CANE MANGIA DIO
Sapete benissimo che su Aristocrazia c’è da sempre un grosso interesse verso ciò che succede in Asia orientale, tra musica marcia, fenomeni culturali e J-Pop. Per continuare su questa scia, diamo il benvenuto all’Anno del Cane, secondo il calendario lunare cinese, con una playlist estremamente variegata a tema… beh, cani (e non solo). 狗年好!
Qui siamo letteralmente circondati da cani di ogni sorta, una playlist che spazia dal più classico rock degli anni ’70 fino alla distruzione totale del grindcore. Ovviamente, c’è spazio per un po’ di musica cinese e tante altre cose interessanti. Che il cane sia con voi! 新年快乐!
Bosj
Fear Factory – “Dog Day Sunrise”
Trascinarsi attraverso la canicola, ma non quella di agosto: quella della vita. Un concetto mutuato dagli Head Of David di Justin Broadrick, ma reso con quell’atteggiamento da zarri tutto californiano.
Crypt Of Fear
Soilwork – “Enter Dog Of Pavlov”
Suono della campanella. Salivazione. Cibo. Il cervello del cane collega il tintinnìo all’arrivo del pasto, stimolando da sé l’appetito. I Soilwork vedono il condizionamento classico come una forza ipnotica contro cui bisogna reagire. Io comprendo il loro messaggio, ma avrei qualche dubbio in merito: alla fine il cibo preparato da Pavlov doveva essere stato proprio buono.
Das Testament
Led Zeppelin – “Black Dog”
Ecco: chi a ogni inizio di anno non si è ritrovato a dover scegliere tra la bomba sexy che sono i buoni propositi, abbandonati il più presto possibile per tornare alla nostra dolce routine, e la perseveranza del cambiamento, decisamente meno glamour? Ricordate, «a big legged woman ain’t got no soul»!
Dope Fiend
Asesino – “Perro Primero”
Giusto nel caso in cui abbiate dei dubbi su cosa vi riserverà la nuova annata, gli Asesino vi ricordano che al cane cui quest’anno è dedicato voi dovrete pulire il culo…
Elisunn
Nevermore – “I Am The Dog”
«She was born in the year of the dog»: tutti siamo nati in un mondo cane che aspettiamo (o desideriamo?) finisca.
Giup
Dying Fetus – “Kill Your Mother / Rape Your Dog”
Una denuncia ragionata nei confr… no, questo classico di altri tempi dei Dying Fetus vede un testo-invettiva contro la musica commerciale ai limiti del ridicolo, citando pure le Spice Girls. Il tutto accompagnato da un video che definire lo-fi è un eufemismo. Indimenticabile il batterista con look da redneck anni ’90 sotto anfetamine. Fucking Metal!
Kelvan
Rush – “By-Tor And The Snow Dog”
Quando un incontro fortuito viene preso, trasformato e musicato in una suite da otto minuti con tematiche fantasy, come si fa a non citarlo per un evento tanto importante? Se solo il genio e la sregolatezza dei primi anni dei Rush fossero continuati fino ai giorni nostri saremmo ancora in brodo di giuggiole.
LordPist
万能青年旅店 [Omnipotent Youth Society] – “狗尿馆” [“Dog Piss Palace”]
Innanzitutto, era giusto che ci fosse almeno una band cinese nella playlist dedicata al Capodanno cinese. Questi signori del rock alternativo sono in giro dai tardi anni ’90, ma hanno adottato il nome attuale solo nel 2002. Che dire, con la strumentale «Palazzo del piscio di cane» possiamo dare benissimo il benvenuto al nuovo anno!
M1
Aborym – “A Dog-Eat-Dog World”
Il Mondo è un posto da cani, nessuno è al sicuro e Satana se la ride…
Mourning
Saxon – “Dogs Of War”
In un mondo in costante conflitto, i guinzagli sono stati sciolti e sono pronti ad assaltare le vostre gole. Attenti a questi cani da guerra!
Oneiros
Antimatter – “Integrity”
«But it always seems to be that dog eats dog, / And that’s the only rule / And if you don’t play, then you’re really just a fool / Am I really just a fool?»
Una forte metafora quella messa in musica dal buon Michele Mosso e dai suoi colleghi, un’immagine da tenere davvero a mente coi tempi che corrono. Cos’è l’integrità? Chi ce l’ha davvero? Ma, soprattutto, ne vale la pena? E se poi te ne penti? Buoni propositi per il nuovo anno: rifletterci.
Ul_Fieschi
AC/DC – “Dog Eat Dog”
Non saprei, personalmente sono più per i gatti.
Vlakorados
Melt Banana – “Lefty Dog (Run, Caper, Run)”
Quando banane sciolte e cani mancini si incontrano il risultato non può che essere straordinario. Specialmente se questa bizzarra scena avviene in Giappone ed è diretta da una band che nella propria carriera ha spaziato tra Grind, Hardcore, Pop Rock e Noise Rock, senza che tutto ciò si scontrasse con la voce schizofrenica di una pseudo-pre-adolescente.