10 ANNI DI BLACK METAL GIAPPONESE #04

10 ANNI DI BLACK METAL GIAPPONESE: ZERO DIMENSIONAL RECORDS #04 JUNO BLOODLUST – The Lord Of Obsession

Questo articolo fa parte di una serie di approfondimenti dedicati a Zero Dimensional Records, etichetta specializzata nel black metal giapponese che da dieci anni è protagonista della scena estrema nipponica. L’elenco completo degli articoli è disponibile a questo link.

Gruppo: Juno Bloodlust
Titolo: The Lord Of Obsession
Anno: 2012
Provenienza: Giappone
Etichetta: Zero Dimensional Records
Contatti: Facebook  Bandcamp
TRACKLIST

  1. Moonlight
  2. Total Eclipse, Sinister Prophet
  3. The Lord Of Obsession
  4. Into The Forest
  5. The Forest Of Despair
  6. Justice Is Dead
  7. In This Coffin Of Immortelles
  8. Black As A Crow
DURATA: 47:14

La prima volta che incontrammo Juno Bloodlust fu grazie allo split Oriental Abyss, nel quale riuscì a lasciare un’ottima impressione. Due anni dopo, il progetto pubblicava il proprio debutto — attualmente senza un seguito — intitolato The Lord Of Obsession.

Visivamente, l’album si presenta molto essenziale e con un’estetica chiaramente ispirata agli standard del black metal: i colori scuri dominano la scena e nel libretto sono riportati solo i testi, oltre a qualche foto e a illustrazioni semi-nascoste sullo sfondo; peraltro, l’intero comparto grafico è stato ideato e curato dallo stesso Juno Nitta, a dimostrazione dell’impegno infuso dall’artista nel proprio progetto.

Il black metal di Juno Bloodlust richiama nomi di un certo peso della corrente sinfonica, con gli ultimi Anorexia Nervosa a emergere nei momenti più concitati e, talvolta, persino nell’approccio vocale. Non mancano poi riferimenti alle atmosfere diaboliche degli Emperor e all’intera carriera dei Cradle Of Filth, sia per le orchestrazioni che per l’uso di alcuni riff.

Ciò detto, il musicista sembra aver studiato a fondo le lezioni dei maestri appena citati e non si è limitato a crearne una mera copia, infondendo invece una buona personalità all’opera. I brani sono caratterizzati da un alto livello di intensità, dettata dai ritmi dell’italianissimo batterista Summum Algor (già incrociato su queste pagine con gli Adversam) e dalle tastiere che, prendendo la forma di archi, pianoforti e organi, enfatizzano i momenti più tesi, intrecciandosi con le chitarre. “Total Eclipse, Sinister Prophet” riesce a essere uno dei pezzi migliori della scaletta proprio grazie all’efficacia di questo fattore, che rende maestosi i passaggi più spinti, mentre i cori inseriti nella parte centrale danno un momento di respiro e, contemporaneamente, contribuiscono a rendere evocativo il brano.

Per lo più orientata sulle classiche sinfonie infernali tipiche del genere, l’orchestra nera plasmata da Juno riesce anche a introdurre elementi meno scontati come il folle valzer accennato nell’apertura di “Moonlight”, le melodie vagamente circensi in “The Forest Of Despair” e le brevi incursioni sintetiche di “Justice Is Dead”. L’elevata attenzione rivolta alle orchestrazioni non toglie importanza alle sei corde che, anzi, ne traggono vantaggio e riescono a sfruttare la solennità della musica per dare maggiore vigore alle proprie trame intricate e al contempo melodiche, emergendo quando necessario con riff memorabili (ancora “Total Eclipse, Sinister Prophet” e la parte centrale di “In This Coffin Of Immortelles”) e numerosi assoli indemoniati quanto basta.

L’ultima nota positiva va alla qualità del suono, anch’essa a cura di Juno: pur non essendo perfettissima, i brani non risentono di particolari difetti e, tutto sommato, i vari elementi in gioco vengono valorizzati degnamente.

Tra atmosfere macabre e composizioni vigorose, l’esordio di Juno Bloodlust è assolutamente positivo e riesce a mettere in chiaro le potenzialità del gruppo. A quanto pare, non siamo di fronte a un artista particolarmente prolifico, ma — vista la cura che mette nella propria musica — possiamo solo sperare che il seguito di The Lord Of Obsession non si faccia attendere troppo.