HAGEL STONE
Gruppo: | Hagel Stone |
Formazione:
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Come un fulmine a ciel sereno, gli Hagel Stone si sono materializzati nel mio stereo con un disco roccioso di heavy metal epico davvero sorprendente per una band all'esordio. Per queste ragioni ho ritenuto doveroso approfondirne la conoscenza e offrire una piccola vetrina a "Where Is Your God Now?" e al principale autore: Dario "Riz" Ricci.
Benvenuto Dario e grazie della disponibilità a concederti ai nostri microfoni virtuali. Le domande sulla genesi dei gruppi sono spesso qualcosa di noioso, sia per chi legge che per chi risponde, non lo nascondo. Nel vostro caso però non posso esimermi, in quanto la vostra biografia online è davvero scarna. Come sono nati gli Hagel Stone? Perché avete scelto questo nome? Quali esperienze precedente avevate alle spalle?
Dario: Gli Hagel Stone con questa formazione si sono consolidati nel 2011, ma sono nati almeno quattro anni prima, durante i quali abbiamo avuto un susseguirsi di vari batteristi e la perdita del primo cantante; da qui la mia decisione di ricoprirne il ruolo. Per il nome cercavo qualcosa di particolare, che non si trovasse in giro, allora ho scelto il binomio Tedesco-Inglese, quindi "Haghel" non "Heghel" come dicono molti. Tutti noi abbiamo una decennale esperienza alle spalle, non solo in ambito Heavy.
"Where Is Your God Now?" è il vostro primo album, eppure non sembrerebbe tanto è maturo e bilanciato nei suoi elementi. Nel libretto dell'album sei accreditato come autore della pressoché totalità di brani e testi. Qual è stato il contributo dei tuoi compagni di viaggio? Ragionando sugli Hagel Stone dobbiamo parlare di un tuo progetto personale o di una vera e propria band?
Gli Hagel Stone sono una vera e propria band, è vero che io scrivo tutto il materiale, ma può nascere da un input che gli altri mi lanciano in fase di prova. Comunque dopo il procedimento di scrittura, parte un lungo lavoro di squadra in studio, dove ognuno mette del suo nei brani. Senza i miei compagni, il mio lavoro sarebbe vano.
Nel corso del disco passate da momenti heavy ad altri prettamente epici, passando per una ballata romantica, un brano dal gusto folk e ritornelli sempre coinvolgenti, avendo però ben salde le redini compositive e restando coerenti. Qual è il filo rosso che unisce i pezzi della scaletta?
Come ho già detto in altre occasioni, non c'è un vero e proprio "trait d'union", ma deve essere tutto sentito e deve venire dal cuore. Però, cosa più importante, deve essere qualcosa che mi piacerebbe ascoltare: se un ritornello non salta fuori come dico io, uccido letteralmente il pezzo.
Sulla vostra pagina Facebook affermate di possedere gusti differenti in ambito musicale, ma quali gruppi vi uniscono e accomunano da ascoltatori?
Questo è un discorso spinoso, perché siamo quattro anime completamente differenti in ambito musicale e non dico una falsità se affermo che nessun gruppo ci accomuna del tutto. Tra tutti si spazia veramente dal jazz al black metal [sorride].
La tua prestazione vocale "teatrale" è avvincente ed entusiasmante. Ci sono particolari cantanti a cui ti sei ispirato?
Ho creato il mio stile, partendo dal fatto di dover appunto interpretare i testi e per farlo non ho voluto escludere nessun registro vocale. I cantanti che preferisco sono comunque quelli che prediligono la voce piena, che secondo me è molto più d'impatto e interpretativa: per fare un esempio potrei dirti il primo Rob Halford, Jørn Lande, Messiah Marcolin e via di questo passo.
Quanto è difficile replicare dal vivo i passaggi vocali, considerando che contemporaneamente suoni anche la chitarra?
Nessuna difficoltà, solo puro divertimento, anzi essendo principalmente un chitarrista è stato difficile cantare senza chitarra in studio [ride].
Cosa puoi dirci invece del titolo scelto per il disco e dell'aspetto lirico? Dove si è cacciato Dio?
Io sono ateo, solo l'Uomo può salvare o rovinare se stesso. La mia domanda è rivolta principalmente a chi si affida alla religione per tutto: ora che siamo messi così, che ci stiamo annichilendo con le nostre stesse mani, dov'è finito il vostro Dio?
Sono passati alcuni mesi dall'uscita del disco, quindi puoi già stilare un primo bilancio. Com'è stato accolto da pubblico e critica? Qual è stato il complimento più gradito e quale la critica più aspra che avete ricevuto?
Il disco è stato accolto molto bene dal pubblico, altrettanto bene dalla critica, se chi l'ha ascoltato lo ha fatto veramente a fondo. Perché non è un album da un passaggio e via, né tantomeno bisogna rimanere legati a stupidi clichè di genere per comprenderlo. I complimenti più graditi sono stati quelli in merito all'amalgama dei suoni (e qui ringrazio gli High Distortion Level Studios per l'ottimo lavoro) e alla semplicità non banale delle soluzioni. Le critiche più aspre sono state quelle in merito alla durata dei due brani portanti dell'album, ma non me ne preoccupo, perché sono tra i preferiti del nostro pubblico.
Cosa bolle in pentola per il futuro? Avete già pianificato date dal vivo o nuove fasi di scrittura?
Per il futuro, sicuramente tutti i live che ci capitano a tiro per promuovere l'album, anche se al giorno d'oggi questo discorso per band di soli inediti è molto dura. Sono già al lavoro sulla scrittura del nuovo album, anzi diciamo che non mi sono mai fermato.
Terminiamo la chiacchierata con qualche momento meno serio. Test d'italianità (media): cibo preferito? Bevanda prediletta? In una donna guardi prima il lato A o il lato B? Sei un calciofilo oppure odi il mondo del pallone?
Cibo: ho una predilezione per le cose "impastate", quindi pizza, tigelle, e così via. Bevanda: birra, birra e birra (di qualsiasi specie, gradazione e colore). In una donna non c'è differenza, dipende da dove cade l’occhio, va bene sempre [ride]. Non seguo il calcio, come qualsiasi sport dove girano solamente soldi e si stanno perdendo i valori.
Gioco della torre: chi butteresti giù in queste coppie? Joey De Maio-Ozzy Osbourne, Dave Mustaine-Lars Ulrich, Matteo Renzi-Beppe Grillo, Mario Balotelli-Antonio Conte.
Butto De Maio, soprattutto per le sue scelte in fatto di suoni (negli ultimi album) e la sua politica di rovinare i loro lavori di un tempo [ride]. Butto Lars Ulrich, magari quando atterra il tonfo lo fa a tempo [ride]. Renzi e Grillo possono cadere entrambi, così come Balotelli e Conte [ride].
Siamo giunti al termine, a te la parola prima di far calare il sipario.
Vi ringrazio ancora per l'ottima recensione e per lo spazio a noi dedicato con l'intervista. Ricordo ai lettori che possono trovare il nostro album più o meno ovunque (Amazon ecc.) e che lo possono ascoltare su Bandcamp. Supportate sempre le band, che ne hanno bisogno a non finire!