AUTOKRATOR – Autokrator
Gruppo: | Autokrator |
Titolo: | Autokrator |
Anno: | 2015 |
Provenienza: | Francia |
Etichetta: | Third Eye Temple |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 34:03 |
Il progetto francese Autokrator prende forma grazie a una vecchia conoscenza di Aristocrazia, Loïc.F, la mente degli N.K.V.D. L'artista in questione si è imbarcato in questa nuova avventura accompagnato dai due cantanti Brandon L. Polaris e David Bailey, dal batterista Oleg (Licanthropy ed ex di Dagor Dagorath, Númenor e The Konstellation) e dal supporto effettistico di Markian Volkov. Questa formazione ha dato vita all'album d'esordio eponimo.
L'animo, l'intento e le caratteristiche che fanno avanzare il distruttivo e inarrestabile esercito messo in piedi dal Transalpino non si distaccano da quelle chiamate in causa dal nostro Dope Fiend descrivendo la sua band principale. È infatti impossibile non notare come belligeranza, violenza, cinismo marziale e oscurità siano dei veri e propri capisaldi all'interno di una struttura musicale che stavolta accantona il lato black metal del suono per dedicarsi a composizioni semplici, massicce e guerrafondaie. La base è un compatto death-doom metal ciclico che si nutre di intromissioni crust e sul quale di volta in volta vengono innestate sonorità drone, industriali e marziali. Questa commistione di suoni ottiene il risultato di annichilire l'ascoltatore, costringendolo a prendere parte al conflitto in corso in tracce come "Autokrator" e "Optimus Princeps", a subire l'intensità della corpulenta "Exsuperator" e a rimanere schiacciato sotto il peso della massa grigia prodotta dalla devastante "Qualis Artifix Pereo".
Il mondo è allo sbando, le macerie continuano ad aumentare e l'uomo non ha la più pallida idea di quale sia la strada da imboccare per cambiarne le sorti. La via rimasta è una e una sola: radere al suolo per ripartire da uno stato di zero assoluto. L'atmosfera asfissiante e polverosa, così come l'incedere militaresco e incorruttibile dei brani, pare guardi di buon occhio a tale radicale soluzione. Il tema in sé non è di certo originale, ma sia musicalmente che intellettualmente la proposta degli Autokrator mantiene qualità e mentalità pari a quelle degli N.K.V.D., dandoci modo di inserire nel lettore — o eventualmente anche sul piatto, grazie alla versione in vinile rilasciata dalla Iron Bonehead Productions — un estremo scontro di trincea, uno di quelli che difficilmente potrete terminare nel breve periodo.