BILWIS – Pan
Dopo un ottimo esordio passato un po’ in sordina, ma di cui abbiamo parlato in Pillole Di Male #11, la one man band tedesca Bilwis torna a farsi sentire, sempre sotto l’egida della Northern Silence Productions, dando vita a un disco che riprende le tematiche fiabesche e leggendarie già affrontate in precedenza, come si può evincere dal titolo, che porta il nome del dio greco Pan, pur modificando sostanzialmente la proposta musicale.
Se in Sagenwelt lo stile dei Bilwis era piuttosto sobrio e senza fronzoli, in Pan le fondamenta black metal si sviluppano in maniera arzigogolata e complessa: le composizioni, infatti, sono arricchite da molteplici elementi: si va da voci pulite a chitarre acustiche, passando per tastiere e assoli di chitarra magistralmente eseguiti. Le tracce presentano inoltre una durata leggermente superiore (tranne la fuoriclasse “Pan”, che dura ben sedici minuti) e sono ricche di cambi di tempo e di tonalità, segno di una capacità compositiva notevolmente migliorata rispetto al disco di esordio. Le melodie sono piuttosto semplici e orecchiabili, non spiccano per originalità e talvolta risultano un po’ troppo scontate e stucchevoli, tendendo ad annoiare l’ascoltatore più true, tuttavia non compromettono la resa finale dell’album.
Le fiabe e le leggende tipiche del folklore europeo sono narrate esclusivamente in tedesco, ma niente paura: per chi non conoscesse la lingua o non avesse voglia di tradurre i testi la musica svolge egregiamente lo scopo di trasportare l’ascoltatore nel mondo fatato dei Bilwis, tra boschi, satiri e entità sovrannaturali.
In conclusione, Pan è il degno proseguimento del discorso intrapreso in precedenza, nonostante un bagaglio musicale notevolmente arricchito: si tratta di un’opera più complessa, studiata nei minimi dettagli e sicuramente meno impulsiva rispetto alla precedente. La virata stilistica, pur non essendo probabilmente apprezzata da tutti, contribuisce a migliorare notevolmente l’immersione dell’ascoltatore nel mondo fatato e misterioso del folklore europeo narrato egregiamente dai Bilwis.