A.A.V.V. – Speed Metal Hell Vol. I & II | Aristocrazia Webzine

A.A.V.V. – Speed Metal Hell Vol. I & II

 
Gruppo: A.A.V.V.
Titolo:  Speed Metal Hell Vol. I & II
Anno: 1987
Provenienza: varia
Etichetta: Steamhammer
Contatti:

non disponibili

 
TRACKLIST

  1. Savage Grace – Master Of Disguise
  2. Savage Grace – Fear My Way
  3. Attila – Lucifer's Hammer
  4. Shining Blade – Winged Snake
  5. Battle Bratt – Henchman
  6. Artillery – Hey Woman
  7. Medieval – World War Four
  8. Midnight Vice – Vice Squad
  9. Stiletto – Through The Night
  10. At War – Eat Lead
  11. Executioner – Victims Of Evil
  12. Whiplash – Thrash 'Till Death
  13. Whiplash – Chained Up Tied Down
  14. At War – Rapechase
  15. Mayhem – Loving Tribute / Buried Alive
  16. Samhain – Plague Of Messiah
  17. Anvil Bitch – Neckbreaker
  18. Savage Thrust – Crown Of Thorns
  19. Deathrash – Buried Alive
  20. Annihilation – Annihilation
  21. Vice – Ready To Fire
  22. Aggression – Metal Slaughter
  23. Tempter – Don't Get Mad, Get Evil
  24. Flotsam And Jetsam – Hammerhead
  25. Wargod – Day Of Attonement
  26. Outrage – Cracks Under The Ice
  27. Post Mortem – Ready To Die
  28. Monolith – Why Don't You Die
DURATA: 86:18
 

Che palle la scuola, dell'apprendistato non me ne frega più di quel tanto; l'unico vantaggio è rappresentato da quei pochi franchi che mi entrano in tasca alla fine del mese. E poi… c'è la Match Records vicino alla stazione di Bellinzona per spenderli. L'estate di questo '88 sta finendo, l'aria è ancora piacevole per gironzolare fino a quando non partirà uno degli ultimi bus che, ahimè, viaggiano solo fino alle sette di sera, in direzione di quella mia casa tanto snervante. Così per caso, sì davvero, devo passare davanti alla Match Records per recarmi alla stazione della corriera e dunque decido di entrarvi. Il "Pastina" è lì, come quasi ogni dì e consiglia competentemente la sua clientela nel suo piccolo negozio collegato allo studio K-Sound che è uno dei primi indirizzi per i musicisti ticinesi. La fame del mio portamonete è più grande del suo contenuto e l'economia delle forze è d'obbligo. Mi trovo fra le mani un LP e il doppio intitolato "Speed Metal Hell" in vinile rosso che già con questo attributo è particolarmente figo. Il prezzo è però l'argomento principale ora. La puntina del giradischi decide e dunque il bottino della SPV finisce in cartella! Non vedo l'ora d'arrivare a casa…

Cautamente poso il mio tesoro sul piatto, i solchi emettono i soliti scricchiolii e ora, finalmente, delle note per me insolite, rozze, primitive, a volte senza tanto pathos, m'investono. "Master Of Disguise" è un nuovo mondo per me; come si chiama il gruppo? Savage Grace… chissà se troverò in giro poi un disco completo? Leggo le note… ah, è una collezione di demo? Mah, vedremo. Manco posso accomodare il mio sedere sul letto e già devo fuggire davanti a un attacco sonoro come "Lucifer's Hammer"? Che cazzo ho comprato? Attila? Che nome cattivo per un gruppo… Una botta dopo l'altra m'inchioda alla croce interiore! L'esaltazione pura mi assale. Chi conosceva gruppi così violenti e brutali? Una figata è che ci sono pure gli indirizzi di contatto per ogni formazione, ma chi li ha i soldi? Ahrgh… che cosa è questo, minchia! Artillery? "Hey Woman"? UAAAAAH! Il mio cranio soffre ora di epilessia, non smette di scuotersi, ed è ormai drogato da questo pezzo danese tanto secco e irruente. Sopravvivrò fino alla fine della seconda facciata? Altre due mi aspettanooooo! L'adrenalina è ora al massimo; cambio disco.

Carogna è chi mi tocca o chiede questo disco per l'ascolto! Oramai sono "Speed Metal Hell"-dipendente e non posso farci niente… Samhain… "Plague Of Messiah"! Meglio di qualunque collezione di "Le Ore"! La violenza ha per me un nuovo nome! Sono ancora tante le note e i ritmi che mi affascinano. Dopo aver sentito molti passaggi impregnati da malvagità pura, diverse canzoni mi sembrano prive di sostanza… e che cazzo… ce n'è comunque abbastanza. "Cracks Under The Ice" mi ravviva la fantasia e penso a come, pattinando sul riale ghiacciato, potrebbe succedermi proprio un piccolo incidente. I Post Mortem non sono da ignorare e spaccano senza alcun senso i miei timpani tutt'altro che delicati.

Scusate, devo riascoltarmi questi dischi, "pussate" via.