ANTIGOD – The Masquerade | Aristocrazia Webzine

ANTIGOD – The Masquerade

 
Gruppo: Antigod
Titolo:  The Masquerade
Anno: 2013
Provenienza:   Repubblica Ceca
Etichetta: Parát Magazine
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TRACKLIST

  1. Ressurection
  2. Behind The Masquerade
  3. The Crossroad
  4. Sacrifice
  5. You Spit To My Face
  6. Something In The Mirror
  7. Shadow Dweller
  8. Riveted
  9. We Are Haters
  10. No More Compromises
  11. Falsified
  12. Programmed Minds
  13. Afterall
DURATA: 40:00
 

I cechi Antigod nascono nel 2011, quindi hanno intrapreso da poco l'attività, ma fra le loro file si muovono artisti navigati come il bassista Hadgi e il batterista Ferenc, entrambi dei Disfigured Corpse, e il chitarrista Pedy degli Euthanasia; a completare il quintetto vi sono poi le figure di Yabback alla sei corde e del cantante Step.

Il primo passo mosso dal gruppo aveva condotto a uno split con i connazionali Have The Munchies rilasciato nel 2012, il 2013 è invece l'anno del debutto con "The Masquerade": una prestazione di solido death-thrash in bilico fra sensazioni old school e odierne, contenente tredici brani che evidenziano la voglia di picchiare e rimanere sempre e comunque in territori "pesanti".

La band accantona le aperture melodiche vistose e gli inserimenti di voce pulita, che spesso tendono a ibridare il genere in maniera stucchevole, favorendo invece una consistente prestanza muscolare riversata in episodi come "Behind The Masquerade", "Something In Terror", "Riveted" e "Falsified; da tenere in conto anche la considerevole ondata groove-atmosferica che attraversa la lenta e devastante "Shadow Dweller" (nella quale si snoda piacevolmente un corposo assolo) e "We Are Haters" (dalla conclusione inaspettatamente placida).

I quaranta minuti di "The Masquerade" scorrono via velocemente: l'album è ben prodotto e testimonia il fatto che ci sono band underground dalle buone doti. La cosa è risaputa, ma spesso si evita di cercarle, affidandosi ai soliti noti. Allo stesso tempo le varie influenze di gente come Slayer (l'intero lavoro è un omaggio all'icona scomparsa Jeff Hanneman), Vader, i compatrioti Hypnos e quanti altri vi possano venire a mente non escludono di potersi godere la compagnia di una prova solida come quella degli Antigod. Il sottosuolo metal è vivo e si fa sentire in maniera forte e chiara anche grazie a loro.