ACHERON – The Final Conflict: The Last Days Of God
Gruppo: | Acheron |
Titolo: | The Final Conflict: The Last Days Of God |
Anno: | 2009 |
Provenienza: | U.S.A. |
Etichetta: | Displeased Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 51:09 |
Nome storico della scena Satanic Death Metal americana, gli Acheron sono sempre stati simbolo di coerenza e vissuto underground per scelta, non sono mai andati alla ricerca di un affievolimento sonoro o di svolte di qualsiasi tipo tese al richiamo del pubblico. Il loro leader storico, Vincent Crowley (basso-voce), è l'incarnazione perfetta della bolgia malefica che il suono della formazione tende a ricreare, un mix di blasfemia e violenza continua che in quest'ultimo "The Final Conflict: Last Days Of God" si è sviluppata in miglior modo rispetto a quanto offerto nel recente passato.
Si nota come la forma canzone — pur non perdendo mai il marchio di fabbrica di casa Acheron — sia diventata più scorrevole, diretta e la qualità in toto del risultato si sia elevata. Si tratta di un lavoro che ha la sua spinta principale nel complesso, non ci sono brani che spiccano uno sull'altro, sono tutti di buona levatura, godibili e dotati di buon piglio, verrete quindi piacevolmente presi da "Rise Of Rebellion" così come da "I Am Heathen" o "Anno Armageddon".
Le prestazioni musicali dei singoli sono indiscutibili, iniziando dal batterista e vecchia conoscenza Kyle Severn (Incantation), con lui è come avere un conto in banca in svizzera, sono soldi al sicuro; il lavoro dietro le pelli è preciso, cattivo e vario al punto giusto. Convincente anche l'accoppiata d'asce composta da Max Otworth e Ash Thomas (quest'ultimo è un session) che ricama buone trame e si lascia andare anche in assoli niente male. L'imprinting ormai storico del marchio Acheron lo inseriscono le linee vocali di Vincent, il cantante è perfetto nell'interpretazione e nell'essere sempre sul pezzo, vomitando il suo collerico odio anticristiano a più non posso. L'uso delle tastiere aggiunte da Aaron Werner (Further Lo) e da Bill Korecky nella conclusiva "Anno Armegeddon" sono un valore in più per una prova che non punta ad altro se non a dimostrare che realtà con esperienza alle spalle riescono ancora a proporre del sano death metal senza dover ricorrere a chissà quali variazioni o inventive del caso.
Chi conosce la band rimarrà pienamente soddisfatto da questo album, che segna un passo in avanti netto per i più in forma che mai Acheron; coloro i quali invece fossero al primo ascolto e fossero incappati in "The Final Conflict: Last Days Of God" si ritengano fortunati, perché possono godersi quasi un'ora di musica fatta come si deve.