AZZIARD – Vésanie | Aristocrazia Webzine

AZZIARD – Vésanie

 
Gruppo: Azziard
Titolo: Vésanie
Anno: 2014
Provenienza: Francia
Etichetta: Mortis Humanae Productions
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TRACKLIST

  1. Allégorie
  2. Disjonction
  3. De Lumière, D'Obscurité
  4. Sur La Toile
  5. Dialyse
  6. Ekphrasys
  7. Dans Ma Chair
  8. Digression
DURATA: 40:42
 

È la prima volta che mi confronto con la musica degli Azziard, formazione francese attiva ormai da più di una decade e con alle spalle già due demo ("Heaven Burn By Hatred" e "Eternal Remains") e un album di debutto ("1916"). A questi segue ora la pubblicazione del secondo capitolo discografico intitolato "Vésanie".

La band suona un Black-Death arrembante e per alcuni versi similare a quello esposto dai connazionali The Negation, gruppo con il quale condividono sia il chitarrista Nesh che il cantante-chitarrista A.S.A.: la loro è infatti una proposta belligerante, ma capace di assumere connotati atmosferici intensi, come nell'ingresso annunciato dalla tastiere della traccia iniziale "Allégorie", che si fanno trapassare da linee melodiche ben assestate all'interno di un riffato mefitico e orientato a nutrirsi d'animo Thrash.

Questo connubio di soluzioni fa sì che brani come "De Lumière, D'Obscurité", "Dialyse" e "Dans Ma Chair" assumano tratti perlopiù noti, tuttavia ben interpretati (fra le influenze papabili i più gettonati sono i Marduk, gli Emperor e i Craft) e adatti a raffigurare uno scenario apocalittico e devastante. Scenario che ben si sposa con le tematiche ruotanti sul periodo riguardante il primo conflitto mondiale: è in quegli anni che viene ambientato il soggiorno al fronte trascorso dal protagonista del concept, che narra un vissuto in cui la follia emersa dal perenne contatto con la stagione della guerra e i suoi orrori conduce all'insanità mentale.

Gli Azziard sono ferali, stilisticamente non sempre ispiratissimi, ma convinti e carichi: innalzano un muro di dolore e sofferenza con il quale gli appassionati del genere troveranno piacevole scontrarsi. E proprio loro dovrebbero dare un ascolto a "Vésanie".