ATRUM INRITUS – Prognatus In Vorago / Where Serpents Dwell
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Gruppo: | Atrum Inritus |
Titolo: | Prognatus In Vorago / Where Serpents Dwell |
Anno: | 2011 / 2012 |
Provenienza: | U.S.A. |
Etichetta: | Altar Of The Dead Productions |
Contatti: | |
TRACKLIST "PROGNATUS IN VORAGO"
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DURATA: | 35:20 |
TRACKLIST "WHERE SERPENTS DWELL"
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DURATA: | 17:29 |
Gli Atrum Inritus giungono a noi dalla città di Minneapolis in Minnesota, eppure ascoltando la musica composta da questo quintetto sembra proprio che il vissuto europeo del black metal sia ben più che radicato nelle composizioni del debutto "Prognatus In Vorago" e del demo successivo "Where Serpents Dwell".
L'oscurità che ammanta i due lavori evoca in più occasioni presenze malefiche provenienti da regioni geografiche facilmente distinguibili quali Francia (Deathspell Omega e Blut Aus Nord), Svezia (Watain), Norvegia (Mayhem e Burzum) e in parte Finlandia (Behexen), per un concentrato di atmosfere che si nutrono di un'essenza terrena dallo spirito vagamente doom e costantemente intrise da una melancolia pronta a tramutarsi in disperazione. Brani quali "The Chains That Bind", "Aegrus Everto" e "Sacramentum Exeuntium" sono dotati di un approccio meditabondo e intensamente ritualistico, racchiusi in un disco che fa dello strisciare malevolo del riffing eseguito da Eversor e Abyssus quanto della vocalità insistente e viziosa della cantante e tastierista Vindicaré le sue armi di riferimento. Inoltre si dimostra capace di spingere, possedendo un batterista (Senex Morte) intento a rendere più dinamica possibile la conclusiva "Ladder Of Divine Descent" (contenente una piacevole sorpresa-omaggio agli Emperor, coverizzati con "Ancient Queen") così come le esecuzioni della mini prova successiva, sfoderando in tal senso un'ottima prestazione nel pezzo di apertura "In The Presence Of Kings".
Che cosa è stato modificato nel passaggio da "Prognatus In Vorago" a "Where Serpents Dwell"? Non tantissimo, potrete rintracciare la spiritualità sanguigna decisamente orecchiabile in certi frangenti di "Fire And Brimstone" e accettare l'invito a convivere con una "Pestilence" dall'animo corroso da ambientazioni cupe dall'alone doom e una crescita in accelerazione che pian piano la fa divenire la canzone più tirata tra quelle presenti in questi due lavori. La sensazione che questi ultimi tre brani siano l'ideale evoluzione di ciò che è contenuto nell'album è più che percettibile e fa ben sperare per il futuro.
Concludenso, gli Atrum Inritus soddisfano pienamente le voglie di coloro che supportano la scena black metal underground, sono una band che si dovrebbe tenere sott'occhio e chissà che magari un paio di etichette interessanti, quali sono ad esempio la Daemon Worship Productions e la Norma Evangelium Diaboli, non possano prendere in considerazione il fatto di inserirli nel proprio organico, io glielo auguro. Nell'attesa che qualcosa di nuovo mi arrivi all'orecchio, vi consiglio di iniziare a procurarvi "Prognatus In Vorago" e "Where Serpents Dwell", ascoltate e fate la vostra mossa.