BLACK LORD – Black Ritual Forest
Gruppo: | Black Lord |
Titolo: | Black Ritual Forest |
Anno: | 2015 |
Provenienza: | Messico |
Etichetta: | Tribulacion Productions / Satanath Records / Rebellious Records |
Contatti: | |
TRACKLIST
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DURATA: | 36:20 |
Quest'oggi introduco il duo black metal dei Black Lord, ponendovi un quesito: siete talmente appassionati del genere, soprattutto del filone che si rifà al periodo fra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta, da accollarvi qualsiasi uscita abbia quel suono e si alimenti unicamente dei cliché stilistici partoriti allora? Se la risposta fosse sì, proseguite nella lettura, perché Black Lord e il batterista Astarot potrebbero anche piacervi.
"Black Ritual Forest" è un disco che puzza letteralmente di vecchio, sin dalla traccia "Intro", in cui una voce epica pare ergersi all'interno di una foresta notturna colma di rumori e versi di animale che la mantengono viva. Ci si imbatte così in una proposta che aderisce completamente a quanto già ampiamente sviscerato nelle produzioni dei bei tempi rilasciate in quella fredda Scandinavia. Nell'affrontare la scaletta ogni singolo secondo sembra sia già stato rivoltato migliaia e miglia di volte, con risultati sia peggiori che migliori, eppure non me la sento — e del resto non posso — di condannare la scelta di attenersi a regole prestabilite per dar forma a un album dignitosamente sufficiente, che di certo non esalta ma possiede alcuni brani ben fatti quali "Spiritual War", "Black Bird", il più atmosferico e ritmicamente diluito "Moonlight", "Sometimes Sacred" (dall'animo thrash) e "Cold Blood".
Come detto a inizio testo, "Black Ritual Forest" si rivolge senza dubbio a una precisa categoria di ascoltatori. Nel caso in cui non ne faceste parte, la mossa più semplice da mettere in atto sarebbe quella di saltarlo a piè pari.