10 ANNI DI BLACK METAL GIAPPONESE: ZERO DIMENSIONAL RECORDS #12 LE JARDIN D’ALICE – 非現実
Gruppo: | Le Jardin D’Alice |
Titolo: | 非現実 |
Anno: | 2019 |
Provenienza: | Giappone |
Etichetta: | Zero Dimensional Records |
Contatti: | non disponibili |
TRACKLIST
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DURATA: | 26:40 |
非現実 («hi genjitsu») significa «irreale» ed è un titolo decisamente adatto per il debutto di Le Jardin D’Alice: il progetto guidato dal solo Yotaka si presenta con meno di mezz’ora di musica, un tempo comunque sufficiente a farci capire le sue potenzialità.
La copertina così raffinata è il primo elemento che distingue questa opera dalle altre uscite di Zero Dimensional Records, di solito più orientate alle tonalità cupe tipiche del black metal; la differenza, però, non è solo visiva, in quanto l’artista unisce l’estremismo nero ai suoni sognanti dello shoegaze e all’eleganza della musica neoclassica. Sinfonie pompose si ergono quindi sopra una base fatta di blast beat, chitarre distorte e urla lontane.
Il principale punto debole di 非現実 è la batteria elettronica: non solo perché programmata in maniera fin troppo elementare, ma soprattutto a causa dei suoni piuttosto deboli, il risultato è un sound non troppo robusto e quindi poco efficace. Anche una maggiore attenzione al missaggio avrebbe potuto aiutare, dando il giusto peso ai vari strumenti: la voce e ancora una volta la batteria risentono di questo approccio un po’ superficiale, essendo spesso sovrastate dal resto.
Ciò detto, i brani lasciano intravedere il proprio valore attraverso le eleganti melodie degli archi, accompagnate dalle dissonanze della chitarra: “Grace Of Rococo” e “Scarlet Romance” sono forse i pezzi più rappresentativi delle sonorità raffinate e celestiali dell’album, mentre “薔薇の騎士” mostra un lato più solenne del progetto, inserendo cori maestosi in sottofondo. “Dolce” si distingue invece per un uso molto limitato degli elementi neoclassici, che lascia maggiore libertà alla vivace espressività delle sei corde, segno che il musicista è in grado di dosare gli ingredienti a sua disposizione, così come “光の塔” prova le abilità tecniche dell’artista con un delizioso assolo. Infine “XLII” è un intermezzo in cui emergono gli aspetti più sognanti ed eterei della one man band.
非現実 è un ottimo punto di partenza per Yotaka e mette le basi per un percorso da seguire con attenzione, grazie a un sound che — nonostante sia ancora acerbo — riesce a risultare affascinante e personale; sistemando le problematiche esposte sopra, Le Jardin D’Alice potrebbe diventare una realtà veramente degna di nota.