BACCHUS BARACUS – Tales Of Worries, Woes And Whatever
Gruppo: | Bacchus Baracus |
Titolo: | Tales Of Worries, Woes And Whatever |
Anno: | 2013 |
Provenienza: | Scozia |
Etichetta: | Wasted State |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 46:09 |
Va sempre più di moda fare gli alternativi, gli hipster, e ascoltare qualsiasi genere sperando di trovare album misconosciuti e iper-contaminati da seimila mondi diversi: se da un lato comprendo questa voglia di andare alla scoperta di musica nuova, da un altro sono convinto che dischi semplici, diretti e legati alle radici del rock siano pura manna dal cielo.
Oggi è mio desiderio consigliarvi il debutto dei Bacchus Baracus. La band di Glasgow ha partorito il primo album "Tales Of Worries, Woes And Whatever", dopo aver rilasciato il discreto ep "Growler". Gli Scozzesi sono dotati di un approccio ruvido e primordiale e adesso, anche se solo in parte, hanno spalmato all'interno un po' di salutare marmellata psichedelica che si combina perfettamente al mix di Black Sabbath, ZZ-Top e Clutch (fra i tanti) da loro proposto.
Da questo impasto sono stati ottenuti otto brani energici, dinamici, talmente rock da conquistarti sin dalle prime battute ("Yo! Wanna Deal?" e "I Am The Mammoth", nella quale spicca il gran ritornello), concentrati a far defluire la pressione, scavando solchi nei quali il groove e la componente doom del suono vengono a galla ("Memo From The Queer Of Desk", "Man Of The North", "Her Love's Prison", "Fuck Knows Man") e non dimenticando inoltre di farci fluttuare e disperdere nel cosmo ("Sweet Smell"). Soltanto in un'unica circostanza mostrano il fianco ("No Name"), pur mantenendo un livello qualitativo ben più che discreto.
Il genere ha bisogno di gruppi così: c'è tanta adrenalina che scorre nelle note di "Tales Of Worries, Woes And Whatever", anche grazie alla buona prestazione del cantante Quzzy, scura e decisa quanto basta. La produzione massiccia e la stupenda copertina si pongono infine a mo' di ciliegina sulla torta, per una prova convincente e che nutre il desiderio di darvi una bella scossa.
I Bacchus Baracus meritano la vostra attenzione e se la guadagneranno sul campo: passate un po' di tempo con la loro musica a far vibrare le casse dello stereo e vedrete che ne sarà valsa davvero la pena.