nuovo album di un’altra sua creatura. Questa volta si tratta di Non Est Deus che nella settimana appena passata ha tagliato il traguardo del terzo disco. Il brano selezionato, “Fuck Your God”, mostra qualche parentela con i Kanonenfieber, se non altro per il gusto melodico-atmosferico, qui delineato in chiave più atmosferica. Devo dire che l’ingenuità di alcuni titoli (“Christraping Polka”? Davvero?) secondo me non si lega benissimo con la magniloquente copertina di Mariusz Lewandowski, ma la qualità musicale è garantita. Particolarmente consigliabile ai fan di Mgła e affini, Impious, così si chiama l’album, esce per Noisebringer Records e Avantgarde Music.


4. Hellbore – “All Men Are Created Evil” (da Panopticon, technical death metal)

Ora qualcosa di un po’ diverso concettualmente, sia a livello sonoro che di esposizione mediatica. Progetto technical death metal a metà tra Gran Bretagna e Stati Uniti, gli Hellbore stanno per debuttare su lunga distanza con Panopticon. Ad anticiparne l’uscita ci pensa “All Men Are Created Evil”, secondo singolo pubblicato dopo “Necrocracy”. Un po’ Obscura, un po’ Beyond Creation per soluzioni adottate, il brano mette in mostra una perizia tecnica superiore alla norma e promette di avere il potenziale giusto per far breccia presso gli amanti del genere. Totalmente autoprodotto, Panopticon uscirà nella sua interezza il prossimo 18 marzo.


5. Oceansnow – “Vivienne” (da Vivienne, black metal)

Freddo e tagliente esattamente come la sua copertina, Vivienne è l’album di esordio degli Oceansnow, che a breve (8 aprile) vedrà la luce sulla nostrana Avantgarde Music. La title track, unica traccia rivelata finora, esprime un black metal carico di negatività con un bel tappeto di synth a corredo, ma senza mai lambire il classico territorio sognante tipico dell’atmospheric black metal. Piuttosto, la copertina e le soluzioni musicali sembrano ricordare molto da vicino Genevieve degli americani Velvet Cacoon, band discussa per storie di plagi ma anche molto apprezzata. In ogni caso è tutto materiale da recuperare per coloro che non hanno dimenticato quel black metal-ambient americano che ha trovato in Velvet Cacoon, Leviathan e Xasthur alcuni dei suoi migliori interpreti.


6. Golgothan Remains – “Veneration Of Carnal Blasphemy” (da Adorned In Ruin, death metal)

Dopo qualche anno di pausa (quattro), stanno per tornare gli australiani Golgothan Remains, che qualche tempo fa si fecero notare per il buonissimo disco di esordio Perverse Offerings To The Void. La band oceanica cambia in parte pelle e il singolo “Veneration Of Carnal Blasphemy”, primo estratto dell’imminente Adorned In Ruin, la presenta più matura, con un songwriting più stratificato e, se vogliamo, maggiormente improntato alla melodia e meno all’oscurità, con soluzioni molto interessanti. Il secondo album dei Golgothan Remains uscirà il prossimo 1 aprile per conto di Sentient Ruin Laboratories e Brilliant Emperor Records.


7. Vampirska – “Pareidolia: The Bringer Of Poison & Toxic Passion” (da Vermilion Apparitions Frozen In Chimera Twilight, raw black metal)

Adesso si scende nei reami infernali del cosiddetto raw black metal con il secondo album dei Vampirska, a dire il vero molto apprezzati sulle pagine di Aristocrazia. Vermilion Apparitions Frozen In Chimera Twilight è uscito solo qualche giorno fa per l’etichetta lituana Inferna Profundus Records, e mostra una netta crescita per il progetto statunitense. Rispetto al debutto Torturous Omens Of Blood And Candlewax, qui c’è meno grezzume in senso stretto con una produzione decisamente migliorata, oltre a più spazio per melodie minimali ma molto ben intersecate con l’atmosfera vampiresca generale. Chi apprezza il trend del cosiddetto vampyric black metal che annovera tra le sue fila gente come Sanguine Relic, Old Nick e Lamp Of Murmuur non potrà certo ignorare il nuovo lavoro dei Vampirska.


8. Cosmic Putrefaction – “Amniotic Bewilderment” (da Crepuscular Dirge For The Blessed Ones, death metal)

Infine torna all’assalto Cosmic Putrefaction, progetto solista di Gabriele Gramaglia che ha annunciato il nuovo album in uscita per l’ottima Profound Lore Records. Coadiuvato alla batteria da Giulio Galati (Hideous Divinity, Nero Di Marte e altri), Gramaglia mostra tutta la sua crescita nel primo estratto “Amniotic Bewilderment”, assalto death metal oscurissimo e dissonante al punto giusto, in grado di alternare belle dinamiche e parti in mid-tempo quasi easy listening. L’aggiunta di Galati riesce in effetti ad aggiungere più profondità al songwriting di Gramaglia e dei Cosmic Putrefaction, conferendo al progetto un maggior senso di completezza. Crepuscular Dirge Of The Blessed Ones uscirà il prossimo 6 maggio.