SLOWDIVE – Fiera Della Musica 2015 (30/07/2015 @ Azzano Decimo, Pordenone)
Evento: | Slowdive – Fiera della Musica 2015 |
Data: | 30/07/2015 |
Luogo: | Azzano Decimo, Pordenone |
Gruppi:
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Poco più di un anno fa, dopo diciannove anni di inattività, gli Slowdive riprendevano a suonare dal vivo. Non i Mojave3, non gli album solisti né tutta quella serie di contentini che lasciavano il tempo che trovavano. No, questo era il real deal, questi erano Neil Halstead, Rachel Goswell, Simons Scott, Christian Savill e Nick Chaplin che riprendevano a suonare dal vivo i brani che li hanno resi celebri. Dopo la data padovana dello scorso luglio al Radar Festival (che dolorosamente fui costretto a perdere), la loro seconda discesa italica è stata un appuntamento assolutamente immancabile, poco importa che si trattasse della Fiera della Musica di Azzano Decimo, un paesino sperduto nella provincia pordenonese, anzi, tanto meglio, perché mi ha dato la possibilità di partecipare alla serata con un caro amico delle lande friulane. Certo, viene sempre da pensare com'è possibile che questi eventi si tengano nei posti più sperduti e scollegati dell'universo, o che quando questi comincino a ottenere un minimo di rilevanza sul territorio poi magicamente vengano osteggiati dalle autorità (lo stesso Radar Festival, appunto), ma questa è un'altra storia e non voglio divagare oltre.
Il vero punto d'interesse è che nel contesto di una sagra di paese in un campo sportivo, con tanto di birra, salamella e cessi chimici, all'ora stabilita, non un minuto di ritardo, il quintetto di Reading è salito sul palco — nonostante Chaplin non fosse presente per ragioni personali e il basso fosse gestito da un sostituto — e ha attaccato "Slowdive". Nonostante la ovvia difficoltà di trasportare determinate atmosfere su di un palco, il gruppo se l'è cavata benissimo, così come i fonici del luogo, che dopo un inizio difficoltoso con volumi non proprio ottimamente calibrati, hanno permesso a tutti i classici della band di incantare il pubblico di Azzano Decimo, invero discretamente nutrito. I brani sono stati pescati da tutto il repertorio della band, primo ep compreso, visto che alla suddetta titletrack ha fatto seguito anche "Avalyn"; come c'era da aspettarsi è stata "Souvlaki" a fare la parte del leone, anche se purtroppo tocca dire che la sola "Catch The Breeze" da "Just For A Day" è stata un misero omaggio a uno dei dischi più enormi della storia della musica (non più) rock. Tolto questo piccolo appunto, tutto il resto è stato perfetto: la Goswell cantava sognante, con quel suo piglio un po' timidino, Halstead continuava a fissarsi le scarpe e i brani si seguivano eterei: "Crazy For You", "Machine Gun", la stessa "Souvlaki Space Station" e via fino all'immancabile, meravigliosa, infinita "Alison", fresca e ambigua oggi come ventidue anni fa. A concludere, una cover di Syd Barrett che risale addirittura al 1991, all'ep "Holding Our Breath".
Purtroppo, non si sa se per scelta o se più probabilmente per costrizione e orari da rispettare, il quintetto lascia il palco dopo circa un'ora di concerto e non concede nemmeno un bis agli astanti, non lasciando nemmeno a Rachel Goswell — che aveva abbandonato la scena durante la coda di riverberi e fuzz dell'ultimo brano — un'occasione per salutare il pubblico. Così, come si era aperto, lo spiraglio sul mondo dei sogni è stato nuovamente richiuso, ma gli Slowdive hanno dimostrato come tutti questi anni non abbiano minimamente intaccato il fascino e il sentimento della loro arte.
Infine, per quanto riguarda la Fiera della Musica di Azzano Decimo, speriamo che non faccia la fine di tutti gli altri tentativi di creare qualcosa di buono in ambito musicale, speriamo che le poche bancarelle di etichette e negozi di dischi aumentino alla prossima occasione e speriamo che i prossimi anni vedano avvicendarsi sul palco altri artisti di rilievo. L'edizione di quest'anno — che vedeva come headliner dei tre giorni Slowdive, Verdena e Peter Hook e che ha ospitato tra le poche altre la interessante bancarella del Ghost City Collective (continuate così ragazzi!) — ha mandato un ottimo segnale.