Aara - Triade III: Nyx | Aristocrazia Webzine

AARA – Triade III: Nyx

Gruppo: Aara
Titolo: Triade III: Nyx
Anno: 2023
Provenienza: Svizzera
Etichetta: Debemur Morti Productions
Contatti: Facebook  Youtube  Bandcamp  Instagram  Spotify
TRACKLIST

  1. Heimgesucht
  2. Emphase Der Seelenpein
  3. Moribunda
  4. Unstern
  5. Des Wanderers Traum
  6. Edo Et Edam
DURATA: 41:09

Squadra che vince non si cambia. Questo potrebbe essere il motto degli Aara, che con proverbiale puntualità svizzera rilasciano il quinto album in cinque anni, senza pause né cambi di formazione o eccessivi stravolgimenti stilistici. Triade III: Nyx chiude idealmente una trilogia dedicata a tre divinità greche: dopo Eos (l’Aurora) ed Hemera (il Giorno), la logica conclusione è affidata a Nyx, dea primordiale della Notte.

La copertina ci accompagna all’ascolto con un paesaggio notturno illuminato debolmente da un lampione di fattura ottocentesca, mentre una breve introduzione lancia il primo brano “Heimgesucht” e da subito risultano chiare le coordinate dei successivi quaranta minuti: black metal estremamente atmosferico, strutturato e melodico, mai sconfinante però nella corrente symphonic. I tremoli di chitarra rasentano l’onnipresenza e si sobbarcano la parte del canto che in musica classica verrebbe affidata allo strumento principale. Le ritmiche sono più veloci rispetto al precedente Triade II: Hemera e la presenza dei blast beat è preponderante, ma l’impressione non è di accresciuta rabbia o violenza, quanto di maggiore intensità e pathos, sulla falsariga di gruppi quali i Blut Aus Nord. Le trame strumentistiche di Berg saltano da passaggi contemplativi e quasi epici a momenti più tumultuosi, valorizzate in pieno da una produzione più pulita rispetto ai lavori pregressi ma che non abbandona il flavour da sala prove, consentendo comunque di apprezzare l’apporto di ogni strumento. L’unica parte non suonata da Berg è la batteria, affidata ancora a J e che tiene il passo pur rischiando di sovraccaricare alcuni pezzi, che forse avrebbero potuto giovarsi di arrangiamenti più rarefatti. Lo scorrere dell’album è piuttosto uniforme e nessun pezzo spicca sugli altri, anche se personalmente sono stato particolarmente mosso dalla conclusiva “Edo Et Edam” e dalle sue melodie semplici ma intriganti che non avrebbero sfigurato nei Therion di Theli.

Il fattore per cui gli Aara spiccano nel panorama sono e restano le parti cantate e i testi. Fluss (tedesco per fiume, ideale completamento per Berg, montagna) si è sempre contraddistinta per uno screaming particolarmente acuto e acido, e per un completo superamento o disinteresse per la struttura strofa-ritornello. Su ogni pezzo declama dei piccoli spaccati poetici degni del Poe più lirico e tragico, oscillando tra momenti descrittivi come “Des Wanderers Traum” e amari monologhi nichilisti quali “Unstern”, la cui chiusura grossolanamente potrebbe essere tradotta come «Ah, questa morte che moriamo ogni giorno, da vivi! Ma ascolta queste parole: la mia anima è perduta, ma chi muore non ha bisogno di nessun dio!».

Triade III: Nyx non è un album miracoloso, tuttavia è un graditissimo regalo per chi concepisce l’atmospheric black metal come qualcosa che non debba virare verso il drone ma è alla ricerca di tanta melodia, epicità e magniloquenza. La band è in fase crescente per ispirazione ed esperienza e si affaccia ora a un interessante punto di svolta dopo tre album che portavano avanti un unico concept, quindi segnatevi gli Aara per il futuro ma non perdeteveli per il presente.