ARVAKH – Art. 1 – La Haine Par Desuss Tout | Aristocrazia Webzine

ARVAKH – Art. 1 – La Haine Par Desuss Tout

 
Gruppo: Arvakh
Titolo:  Art. 1 – La Haine Par Desuss Tout
Anno: 2011
Provenienza:  Francia
Etichetta: Le Crépuscule Du Soir Productions
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TRACKLIST

  1. La Haine Par Dessus Tout
  2. Inversion Des Valeurs
  3. La Croupe De Nemesis
  4. D'Un Cycle L'Autre
DURATA: 29:48
 

Tritaossa, ma con una discreta dose di classe, questo sono i francesi Arvakh. Del resto una formazione che vede al proprio interno menti come quella di Mz., membro degli ormai splittati Nihilkult ed ex degli oOo, e un batterista terremotante qual è Skvm, che ritroviamo in una macchina da guerra ben oliata a nome Temple Of Baal, aveva già attirato il mio interesse.

"Art. 1 – La Haine Par Desuss Tout" è il debutto rilasciato tramite l'etichetta connazionale Le Crépuscule Du Soir, un'onda d'urto che s'infrange contro l'orecchio del malcapitato ascoltatore, un concentrato di malvagità e odio che in più di un'occasione trova il modo di fuoriuscire dai cardini rompendo i cardini di una composizione di stampo classicamente transalpino per immettere varianti industriali, come avviene a esempio nel secondo e seducente atto "Inversion Des Valers".

Sono quattro i movimenti che danno vita all'album: la traccia eponima posta i apertura, arrembante e disseminante morte, una folle ed esasperata esposizione che mostra il lato più macabro e gelido nei rallentamenti supportati dal lavoro sotteraneo delle tastiere, la già citata "Inversion Des Valers", "La Croupe De Nemesis" dal vago rimando norvegian black, una spruzzata di thrash e dei cambi che innestano melodia a farne uno dei pezzi traino insieme alla già citata "La Haine Par Dessus Tout", lasciando il compito di chiudere la partita a "D'Un Cycle L'Autre" che, dopo una partenza in sordina, accelera riportando i livelli su ritmi consoni alla prestante e irruenta violenza sin qui spiattellata.

È importante per gli Arvakh la prestazione con cui Mz. fa segnalare la sua presenza dietro il microfono. È malata, malsana ed eclettica tanto da arricchire i brani e apportare una dote di personalità, caratteristica questa di cui si sente sempre il bisogno. È doveroso poi aggiungere che la sezione atmosferica malevola combacia perfettamente con ciò che l'essenza rude di "Art. 1 – La Haine Par Desuss Tout" vuole esprimere, il che lo rende ancor più intrigante.

Siamo solo al primo passo ufficiale, tuttavia la compagine transalpina possiede le carte in regola per farsi apprezzare da una folta schiera di listeners. Se i vostri ascolti black vanno ben oltre l'ortodossa rappresentazione del periodo anni Novanta e vi piacciono i dischi dalle tinte psicotiche, provatelo e chissà che non scappi l'acquisto. L'uscita è limitata a sole cinquecento copie, non pensateci troppo.