ARC OF ASCENT – Realms Of The Metaphysical | Aristocrazia Webzine

ARC OF ASCENT – Realms Of The Metaphysical

 
Gruppo: Arc Of Ascent
Titolo: Realms Of The Metaphysical
Anno: 2017
Provenienza: Nuova Zelanda
Etichetta: Astral Projection
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TRACKLIST

  1. Set The Planets Free
  2. Eye Of Sages
  3. Hexagram
  4. In The Light
  5. Benediction Moon
  6. Temple Stone
DURATA: 46:28
 

Nel 2014 fui sinceramente dispiaciuto nell'apprendere la dipartita degli Arc Of Ascent. La formazione neozelandese aveva tirato fuori due disconi, "Circle Of The Sun" (2010) e "The Higher Key" (2012), e ne attendevo trepidante il terzo atto. Immaginatevi l'amara sorpresa di dover leggere un comunicato che ne dichiarava la cessazione delle attività.

La voglia di comporre musica e di stare dentro a una scena che amano e della quale fanno parte ha vinto: sono rinati dopo un solo anno, nel 2015, sempre con Craig Williamson (basso e voce) al timone, stavolta però coadiuvato dal chitarrista rientrante Matt Cole-Baker (era nel trio che diede forma al debutto) e dal batterista Mark McGeady, assuntosi la difficile responsabilità di non far rimpiangere il dinamico motore ritmico John Strange. Questa è la formazione che ci dà in pasto quel terzo capitolo tanto desiderato, intitolato "Realms Of The Metaphysical", che contiene al 100% ciò che un qualsiasi ascoltatore-fan delle uscite precedenti avrebbe quantomeno sperato di poter nuovamente udire.

Lo stop sembra non esserci neanche stato, forse la parentesi è stata troppo breve, fatto sta che immergendosi nella scaletta pare palese come le tracce racchiudano sia la capacità di vagare e di evocare una moltitudine di sensazioni spaziali, esotiche ed esoteriche affini a quella di episodi come "The Inner Sign" e "Godhead", sia quella carnalità e quella brama di tribalismo che caratterizzava "Redemption" ed "Elemental Kingdom", pezzi di un recente passato divenuti le basi di un presente assolutamente inebriante e stordente.

Per fare ulteriore chiarezza su quello che vi attende, proiettatevi in mente un mix di Sleep, Electric Wizard e un paio di scenari che vedono coinvolto Mr. John Garcia, avrete così un'idea del mastodontico trip cosmico-desertico che vi troverete ad affrontare. Le qualità sopra elencate risiedono all'interno di una scaletta che ne rappresenta un ideale compromesso: infatti, nei singoli brani pare siano tutte presenti, ovviamente in quantità minore o maggiore a seconda della svolta esplorativa voluta dai musicisti; per il sottoscritto perciò diviene complicato scegliere quali siano i migliori.

Potrei asserire che l'accoppiata posta in zona centrale che vede succedersi "Hexagram" e "In The Light" sia forse l'espressione più completa del gruppo, ma al tempo stesso come potrei esimermi dal suggerirvi di disperdere il pensiero con "Set The Planets Free", di farvi schiantare dal riffing killer che domina "Benediction Moon" e sedurre dall'equilibrio ritmico-atmosferico di "Eye Of Sages", lasciandovi infine mandare alla deriva spirituale di "Temple Stone"? Non riesco proprio a buttare via nulla di "Realms Of The Metaphysical".

Pensiero da nerd: non nego che ascoltando album in cui si trattano argomenti quali metafisica o percorsi alchemici mi venga talvolta da chiedermi cosa sarebbe potuto accadere se, ad esempio, in un anime dai contenuti piacevoli e perlopiù attinenti come "Full Metal Alchemist" (la storia dei fratelli-alchimisti Edward e Alphonse Elric) avessero inserito sonorità provenienti dal panorama stoner-doom. Quali impressioni avrebbe scaturito un tale e inusuale connubio di animazione e suono? Chissà… pippe mentali finite.

Gli ingranaggi della band girano privi di intoppi, l'ispirazione compositiva di Williamson non ha perso il suo lucido smalto e sia il rientro di Cole-Baker che l'innesto di McGeady non hanno intaccato il valore dei picchi esecutivi raggiunti con le uscite antecedenti, dimostrando come per certe realtà creare e poi proporre buona (o ottima) musica sia la più naturale delle cose. "Realms Of The Metaphysical" ne è di nuovo la prova lampante e l'unica via percorribile dovrebbe essere l'acquisto dell'originale. Bentornati Arc Of Ascent!