At The Altar Of The Horned God - Heart Of Silence | Aristocrazia Webzine

AT THE ALTAR OF THE HORNED GOD – Heart Of Silence

Gruppo: At The Altar Of The Horned God
Titolo: Heart Of Silence
Anno: 2023
Provenienza: Spagna
Etichetta: I, Voidhanger Records
Contatti: Facebook  Bandcamp  Spotify
TRACKLIST

  1. Listen
  2. Closing Circle
  3. Heart Of Silence
  4. Chthonic Summoning
  5. Guardian Of The Threshold
  6. Anointed With Fire
  7. God Is In The Rain
  8. Severing Light
DURATA: 39:13

Già all’epoca del debutto Through Doors Of Moonlight, tre anni fa, At The Altar Of The Horned God aveva fatto rizzare le antenne di chi apprezza un certo tipo di black metal molto destrutturato e atmosferico. Un progetto, quello del madrileno Heolstor, dai forti connotati occulti ed esoterici, a partire dal nome per arrivare ai testi e alla forma, che con Heart Of Silence si evolve ulteriormente sempre con il supporto di I, Voidhanger Records.

Primitivo e sanguigno, meditativo e furioso: sono solo alcuni degli aggettivi adatti a questo disco, basato sull’ancestrale rapporto tra l’uomo, la natura e il sovrannaturale. Heart Of Silence intensifica l’aspetto più propriamente black che prima mancava un po’ — non certo un difetto di per sé — e trascina l’ascoltatore in un mondo in cui morte, oscurità, idolatria e sacrifici sono parte integrante dell’essere umano e della sua sfera vitale, tra tributi all’eroe-demone-dio Trofonio, preghiere rivolte a Cernunnos e all’annullamento individuale di fronte a un generico Dio Cornuto.

Heart Of Silence, nei suoi momenti più atmosferici, tocca corde che si trovano al confine tra conscio e subconscio, tra melodie ipnotiche e percussioni costanti, come accade in “Closing Circle” e ancora di più “Guardians Of The Threshold”. Nelle sfuriate della title track e di “Anointed With Fire”, invece, si manifesta la metamorfosi di At The Altar Of The Horned God, un’inedita aggressività che rimanda al black classico che però non abbandona completamente il carattere religioso e ritualistico che permea tutta l’opera e che trova un grande esempio anche in “God Is In The Rain”, riuscita cover dei Suicide Commando.

Con questo lavoro siamo di fronte a un perfetto esempio di come evolvere da un punto di partenza già ottimo: con una grande maturità stilistica, Heart Of Silence è sì più complesso e variegato, paradossalmente anche più accessibile rispetto a Through Doors Of Moonlight, ma sempre in una sua nicchia molto personale nel grande calderone dell’atmospheric black metal. Consigliatissimo.