AURA HIEMIS – Silentium Manium | Aristocrazia Webzine

AURA HIEMIS – Silentium Manium

 
Gruppo: Aura Hiemis
Titolo:
Silentium Manium
Anno: 2017
Provenienza: Cile
Etichetta: Endless Winter
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TRACKLIST

  1. Maeror Demens I
  2. Cadaver Fessum
  3. Maeror Demens II
  4. Sub Luce Maligna
  5. Maeror Demens III
  6. Between Silence Seas
  7. Frozen Memories
  8. Maeror Demens IV
  9. Danse Macabre
  10. Maeror Demens V
  11. Visceral Laments II [traccia nascosta]
DURATA: 51:55
 

I cileni Aura Hiemis si rifanno vivi su Aristocrazia, già graditi ospiti in occasione dell'uscita split insieme a Sculptor ed Ego Depth "Synthèse Collectif – The Dark Whormholes" (2011) e del terzo album "fiVe" (2013). Trascorsi quattro anni e poco più, abbiamo la possibilità di apprezzare i cambiamenti avvenuti nel progetto funeral doom di V. e l'involuzione-evoluzione sonora intrapresa, grazie al nuovo album "Silentium Manium".

Scelte cromatiche e figurative meno macabre, ma maggiormente desolanti, sono state intraprese per realizzare la copertina. Il libretto informativo risulta scarno e privo di testi, tuttavia due frasi sembrano poste come a voler chiarire all'ascoltatore quale sia la visione musicale, atmosferica e lirica del gruppo, che ha deciso di rendere alquanto semplice la sua proposta: all'interno troviamo «Souls Have Journeyed Through Your Veins, Begging For You To Save Me From Love»; sul retro invece «No Dreams = No Hope = No Fear!!!!!», insieme a vari ringraziamenti.

Gli Aura Hiemis sprofondano in un grigiore perenne e fitto, talvolta malinconicamente dolciastro e obliante, un grigiore a cui è gradito l'intervento in più circostanze della chitarra acustica e una catena di composizioni perlopiù — se non del tutto — prettamente strumentali e di natura quasi minimale (i ben cinque capitoli di "Maeror Demens" e la lunga "Frozen Memories"). La voce appare come un tratto poco invasivo ma molto evocativo, a esempio in pezzi di buona caratura quali sono "Cadaver Fessum", "Sub Luce Maligna" e il vibrante e addolorato "Danse Macabre".

Una volta arrivati in fondo, non abbiate fretta di togliere il disco dal lettore, dato che di lì a poco incapperete in "Visceral Laments II", una traccia nascosta registrata inizialmente per essere inclusa nel promo split con gli A Sad Bada. Noterete così ancora di più come l'opera di snellimento compositivo sia stata netta, accrescendo notevolmente l'importanza del versante sonoro di natura funeral rispetto a quello legato a scenari doom-death.

"Silentium Manium" è un buon disco, che porta nuova linfa vitale a una band in grado di comporre buona musica e ormai matura. Non credo che gli Aura Hiemis possano trovare particolari difficoltà nell'entrare a far parte degli ascolti di chi mastica funeral doom dalla mattina alla sera. Sapranno sicuramente ritagliarsi un posto, magari non in prima fila. Dategli la possibilità di farlo.