BETA TYRANT – Crushed
Gruppo: | Beta Tyrant |
Titolo: | Crushed |
Anno: | 2017 |
Provenienza: | Italia |
Etichetta: | ghost.city collective |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 18:29 |
Spolverate la vostra Playstation modificata e attaccate la presa SCART al vostro televisore, munito di tubo catodico. Forse pochi se lo ricordano, ma la vecchia console di casa Sony leggeva i CD musicali. Inserite "Crushed", prima opera dei Beta Tyrant, nel lettore e date l'avvio sui tasti violacei in sfondo blu che vi appaiono sullo schermo. Questo è il modo corretto di ascoltarlo.
Beta Tyrant fa parte del ghost.city collective. Se ci seguite da un po', saprete che abbiamo imparato ad amare il collettivo di Pordenone, che ci propone — spesso e volentieri — musica elettronica di nicchia, pensata solo per chi ha voglia di scavare nell'underground per portare alla luce tesori alquanto bizzarri.
"Crushed" è composto da glitch, qualche beat dal sapore lo-fi, momenti dark ambient e noise, mescolati in un frullatore singhiozzante che crea un impasto psichedelico vomitante ansia e panico. Se non siete abituati a questo sound, non vi fate scoraggiare dall'impenetrabilità della prima traccia "Floating", perché nelle successive si può sentire un progressivo spostamento verso lidi più accessibili, sempre tenendo presente la natura sintetica, a bassa densità di poligoni, del progetto.
Non credo, però, di aver reso l'idea della musica qui contenuta in maniera adeguata. Permettetemi di redimermi con una metafora: immaginate di recuperare una vecchia copia masterizzata di qualche survival horror di fine anni '90, partorito dalla fantasia di uno sviluppatore giapponese con seri problemi sociali e di igiene. Non vi azzardate a pulirla, inseritela così com'è, con tutta la polvere, e avviate il videogame. Giocatelo, gustatevi in questo modo i dolci bug e freeze che l'intrattenimento videoludico vi offrirà nelle prossime ore. Consumate così tutta la vostra serata senza pause, senza preoccuparvi di portare a compimento il gioco.
Ora che avete fatto tardi davanti al televisore cablato e i vostri occhi sono stanchi, andate a stendervi a letto e cercate di dormire, senza smettere di pensare a quel livello che non siete riusciti a superare. Immaginate di addormentarvi, dopo parecchie ore passate a rimuginare su quale potrebbe essere una soluzione all'enigma che non vi ha lasciato continuare la vostra avventura; godetevi i sogni irrequieti che questa vostra fissazione vi avrà provocato. Ecco, in pratica "Crushed" suona esattamente come questi incubi, condensati in diciotto minuti di musica. Ne sentivate il bisogno, non è vero?