AIRBORN: L’ESSENZA DI JUDAS PRIEST E RUNNING WILD A TORINO? | Aristocrazia Webzine

AIRBORN: L’ESSENZA DI JUDAS PRIEST E RUNNING WILD A TORINO?

Gruppo: Airborn
Fondazione: 1995
Provenienza: Italia
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Discografia:

 

In occasione dell’uscita del nuovo lavoro dei power metallers torinesi Airborn intitolato “Lizard Secrets – Part One”, il pluristrumentista Alessio Perardi ci parla del gruppo e ci racconta la sua discografia, rispondendo a tre domande per ogni pietra miliare.


Chi sono gli Airborn?

Alessio: Innanzitutto grazie per questo spazio e dell’interesse per la nostra band! Gli Airborn nascono a Torino nel 1995 e in ventitré anni di carriera abbiamo prodotto cinque album e un CD+DVD live, abbiamo suonato in giro per l’Europa e oltre, dividendo il palco con grandissimi artisti. Siamo un gruppo Power Metal, nell’accezione classica del termine. Le nostre influenze principali vengono dai gruppi tedeschi del genere che sono nati negli Anni ’80 e ’90: Gamma Ray, Heaven’s Gate, Iron Savior e Running Wild su tutti. In più c’è ovviamente una forte componente di Judas Priest che, a loro volta, erano stati ispiratori delle band sopracitate.

A quali progetti lavorate attualmente?

Al momento abbiamo completato il nuovo album “Lizard Secrets – Part One”, in uscita per Spiritual Beast in Asia il 21 marzo e per Fighter Records nel resto del mondo il 15 maggio.

Come immaginate il vostro futuro?

Il futuro immediato ci porterà alcune date importanti con gli amici Iron Savior in aprile (insieme a Drakkar e, a seconda delle date, Black Phantom e Iron Jaws). Più avanti la seconda edizione del nostro festival Born To Fly e quindi le registrazioni di “Lizard Secrets – Part Two”.


AGAINST THE WORLD

Titolo: Against The World
Anno: 2001
Etichetta: Remedy Records
TRACKLIST

  1. Infernal Machine
  2. Against The World
  3. Born To Fly
  4. The Hero
  5. Projectile
  6. Cry Now
  7. Wings
  8. Return To The Sky
  9. No More Kings
  10. Freedom To The World
  11. Sky City
  12. Infernal Machine Two
DURATA: 42:36

1. Di che cosa parla questo disco?

È un disco power metal molto classico come tematiche, tutte molto positive: libertà, tolleranza, amicizia, con qualche puntatina sulla fantascienza.

2. Un aneddoto, ricordo e/o sentimento collegato a questo album?

È il nostro disco di esordio, i ricordi sono molti: registrare ad Amburgo, nel Powerhouse studio di Piet Sielck, usare una chitarra appartenuta a Kai Hansen, sono cose che non succedono tutti i giorni a un ragazzino di vent’anni e che ricorderò per tutta la vita con piacere e nostalgia…

3. Qual è la canzone chiave, quella capace di riassumere l’album e perché?

Direi “Return To The Sky”: riassume molti dei concetti e degli stilemi che poi ritorneranno spesso anche negli album successivi.


D-GENERATION

Titolo: D-Generation
Anno: 2003
Etichetta: Remedy Records
TRACKLIST

  1. Creation
  2. Survivors
  3. Cosmic Rebels
  4. Extraterrestrial Life
  5. Dominators
  6. Heavy Metal Wars
  7. Firestorm
  8. D-Generation
  9. War Is The H-Word
  10. Wired Dreams
  11. Zed
  12. Crystal Skulls
  13. Regeneration
  14. Astronomy [cover Blue Öyster Cult]
DURATA: 47:40

1. Di che cosa racconta questo disco?

Le tematiche sono simili a quelle del disco precedente, ma c’è una componente fantascientifica maggiore.

2. Un aneddoto, ricordo e/o sentimento collegato a questo lavoro?

Fu un disco dalla gestazione un po’ difficile, ma inaspettatamente con gli anni è diventato un piccolo cult fra gli appassionati. In Messico e in Sudamerica, forse per l’argomento legato alla storia locale, “Cristal Skulls” è un brano molto amato.

3. Qual è la canzone chiave, quella capace di riassumere l’album e perché?

“Cosmic Rebels” era il singolo e ancora oggi la riproponiamo live. È la rappresentante più riuscita dei suoni e dello stile un po’ sperimentale di questo album.


LEGEND OF MADOG

Titolo: Legend Of Madog
Anno: 2009
Etichetta: Autoprodotto
TRACKLIST

  1. Song Of Owain
  2. Madog Theme
  3. The King Is Dead
  4. Sins Of The Sons
  5. Not Brothers Anymore
  6. Little End
  7. King Of The Sea
  8. New World
  9. Enemy Unknown
  10. The Deadliest Sin
  11. Something For Me
  12. Terrifying Manhunt
  13. Death Defier
  14. Eagle’s Gift
  15. Peace At Last
  16. Glory Of Wales
DURATA: 56:46

1. Di che cosa racconta questo disco?

Il nostro primo concept album. Racconta la vicenda di un principe gallese che, per sfuggire alla guerra civile che infuria nel suo paese, naviga verso ovest e sbarca in America prima di Colombo. Una vicenda semi-leggendaria che abbiamo romanzato.

2. Un aneddoto, ricordo e/o sentimento collegato a questo lavoro?

Il disco che amo di più a livello compositivo. Sono doppiamente orgoglioso di come è riuscito, perchè all’inizio della produzione non esisteva più una sezione ritmica degli Airborn. Io e Roberto Capucchio ci siamo rimboccati le maniche e siamo andati avanti da soli, per poi trovare i componenti mancanti in Roberto Gaia e Domenico Buratti. Una formazione inossidabile che dura fino al giorno d’oggi.

3. Qual è la canzone chiave, quella capace di riassumere l’album e perché?

“King Of The Sea”: ci ho lavorato su per molti anni, ancor prima della nascita degli Airborn e ritengo sia uno dei pezzi migliori della storia della band.


DARK FUTURE RISING

Titolo: Dark Future Rising
Anno: 2014
Etichetta: Remedy Records
TRACKLIST

  1. They Arise
  2. Mess We’re In
  3. Reign Of The Human Race
  4. Sword Of Justice
  5. Nitehawk
  6. King Of Fear
  7. Dark Future
  8. Solar Messiah
  9. Forces Of Nature
  10. Jack Of All Trades
  11. Bonecrusher
  12. Wild And Free
  13. Resurrection
DURATA: 01:03:40

1. Di che cosa racconta questo disco?

È un album un po’ pessimista per i nostri standard, ma ha anche un sottofondo di speranza. Racconta varie storie legate a possibili futuri distopici. Un’influenza interessante: alcune canzoni sono ispirate alla filmografia di John Carpenter.

2. Un aneddoto, ricordo e/o sentimento collegato a questo lavoro?

“Dark Future Rising” ha avuto una produzione rilassata, piena di idee ed è il primo album che contiene anche due canzoni scritte da Roberto Capucchio, oltre alle mie. Secondo me è anche il disco della maturità raggiunta dopo vent’anni di esperienza.

3. Qual è la canzone chiave, quella capace di riassumere l’album e perché?

Sarebbe facile citare il singolo “Reign Of The Human Race” che ha avuto moltissimo successo, ma forse il brano che vorrei fosse ricordato nel tempo è “Resurrection”: una lunga suite piena di sorprese, penso abbiamo dato il massimo a tutti i livelli su quel pezzo!


LIZARD SECRETS – PART ONE

Titolo: Lizard Secrets – Part One
Anno: 2018
Etichetta: Fighter Records
TRACKLIST

  1. Immortal Underdogs
  2. Who We Are
  3. Lizard Secret
  4. We Realize
  5. Brace For Impact
  6. Wolf Child
  7. Here Comes The Claw
  8. Land Of The Living
  9. Meaning Of Life
  10. Metal Haters
  11. Defenders Of Planet Earth
  12. My Country Is The World
  13.  Cosmic Rebels [ri-registrata]
DURATA: 50:05

1. Di che cosa racconta questo disco?

È il primo album di una trilogia (si spera). Anche se non si tratta esattamente di concept album, le canzoni sono collegate da una filosofia simile che riprende quella dei nostri primi dischi: valori positivi, tematiche fantascientifiche e anche un messaggio politico, non in senso spicciolo, di un partito o un’ideologia e nemmeno di nazioni, ma di ideali che andrebbero ritrovati per il bene dell’umanità.

2. Un aneddoto, ricordo e/o sentimento collegato a questo lavoro?

È il primo album degli Airborn in cui sono stato produttore dalla registrazione fino al mastering e ogni cosa suona esattamente come avremmo voluto. È un disco che non si preoccupa di seguire mode del momento in termini di suoni o di produzione, ma solo il nostro gusto. È una cosa che non eravamo mai riusciti a ottenere appieno prima e siamo molto soddisfatti del risultato. La parte 2, in arrivo il prossimo anno, è stata scritta e arrangiata insieme a questo album e aspetta solo di essere registrata in versione definitiva. A seguire la parte 3, ancora in fase embrionale.

3. Qual è la canzone chiave, quella capace di riassumere l’album e perché?

Forse è ancora presto dirlo, ma secondo me è il brano finale: “My Country Is The World”. Ci sono tutti gli elementi distintivi della band e di questo album in particolare.