Aspaarn - Ancestral Genocides | Aristocrazia Webzine

ASPAARN – Ancestral Genocides

Gruppo: Aspaarn
Titolo: Ancestral Genocides
Anno: 2021
Provenienza: Svizzera
Etichetta: Asgard Hass Productions
Contatti: Bandcamp
TRACKLIST

  1. The Primordial Offering
  2. Afloat The Ocean Of Human Nothingness
  3. Aeons Of Illusion
  4. Call Of No Return
  5. Devolved Into Cattle
  6. Astral Beasts Of Prey
  7. On The Way To The Forefathers
DURATA: 40:45

Devo ammettere che, di solito, non amo parlare di dischi usciti da oltre un anno, preferendo concentrarmi sull’attualità e sulle novità più recenti. Esistono però delle eccezioni, per svariati motivi. Per quanto riguarda Aspaarn, mi sono imbattuto nel progetto svizzero quando ho parlato del suo nuovo album su Extrema Ratio #41 qualche settimana fa. Stavolta, però, ho preferito dilungarmi sul disco precedente, Ancestral Genocides, anche per dare un minimo di risalto al fatto che è stato recentemente ristampato anche su vinile.

Mi si chiederà: perché vale la pena parlare di questo sconosciuta one man band svizzera? Beh, Aspaarn rappresenta, innanzitutto, una filosofia ormai controcorrente. In un mare magnum in cui le band sgomitano per assicurarsi quel minimo di rilevanza online, questo progetto ha pochissima presenza sul web. Una di quelle realtà, insomma, che devi impegnarti a fondo per scoprire. Una realtà fatta di suoni sporchi e desolanti, lontanissima dalle produzioni cristalline e perfette oggi molto diffuse anche nel black metal, e altrettanto distante dai trend più in voga del momento. Che poi, in fondo, è proprio ciò che il black metal voleva veramente rappresentare nei suoi giorni migliori.

Nella mia rubrica Extrema Ratio, avevo introdotto il secondo album Between Loss And Hate accostandolo a realtà come Paysage D’Hiver, Mütiilation, Carved Cross. Insomma, puro raw black metal. Su Ancestral Genocides, le atmosfere dipinte da Aspaarn assumono contorni simili, ma se vogliamo ancora più crudi e violenti, veri e propri paesaggi desolati che sembrano usciti fuori da altri tempi. Le chitarre zanzarose e sferraglianti non lasciano cogliere con esattezza i riff, riprendendo in termini di suono parte di quel grezzume tipicamente darkthroniano degli anni Novanta. Aspaarn, però, è un progetto anche piuttosto variegato, dove l’alternanza di blast beat e downtempo riflessivi permette di offrire maggior respiro alle composizioni.

Un altro aspetto che intendo riprendere e su cui voglio calcare la mano è l’estraneità di Aspaarn a qualsiasi moda, specialmente oggi che il cosiddetto raw black metal è diventato un trend in alcuni circoli. Lo svizzero, infatti, non va né a riesumare i vampiri né a cercare melodie catchy volte a compensare la rozzezza del sound. Ancestral Genocides è esattamente il riflesso del suo mastermind: si nasconde, rifiutando il confronto col presente e guardando al passato. Il risultato, così facendo, è che si ottiene qualcosa che paradossalmente è molto più originale, sentito e genuino di tanti gruppi che affollano la scena attuale. Musicalmente non è adatto a tutti, certo, ma quello svizzero è un progetto veramente tradizionale e al tempo stesso diverso, sotto molteplici punti di vista.

Concludendo, Aspaarn è l’espressione di un black metal lontano nel tempo, che nel suo essere così conservativo finisce per fare il giro e diventare molto più originale di quel che può sembrare. Inoltre, raramente l’idea di desolazione, solitudine e primitivismo sembra matchare così bene con la musica proposta, tanto per aggiungere un ulteriore grado di coerenza ad Ancestral Genocides. Per chi volesse, l’album è ancora disponibile su vinile e tape sulla pagina Bandcamp del gruppo, forse l’unico segno tangibile di presenza sul web di Aspaarn.