ALCHEM – Viaggio Al Centro Della Terra
Gruppo: | Alchem |
Titolo: | Viaggio Al Centro Della Terra |
Anno: | 2018 |
Provenienza: | Italia |
Etichetta: | The Triad Rec / Maculata Anima Rec. / Black Widow Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 01:00:24 |
Gli Alchem sono la classica sorpresa che non ti aspetti. È la prima volta che mi capita di ascoltare il trio capitolino e sono rimasto piacevolmente impressionato da "Viaggio Al Centro Della Terra". La formazione è composta da Annalisa Belli (voce), Pierpaolo Capuano (chitarra) e Luca Minotti (basso e programming). In questa occasione vengono supportati da un cospicuo numero di ospiti: Paolo Tempesta, Diego Banchero (Il Segno Del Comando), Emilio Antonio Cozza (Emian Pagan Folk), Alessandra Bersiani (Glareshift) e Massimiliano Fiocco (Ragno 89).
La proposta degli Alchem combina essenzialmente il dark prog anni Settanta con il versante intinto nel metal e influenze provenienti dal panorama alternative, sia rock che metal. Vengono così tirati fuori dal cilindro brani tanto eterei e delicati quali "Behind The Door" e "In My Breath", quanto mossi e in evoluzione come "Il Canto Delle Sirene", "Viaggio Al Centro Della Terra" e "Armor Of Ice" (dotato stranamente di vaghi sentori thrash).
"Viaggio Al Centro Della Terra" si avvale di una motrice ritmica alla costante ricerca di un passo difforme, come avviene nella conclusiva e più estesa "Pioggia D'Agosto" per merito della bella prestazione dell'accoppiata basso-batteria. Gode inoltre di una ricercatezza dal gusto jazz e imprime all'atmosfera un tocco folcloristico e gotico che accresce l'intimità, adornandosi poi di un vago senso arcano, a metà fra una appassionante lettura e una rappresentazione horror provenienti da altri e remoti tempi. Infine il disco trova un'arma affilata nel cantato espressivo della Belli, la cui voce si poggia sulle canzoni in maniera elegante e talvolta raffinatamente pop.
In conclusione, gli Alchem hanno modellato un disco dalla natura ibrida coinvolgente, "Viaggio Al Centro Della Terra" è difatti un concentrato di buona musica che potrebbe accaparrarsi le simpatie di varie fasce di ascoltatori, in special modo gli appassionati fruitori di progressive dai tratti scuri.