Black Hole Deity - Lair Of Xenolich

BLACK HOLE DEITY – Lair Of Xenolich

Gruppo: Black Hole Deity
Titolo: Lair Of Xenolich
Anno: 2021
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Everlasting Spew Records
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TRACKLIST

  1. Razed Earth Edict
  2. Railgun Combat
  3. Hypersleep Dementia
  4. Multiverse Incantations
  5. Lair Of Xenolich
DURATA: 16:53

Da Birmingham, Alabama, spuntano i Black Hole Deity, un nuovo, ennesimo nome da tenere d’occhio nella scuderia di Everlasting Spew. Come spesso accade, i quattro musicisti coinvolti non sono di primo pelo (e manco dell’Alabama), ma arrivano da un mix di esperienze passate più o meno recenti e più o meno di primo piano, e rendono Lair Of Xenolich interessante fin dalle presentazioni. All’interno della formazione trovano spazio membri ed ex, fra i tanti, di Chaos Inception, Zealotry, Malignancy e Fear Factory: dietro le pelli di questa band debuttante si nasconde infatti Mike Heller, genio della batteria che dal 2012 sostituisce Raymond Herrera in quello che ormai è il gruppo del solo Dino Cazares.

Lair Of Xenolich però ha pochissimi punti di contatto con gli incubi industriali della band californiana, e punta fortissimo su un death metal dall’alto tasso tecnico che di fantascientifico ha soltanto gli spunti narrativi. Il gruppo del Cotton State deve avere infatti un retroterra piuttosto nerd, visto che butta in appena un quarto d’ora di musica butta un quantitativo piuttosto corposo di sci-fi e qualche citazione nerd. Stando a quanto hanno raccontato Cam Pinkerton (basso, chitarra ritmica e autore di tutta la musica) e Alec Cordero (chitarra), l’EP si sviluppa narrativamente seguendo «il mito dello Xenolich, un’entità extradimensionale che agisce seguendo regole e scopi sconosciuti all’uomo», ma che qualche contatto con la Terra deve averlo avuto, visto che “Railgun Combat” è un chiaro ed esplicito riferimento ad Half-Life e al Black Mesa Incident.

La narrazione extradimensionale dei Black Hole Deity viene portata avanti a suon di death metal molto variegato e inequivocabilmente a stelle e strisce, in cui convivono tante influenze e altrettante soluzioni. È chiaro che Pinkerton mentre scriveva ha prestato grande attenzione all’equilibrio tra vecchio e nuovo, ed è impossibile fare quindi un nome e dare un riferimento unico: Lair Of Xenolich pesca a piene mani da tutto quanto il death metal statunitense (e canadese) ha prodotto negli ultimi trent’anni. Se proprio devo sbilanciarmi, direi che il gruppo dell’Alabama negli ultimi anni ha ascoltato tanto gli Hate Eternal di Upon Desolate Sands e gli Immolation di Atonement, ma si tratta di due gocce nel mare di morte che il quartetto ha navigato per confezionare il proprio EP di debutto.

Le cinque tracce sono poi passate per le sapienti mani di Mike Heller per produzione e missaggio con l’obiettivo di mantenere il sound più naturale possibile, e lo stesso Heller ci ha tenuto ad aggiungere che in post-produzione non sono state fatte aggiunte di sorta. E quindi, alla fine di questo quarto d’ora di badilate extradimensionali nelle gengive, l’unico rimpianto è che Lair Of Xenolich duri solo un quarto d’ora. La buona notizia è che i Black Hole Deity hanno già annunciato il proprio debutto ufficiale, che vedrà la luce ancora una volta su Everlasting Spew nel 2022.