AS LIGHT DIES – Ars Subtilior From Within The Cage
La formazione iberica degli As Light Dies, a distanza di tre anni dal primo album "A Step Through The Reflection" e con un cambio di etichetta che li ha visti passare dal roster della connazionale Mondongo Canibale Records a quello della russa BadMoodMan Music, è pronta a dar fuoco alle polveri con il nuovo "Ars Subtilior From Within The Cage".
La proposta degli spagnoli è definibile in una sola parola: progressiva. Le strutture e le varianti che compongono e si mostrano all'orecchio dell'ascoltatore trovano radice in formazioni che ricoprono un'ampia gamma di stili si passa dai Moonspell agli Anathema incrociando Opeth e attimi d'escursioni in territori nu e operistici.
Il disco si snocciola piacevolmente per quanto non sia sempre agevole e fluido il suo discernersi, la bravura del gruppo sta nell'inanellare, senza far perdere il filo consequenziale degli eventi, partiture che attingono dal territorio death metal e da quello gotico costruendosi lo spazio per ampliare il suono con aperture all'interno delle quali oltre al growl di Oscar Martin si staglia anche la voce pulita.
Canzoni come "Le Nebuleux Sentier", "Sombra Y Silencio" e "Insignificant Among Insignificance" raccolgono in loro la complessità e le scelte multiple che gli As Light Dies mettono sul piatto, iniziando dall'idioma utilizzato dall'interpretazione cantata che cambia di volta in volta esibendosi in francese, spagnolo e inglese. Vi è poi il supporto offerto da strumenti come il flauto e il violino improntati a rendere le atmosfere più malinconiche, alle volte quasi disturbanti e disturbate, come avviene in "The Disinherited, e infine la presenza delle voci femminili che ne addolciscono l'impronta e l'uso dell'organo da chiesa che dà quel tocco di rituale, ascoltate a esempio una "Die Letze Fuge Vor Der Flucht" dalla classica fattura.
Tante facce di una band diamante che album dopo album risulta essere sempre meno grezzo, puntando a inquadrare un valore che lo conduca al massimo splendore. Quell'obbiettivo non è stato ancora raggiunto, i ragazzi ci sono andati vicini, ma la commistione dei vari generi deve essere ancora rettificata e levigata.
"Ars Subtilior From Within The Cage" fra le tante note positive può comunque vantare anche l'ottimo lavoro svolto dalle sapienti mani di Dan Swanö che ne ha esaltato la prova strumentale equilibrandone i volumi in modo da non opprimere le sezioni vocali.
Quella degli As Light Dies è una prestazione nettamente fuori dai canoni a cui ci si è abituati, gli spagnoli si confermano lo stato di grazia e ciò non può far altro che renderli un gradito e consigliato acquisto per gli amanti della musica non chiusa in schemi pre-confezionati.