ANGERPATH – Forgotten World
Parlare di Forgotten World, unica testimonianza della fugace esistenza degli Angerpath, rende necessario un salto indietro nel tempo di ben sedici anni. Rilasciato in origine da Epitomite Productions nell’ormai lontano novembre 2007, l’unico album del quartetto polacco, side-project della formazione progressive metal NewBreed con alla voce Łukasz Pach degli Hostia, è stato portato a nuova vita grazie alla ristampa curata da Deformeathing Production.
Nei sette episodi che compongono l’opera, i Nostri propongono un death metal piuttosto solido, che sin dal brano di apertura dimostra una netta predilezione per un suono massiccio, fatto di tempi medi, riffing pesante e un utilizzo massivo del breakdown. Su questa base di partenza i polacchi aggiungono un eclettico mix di spunti diversi, il cui risultato risulta piuttosto accattivante. A passaggi atmosferici, che strizzano l’occhio al progressive e a una certa psichedelia come in “Closed In A Small Thought”, si sostituiscono le sfuriate dal chiaro sapore svedese di “Hopes” e le sezioni vagamente dissonanti della titletrack, in un alternarsi senza soluzione di continuità. A farla da padrone è la batteria di Stanisław Wołonciej che oltre a gestire senza problemi stili diversi e repentini cambi di velocità riesce a sostenere il lavoro dei due chitarristi, articolato e tecnico quanto basta da mettere in secondo piano quello che a mio avviso è il difetto più consistente di tutto l’album: il continuo ricorso ai breakdown che alla lunga diventa troppo ripetitivo.
Al netto di ciò, Forgotten World a mio avviso rimane un disco valido nonostante i tre lustri passati dalla sua pubblicazione e a Deformeathing Production va il merito di averlo salvato dall’oblio. Gli Angerpath sono stati una meteora nel firmamento musicale polacco e mi viene spontaneo chiedermi cosa sarebbero stati in grado di fare con un po’ più di maturità sulle spalle. Purtroppo temo che non lo sapremo mai.