Pillole Di Male #26: Sacrenoir, Erzähle, Antrisch
Quando parliamo di musica cerchiamo di farlo nel modo più approfondito ed efficace possibile, sviscerando aspetti salienti quali i contenuti dei testi ma evitando le sterili sbrodolate di un’analisi traccia per traccia forzata. Per questa ragione avere fra le mani il disco fisico è una necessità oltre che una gratificazione: studiare il libretto, verificare la qualità audio del supporto, ammirare la copertina. Talvolta però non è possibile ricevere il materiale promozionale o acquistare il cd/vinile/musicassetta in prima persona per una serie di motivi economici o logistici: perché magari prodotto in numeri limitatissimi (anche oltreoceano), troppo costoso, oppure già esaurito o ancora in attesa di essere stampato. In tutti questi casi solitamente avremmo alzato le mani, nonostante la qualità delle opere ascoltate, e ci saremmo dedicati ad altro, privando però i lettori di una occasione di conoscenza, seppur parziale. Fino a oggi. Perché la rubrica Pillole Di Male arriva per colmare questa lacuna: non vere e proprie recensioni, piuttosto dei consigli per gli ascolti in pastiglie… ma senza effetti collaterali! Un modo per stuzzicare il vostro appetito musicale e condividere quanto ci ha appassionato fra le uscite underground più recenti.
Nella ventiseiesima somministrazione di Pillole Di Male il medico prescrive una forte dose di black metal: i Sacrenoir rileggono i classici scandinavi con il gusto dei padrini del métal noir québécois; Erzähle regala disperazione e malinconia; gli Antrisch ci conducono a esplorare una delle zone più impervie del Mondo.
Sacrenoir – Comme Des Revenants Parmi Les Ruines
(Sepulchral Productions, 24 giugno 2023)
Athros e Monarque sono due nomi che i seguaci del métal noir québécois conoscono molto bene, avendo contribuito alla nascita e all’ascesa di una scena che ha sfornato band del calibro di Brume D’Automne, Forteresse e Monarque. Nel 2019 i due hanno messo in piedi un progretto parallelo chiamato Sacrenoir, che quest’anno ha pubblicato il primo album Comme Des Revenants Parmi Les Ruines su Sepulchral.
Con un assetto che vede Athros alle prese con chitarra, basso, batteria e composizione, mentre Monarque si occupa di voce e tastiere, i Sacrenoir rileggono i padri del black metal con il loro tocco personale e l’esperienza di chi mastica il genere da una vita. La scaletta alterna staffilate secche, passaggi melodici, tocchi epici e qua e là evoca alcuni dei gruppi nordeuropei che hanno fatto la storia; “Le Puits Du Diable” per esempio odora di Bathory e primo Burzum.
Comme Des Revenants Parmi Les Ruines non è certamente un’opera essenziale e in prima battuta potrebbe passare sottotraccia, ma emana un fascino e un carisma che lo rendono degno di ascolto.
Erzähle – The Celestial Embers Of A Dead Star
(Autoprodotto, 4 giugno 2023)
Restiamo all’estremo nord del continente americano, in una zona non specificata del Canada, con la one man band capitanata dal prolifico Void, già attivo nel progetto solista Thrakatuluk. Erzähle (dal tedesco dire o raccontare) nasce nel 2022 e da gennaio dell’anno corrente a fine agosto ha pubblicato qualcosa come dieci opere di vario formato. La mia attenzione è caduta su The Celestial Embers Of A Dead Star, ep da sedici minuti disponibile in musicassetta su Canti Eretici.
Siamo dalle parti di un black metal moderno o dall’impronta post-black se si preferisce, in grado di essere sia raw nei suoni che atmosferico nella resa, mentre lo scream disperato e alcune sensazioni mi hanno richiamato alla mente gli ottimi Nyktalgia. Un alone fortemente malinconico circonda infatti un ep che fa di una certa circolarità un punto di forza ed è spruzzato da un tocco di dungeon synth.
Il cantiere Erzähle è al momento un grosso lavoro in corso e prima o poi Void dovrà scegliere quale strada percorrere, senza avere fretta di pubblicare un’uscita dopo l’altra. Nel frattempo però posso godermi i sedici piacevoli minuti di Celestial Embers Of A Dead Star.
Antrisch – Expedition II: Die Passage
(Autoprodotto, 5 aprile 2023)
È il momento di salpare in direzione Artide con gli avventurosi Antrisch (in austro-bavarese strano, inquietante, angoscioso), gruppo tedesco che nel 2021 aveva esordito in formato ep con Expedition I: Dissonanzgrat. La nuova Spedizione dei ragazzi tedeschi, prima in formato album, conduce sulle tracce dell’esploratore inglese John Franklin alla ricerca del Passaggio a Nord-Ovest. Impresa che terminò in tragedia, con la scomparsa nel nulla delle due navi e dei loro centoventotto uomini.
Prendi Kanonenfieber (cantato in tedesco compreso) e spostalo all’estremo nord del globo, dimentica le fragorose trincee grondanti cadaveri e fetore di morte, sostituiscile con l’eterno silenzio dei ghiacci perenni, un panorama immutabile così estremo da generare conseguenze nefaste per il corpo e la mente umani. Aggiungi un pizzico delle atmosfere apocalittiche dei Void Of Silence di The Sky Over. Ora hai un’idea più chiara del contenuto di Expedition II: Die Passage. Si tratta quindi di un black metal melodico molto pulito e dalla forte impronta narrativa, capace di sfuriate e aperture atmosferiche (tra doom e dark ambient) attraverso brani articolati, tutti oltre i cinque minuti di durata.
Gli Antrisch possiedono già un concept chiaro e definito, come dimostrano anche la comunicazione sui social redatta sotto forma di diari di viaggio e il comparto grafico. Ora serve soltanto un avanzamento a livello musicale, per passare da buona band a qualcosa di più peculiare e personale. La rotta tracciata è interessante, quindi terremo i radar accessi anche per novità future.
Expedition II: Die Passage è stato pubblicato dal gruppo in cd e vinile, mentre Canti Eretici si è occupata della musicassetta.