A.A.V.V. – Thrashing Damnation Thru Compilation 2 | Aristocrazia Webzine

A.A.V.V. – Thrashing Damnation Thru Compilation 2

 
Gruppo: A.A.V.V.
Titolo:  Thrashing Damnation Thru Compilation 2
Anno: 2013
Provenienza: Polonia
Etichetta: Defense Records
Contatti:

Facebook

 
TRACKLIST

  1. Driller – Drill & Blast
  2. Driller – Pleasure To Kill
  3. The No-Mads – Final Destination
  4. The No-Mads – Possessed By Bier
  5. Striking Beast – Nuclear Genocide
  6. Striking Beast – Children Of War
  7. Komutator – Born To Sin
  8. Komutator – Malapane Valley Thrashers
  9. Rusted Brain – Executor
  10. Rusted Brain – Juggler
  11. Rusted Brain – Caught In The Fire
  12. R.O.D. – Chopped By Razor
  13. R.O.D. – Death For All
  14. R.O.D. – Priest
  15. Tester Gier – Piwo W zylach
  16. Tester Gier – Tester Gier
  17. Repulsor – Killing Instinct
  18. Repulsor – Toxic Tommorow
  19. Raging Death – Raging Death
  20. Raging Death – Killing Feast
  21. Menthrass – Paindrops
  22. Menthrass – Have Fun!
  23. Rotengeist – End Point Blank
  24. Rotengeist – Rise Of The Machines
DURATA: 01:17:58
 

Altro giro e altra corsa per la Defense Records che — dopo averci presentato parte del panorama thrash polacco con la sua prima raccolta — torna alla carica con il secondo capitolo della "Thrashing Damnation Thru Compilation". Anche in questa occasione sono dieci le band partecipanti alla ricca e varia esposizione, mentre il numero dei brani aumenta, infatti si è passati da ventidue a ventiquattro; la durata complessiva invece si attesta ancora una volta oltre l'ora e un quarto.

Aprono le danze i Driller, freschi autori del debutto "All Shall Burn" con "Drill & Blast" e "Pleasure To Kill"; ho avuto modo di ascoltare per intero il loro album, all'interno del quale virano spesso e volentieri, usufruendo di soluzioni death-groove e dall'appeal rock ed è un inizio piacevole. La scaletta prosegue con i The No-Mads: la voce di Alcoholady (Sylwia Papierska) si poggia su basi adrenaliniche e goderecce; i pezzi proposti sono entrambi racchiusi nel promo "Lost Control". Si va a tutta birra e le coordinate seguite dai giovani Strinking Beast con "Nuclear Genocide" (dall'omonimo e unico demo del 2013) e "Children Of War" sono per lo più le stesse: buona spinta, voce che preme furiosa e un paio di assoli ben assestati a fare da contorno; scenario noto, ma sempre gradevole da ascoltare.

L'entrata in scena dei Komutator, autori anch'essi di due brani (intitolati "Malapane Valley Thrashers" e "Born To Sin", rispettivamente quinta e sesta traccia del primo album "Mental Sadism"), modifica un po' il tiro: la loro musica punta maggiormente sul fattore groove e sfrutta decelerazioni non presenti in maniera così evidente in antecedenza. I Rusted Brain invece, anche loro freschi di debutto con "High Voltage Thrash", attaccano ripetutamente, peccato che la prova heitfieldiana del cantante Damian "Rumcayz" Lodowski non riesca ad attrarre quanto potrebbe, limitando dei pezzi musicalmente alquanto divertenti.

Messi alle spalle dieci episodi, è arrivato il turno di farsi sentire per i R.O.D. (Razor Of Death): la band di Lublino ha tre carte a sua disposizione, chiamate "Chopped By Razor", "Death For All" (dall'omonimo esordio datato 2012) e "Priest", e le getta sul piatto in modo pesante e convincente; si tratta di un thrash rozzo e dal sentore death, profondo, compatto e condito da discrete e veraci divagazioni solistiche.

Il crossover dei Tester Gier, ennesima formazione con all'attivo un solo album ("Speed Metal", partorito quest'anno), è debole e a tratti sin troppo elementare per far presa; delle due tracce inserite in scaletta, "Piwo W Zylach" (birra nelle vene) si comporta decisamente meglio della scialba "Tester Gier". Al contrario sono invece particolarmente esaltanti i Repulsor di "Killing Istinct" e "Toxic Tomorrow": le canzoni incluse nell'ep "Trapped In A Nightmare" suonano crude, ruvide e possiedono un buon riffing. Sono talmente preso dall'ascolto che non mi rendo neanche conto che sono già subentrati i Raging Death; la seconda canzone "Killing Feast" mi colpisce maggiormente, soprattutto grazie alla bella prestazione solistica fornita da Kowalski.

In coda troviamo i Menthtrass con "Paindrops" e "Have Fun", pezzi contenuti nel mini "Dark Passenger", e i Roteingeist di "End Point Blank" e "Rises Of The Machines", entrambe riscontrabili all'interno del secondo lavoro "Start To Exterminate". I primi si fanno apprezzare strumentalmente, ma Bartosz Wieczorek non è proprio il miglior cantante della Terra; i secondi dal canto loro rialzano i ritmi, scuotendo intensamente l'atmosfera e inseriscono un paio di fraseggi progressivi che arricchiscono le strutture, innestando inoltre la chitarra in assolo al momento adatto; nulla di epocale, tuttavia il lavoro è svolto bene.

Per questa "Thrashing Damnation Thru Compilation 2" vale il discorso fatto per il capitolo antecedente: è una presentazione che vi mostra una parte dell'offerta polacca nel genere, pur se è palese la presenza di alti e bassi qualitativi, poiché qualche formazione sta attraversando una fase di rodaggio. Gli oltre settantacinque minuti però si rivelano essere di buona compagnia. Il prezzo della compilation è rimasto invariato rispetto al passato, sempre tre euro (escluse le spese di spedizione) e l'acquisto potrebbe scapparci. Se per caso foste interessati, dovreste contattare l'etichetta all'email: thrashing.damnation@o2.pl; in alternativa rivolgetevi a una qualunque delle band coinvolte nel progetto, in fin dei conti sarebbe un modo come un altro per supportare la scena underground.