10 ANNI DI BLACK METAL GIAPPONESE: ZERO DIMENSIONAL RECORDS #11 EBOLA – III 鶴見 – Tsurumi
Il depressive black metal è un territorio pericoloso: finire nel dimenticatoio insieme alle centinaia di band senza personalità né abilità è un rischio reale in cui molti aspiranti artisti incappano, spesso senza neanche rendersene conto. Per questo motivo i musicisti che riescono a donare a questa corrente un tocco di originalità sono sempre i benvenuti ed Ebola, seppur con alcuni evidenti difetti, fa parte di questa categoria.
Il progetto guidato dal solo Youta parte da una base piuttosto standard: chitarre zanzarose, ululati disperati, ritmiche elementari e sound generalmente grezzo e sporco; è qui che si palesano i principali problemi di III 鶴見 – Tsurumi, ovvero la scarsa attenzione prestata alla qualità dei suoni che in alcuni frangenti diventano abbastanza fastidiosi. Fortunatamente, dietro queste difficoltà, emergono momenti molto gradevoli: i riff di “大神 – Oga” portano con sé un senso di profonda angoscia, così come “九重 – Kokonoe” riesce a distruggere ogni forma di speranza, mettendo al suo posto lo sconforto più nero.
Già da questi brani, tuttavia, risulta chiaro dove risiede il vero fascino di Ebola: la tradizione giapponese e quella cinese giocano un ruolo importante nel progetto, e prendono corpo con strumenti come il guzheng e l’erhu, una sorta di violino reso noto al mondo metallico dai Chthonic che in questo contesto assume connotati più malinconici, ricordando quasi un lamento. Sono presenti molti passaggi in cui i suoni dell’Estremo Oriente si impossessano totalmente della musica, intrecciandosi anche con elementi non esclusivamente asiatici come la chitarra acustica e il pianoforte e con campionamenti naturalistici.
Tutto sommato, III 鶴見 – Tsurumi riesce a essere un buon album nel suo genere, compensando le problematiche con la sperimentazione in territori ancora poco esplorati. Youta ha ora il compito di riuscire a limare i difetti che penalizzano la sua musica, così da rendere Ebola un progetto pienamente meritevole di attenzione; le basi ci sono, ora tocca solo fare qualche passo avanti.