?ALOS – The Chaos Awakening
Gruppo: | ?Alos |
Titolo: | The Chaos Awakening |
Anno: | 2018 |
Provenienza: | Italia |
Etichetta: | Dio Drone / Archaeological Records / Cheap Satanism Records |
Contatti: | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
TRACKLIST
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DURATA: | 20:00 |
Stefania Pedretti, in arte ?Alos, è ormai da tempo una delle figure più interessanti nel panorama della musica oscura in Italia. Era già passata su Aristocrazia Webzine un paio di anni fa come parte del duo noise-doom-tutto OvO, ma questa è la prima volta che ce ne occupiamo come performer solista. Se l’universo di ?Alos è sicuramente connesso a quello degli OvO, allo stesso tempo riesce a restare qualcosa di intimamente diverso e The Chaos Awakening è un ottimo esempio di questo approccio.
Per cominciare, in questo caso, la musica è completamente opera di Pedretti: voce, sintetizzatori, flauti, campane, il meraviglioso Chaos Scepter progettato appositamente dalla Nude Guitars di Prato. Sì, avete letto bene, campane. The Chaos Awakening è, infatti, una performance registrata in presa diretta, un’unica traccia costruita come un’evocazione sciamanica, in cui i suoni metallici ed elettronici si mescolano con la natura circostante (una performance svolta all’aperto al Valico Terminus). ?Alos interpreta un canale attraverso cui le forze della Terra cercano di comunicare con l’Umanità, la Natura spinge per il risveglio del caos, un caos queer che si oppone alla rigidità binaria e ai soprusi del patriarcato (da sempre ossessionato con ordine e controllo).
Questa lettura è incoraggiata anche dall’oscura grafica della (bellissima) edizione in vinile, opera di Coito Negato, in cui una figura si erge a metà tra i mondi e li collega attraverso il proprio corpo. Come diventa sempre più chiaro, il corpo è uno dei campi di battaglia su cui il patriarcato si sta accanendo di più per soffocare tutto ciò che di diverso potrebbe emergere. Tenendo fede all’impegno artistico e politico di ?Alos, The Chaos Awakening si inserisce, secondo me, anche in un contesto storico ben preciso, all’interno della lotta fondamentale che le persone — in particolare le donne — stanno combattendo per il diritto di essere. Non è un caso, infatti, che le immagini che mi scorrono nella mente, mentre l’evocazione prosegue, siano quelle delle tante proteste degli ultimi anni in giro per il mondo (Ni Una Menos, Czarny Protest, Non Una Di Meno, per dirne qualcuna).
Devo ammettere che, di solito, non sono un grandissimo fan di esperimenti sonori di questo tipo; spesso mi sembrano un po’ lunghi o poco comunicativi, ma qui ?Alos ha messo a punto un lavoro estremamente curato e, soprattutto, vero. Una performance che si inserisce nel suo percorso artistico e dialoga anche con quanto fatto sul versante OvO. Per me, The Chaos Awakening è una delle sorprese musicali dell’anno, almeno in questo campo. Ancora una volta, dall’universo legato alla Dio Drone arriva qualcosa di dolorosamente necessario. Il caos si sta svegliando.