ACÉDIA – Fracture
Come dimostrano gli speciali sul Métal Noir Québécois e sull’heavy metal contemporaneo, quella canadese è una scena che ha suscitato un certo interesse all’interno della redazione di Aristocrazia. Dal paese della foglia d’acero, per la precisione da Quebec City, provengono anche gli Acédia, formazione che ormai ha superato il decennio di attività. Fracture, rilasciato da Les Acteurs De L’Ombre a inizio ottobre, è il terzo album dei franco-canadesi ed è anche il primo a non essere interamente autoprodotto.
Sin dal loro debutto (L’Exile, 2012) il percorso musicale dei Nostri si è instradato su binari diversi rispetto alla maggior parte dei loro conterranei. Alle atmosfere glaciali di Monarque e sodali, infatti, i tre hanno sempre preferito influenze e sonorità provenienti dalla Francia. Anche il lavoro qui in oggetto, che riprende e sviluppa ulteriormente le soluzioni presenti nel precedente Les Supplices De L’Apathie (2015), non fa eccezione.
Lasciandosi ispirare dal modernismo musicale, corrente in voga nel primo Novecento che rivoluzionò il modo di comporre musica tanto attraverso l’allontanamento dallo schema tonale quanto con l’introduzione della scala dodecafonica, gli Acédia confezionano sei brani complessi e stratificati. Dissonanze in bilico tra Deathspell Omega e Blut Aus Nord si accompagnano a una costante ricerca melodica e a sporadici passaggi atmosferici, come nelle prime battute di “La Fosse”, mentre repentini cambi di ritmo e velocità aggiungono quel tocco di imprevedibilità capace di tenere incollato l’ascoltatore per tutti i quaranta minuti del disco. Notevole, inoltre, la sezione ritmica, in particolare il basso che, sempre presente e perfettamente distinguibile, assume il ruolo di vero e proprio trait d’union all’interno delle composizioni.
Ammetto di non essere un grande amante delle dissonanze, ma Fracture è un lavoro che a mio avviso va oltre al solito black dissonante. Aggiungendo un pizzico di personalità, come ad esempio linee vocali più affini al death che non al metallo nero, gli Acédia hanno realizzato un disco interessante e piacevole capace di colpirmi positivamente.