AUTUMNAL REAPER – Rise Of The Raging Death | Aristocrazia Webzine

AUTUMNAL REAPER – Rise Of The Raging Death

 
Gruppo: Autumnal Reaper
Titolo:  Rise Of The Raging Death
Anno: 2009
Provenienza:  Olanda
Etichetta: Apollon Records
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TRACKLIST

  1. Full Moon ExScythement
  2. Flag Of United Despair
  3. Requiem
  4. Chambers Of Infinite Madness
  5. Realms Of Gold, Inhabitants Of Greed
  6. Guilty Of Divinity
  7. Rise Of The Raging Death
  8. Ex Mortis
  9. The Bodiless
DURATA: 43:57
 

A distanza di quattro anni dalle loro ultime tracce ecco ripresentarsi sulla scena gli Autumnal Reaper, formazione olandese fautrice di un buon black/death che è rimasta relegata in disparte forse per la mancanza di quel quid in più che la rendesse capace di creare un disco di alto livello.

Il nuovo capitolo "Rise Of The Raging Death", rilasciato tramite Apollon Records, sembra avere le carte in regola per dare uno scossone alla mia giornata, cosa che pare realizzarsi sin da quando inserisco il cd e prende il via una "Full Moon Exscythement" carica di venature heavy, veloce e compatta, mi si schianta contro una gran bella legnata e se la giornata buona si vede sul nascere i pressuposti sembra siano dei migliori.

Il gruppo ha una componente death decisamente preponderante rispetto a quella black, questa viene infatti esaltata perlopiù nei fraseggi più spinti e marcatamente melodici, tanto da poter tirare in causa in modo spontaeo i Dissection come influenza.

Brani spaccaossa come "Requiem" si concedono aperture vaste e possenti nelle quali i sintetizzatori a tappeto si stendono, trasportando la cattiveria espressa dalle note. Certo l'aver scelto un mago nell'uso dello strumento è stato loro di non poco giovamento, hanno potuto infatti godere della collaborazione in veste di ospite di Mr. Mike Browning (Morbid Angel, Nocturnus) uno che la sa davvero lunga e che metterà anche voce, solo in parlato, internamente a "Chambers Of Infinite Madness", pezzo che alterna fraseggi groove a vere ondate di malignità.

"Guilt Of Divinity" è quella che rappresenta al meglio il modo di creare l'atmosfera attraverso l'utilizzo delle tastiere, fornisce loro la dimensione più adatta sulla quale spandersi, l'intro iniziale quasi mistico è solo la calma prima di una sorniona tempesta pronta a prendere il sopravvento. La traccia eponima si pone epica e massiccia, una sfuriata di poco oltre i tre minuti, un rallentamento inaspettato le fa riprendere fiato, i Morbid Angel aleggiano su tale scelta, per poi rilanciarsi in una folle corsa a cui farà seguito "Ex Mortis", anch'essa alternante solidi mid tempo e tirate in velocità particolarmente azzeccate per poi infilare con "The Bodiless" ultimo e più granitico tassello del disco.

La prova della formazione a livello strumentale non fa registrare la presenza di grosse pecche, purtroppo la sensazione di déjà vu affiora spesso e un po' la limita. È convincente il cantante nella sua performance che tiene botta per tutta la durata dell'album quanto pulita e calibrata una produzione in grado di dare il peso dovuto ai vari strumenti.

Gli Autumnal Reaper ci offrono l'ennesima uscita fatta di passione e grinta coadiuvata da un'esecuzione che non le manda certo a dire. "Rise Of The Raging Death" non sarà innovativo, non sarà un capolavoro, ma compie il suo sporco dovere alla grande.