ARCHGOAT – The Light-Devouring Darkness | Aristocrazia Webzine

ARCHGOAT – The Light-Devouring Darkness

 
Gruppo: Archgoat
Titolo: The Light-Devourning Darkness
Anno: 2009
Provenienza: Finlandia
Etichetta: Blasphemous Underground
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TRACKLIST

  1. Intro: 3rd Invocation
  2. Apotheosis Of Lucifer
  3. Tribulation Of The King Of Worms
  4. Goat And The Moon
  5. Sodomator Of The Doomed Venus
  6. The Light-Devouring Darkness
  7. Blessed In Beast’s Blood
  8. Worms Born Of Martyrdom
  9. Fornicated Messiah
  10. The Dawn Of The Antichrist
DURATA: 29:57
 

I Cancelli dell'Inferno sono di nuovo aperti. E dai sulfurei meandri di quell'abisso ne escono gli Archgoat in groppa ad alcuni caproni. Dal momento in cui metterete questo album sul piatto del giradischi (o nel lettore CD), verrete afferrati dai tre demoni finlandesi e trascinati nei più marcescenti gironi dell'inferno.

Il disco è una perla oscura, partendo dall'inquietante intro si arriva alla seconda traccia, "Apotheosis Of Lucifer", un inno di insana malvagità. La cosa che balza all'orecchio per prima è che la produzione è incredibilmente ancora piu marcia e cacofonica del precedente "Whore Of Bethlehem". Il suono delle chitarre è quanto di più malsano riusciate a immaginare, mentre la batteria è meno secca, arriva con un suono quasi ovattato, che la rende ancora più caotica. E la voce, signori: la voce, se così si può chiamare quel rantolo caprino e stridulo che fuoriesce dal ventre dell'Arcicapro, verrà a ossessionare le vostre notti.

Il terzo brano, "Tribulation Of The King Of Worms" è un altro ferocissimo pezzo in pieno stile Archgoat, mentre col quarto "Goat And The Moon" i tre finlandesi tolgono il piede dall'acceleratore, regalandoci un incedere lento che tanto ricorda gli Hellhammer nella sua morbosità. Si ritorna poi a pestare sull’acceleratore con "Sadomator Of The Doomed Venus" e "The Light-Devourning Darkness", mentre in "Blessed In Beast's Blood" dopo una veloce sfuriata iniziale troviamo una parte centrale più rallentata e ossessiva che mi piace molto. Discorso inverso per quanto riguarda "Worms Born Of Martyrdom", che parte molto lenta per poi esplodere verso la metà in un riff black thrash marcissimo. L'album volge al termine con gli ultimi due episodi, "Fornicated Messiah" e "The Dawn Of The Antichrist", che concludono degnamente questo fantastico lavoro.

Ora passiamo alla parte più meramente fisica, ovvero la confezione. Non mi pronuncio sulla copertina, totalmente immensa e blasfema, ennesimo capolavoro di quel genio di Chris Moyen. Detto questo, mi permetto di fare una piccola critica alla Blasphemous Undergound, che dopo aver messo sotto contratto questa leggenda avrebbe potuto sforzarsi di mettere fuori un edizione LP un po' piu curata. Mi spiego: semplice copertina, senza gatefold, senza neanche il foglio dei testi o il poster, che solitamente trovo superfluo, ma accidenti, una copertina del genere lo meritava assolutamente.

Detto questo, mi accingo a concludere, riassumendo in poche parole: se vi piace il genere, questo disco è assolutamente da avere. È il perfetto successore di "Whore Of Bethlehem" e in alcuni riff ricorda anche il vecchio ep "Angelcunt".