AVERSIO HUMANITATIS / SELBST / NIHIL – Three Ways Of Consciousness
Gruppo: | Aversio Humanitatis / Selbst / Nihil |
Titolo: | Three Ways Of Consciousness |
Anno: | 2013 |
Ristampa: | 2014 |
Provenienza: | Spagna / Venezuela / Spagna |
Etichetta: | Nebular Carcoma Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 57:56 |
Seconda uscita per Nebular Carcoma, secondo passaggio su Aristocrazia (il primo sono i Vuimago, che trovate in questo stesso numero), secondo centro. Questo split a tre fra formazioni ispanofone pare trovare il proprio punto nodale nella persona di Frozen, ignoto blackster di origine venezuelana di cui — ovviamente — non si sa assolutamente nulla. Ciò che conta, tuttavia, è che tutti i contributi qui presenti furono originariamente pensati specificamente per questo split, uscito un paio d'anni fa su cd per la messicana Self Mutilation Service.
Tutti e tre i gruppi sono quantomeno poco conosciuti, basti pensare che i soli ad aver pubblicato un vero e proprio album (peraltro originariamente su nastro) sono gli Aversio Humanitatis, mentre per Selbst e Nihil non si va oltre un demo e uno split a testa. Nonostante il basso profilo degli artisti coinvolti, è da apprezzare però il gesto dell'etichetta spagnola di proporre "Three Ways Of Consciousness" anche da questa parte dell'oceano, perché i sette brani che lo compongono sono davvero una piacevole sorpresa. L'offerta dei tre gruppi suona effettivamente organica e coerente come è lecito aspettarsi, partendo dai tre brani più quadrati e compatti degli Aversio Humanitatis, per virare leggermente, ma in modo abbastanza evidente, verso coordinate più atmosferiche e dilatate, fino a concludersi con un brano, "Monolithos II" dei Nihil, da oltre dodici minuti e dai marcati rimandi verso i Satyricon dei tempi d'oro.
In quest'ora scarsa di registrazioni non si respira altro che black metal, in un progressivo sviluppo che prende le mosse da una violenza senza compromessi fino ad arrivare a soluzioni più articolate e dalle vaghe aperture melodiche. Ciò che rimane, alla fine di "Three Ways Of Consciousness", è un'esperienza piacevole, ben costruita, ben realizzata, più che consigliata.