BLACK OATH – Ov Qliphoth And Darkness
Attendevo proprio con ansia il secondo disco dei nostrani Black Oath. Peter e la sua I Hate Records ci avevano fatto un gran dono puntando sul terzetto meneghino al tempo dell'uscita di "The Third Aeon": l'aver rinnovato il loro sodalizio con il parto di "Ov Qliphoth And Darkness" non poteva che essere di buon auspicio per noi adoratori del sound doom.
Vi dirò, inizialmente ero rimasto un po' spiazzato: i primi ascolti dati all'album mi avevano fatto pensare a un leggero passo indietro rispetto al debutto; tutti ottimi pezzi ai quali però sembrava mancare il fascino che contraddistingueva canzoni come "Death As A Liberation" e "Horcell The Temple". L'inganno, però, era dietro l'angolo. Una volta assorbita totalmente la scaletta, posso infatti tranquillamente lanciarmi nell'affermare che questo lavoro è il segnale di una crescita evidente: i milanesi hanno concentrato i propri sforzi nel dare forma a una prestazione atmosferica di livello superiore e ci sono riusciti alla grande.
È vero che i Black Oath pare abbiano voluto mettere da parte quella caratteristica fruibilità che rendeva appetibile "The Third Aeon", tuttavia questa è stata sostituita da una composizione sofisticata e solenne, avvolgente e oscura, capace di marcare il proprio territorio affondando in uno scenario dall'ampio respiro ritualistico. Tale aspetto risulta essere evidente in brani come "..For His Coming" e la conclusiva "..My Death", dando ai toni drammatici e orrifici di episodi quali "Sinful Waters", "Drakon, Its Shadow Upon Us" e "Ov Qliphoth And Darkness" il pregevole compito di ergersi a colonne sonore portanti di un sabba in pieno corso, generando un'ambientazione soffusa, tetra e sofferta.
"Ov Qliphoth And Darkness" è l'esempio lampante di quanto sia valido il panorama doom italico: nonostante all'estero il numero di dischi rilasciati sia indubbiamente maggiore, non sempre e comunque sono qualitativamente migliori delle proposte made in Italy e i Black Oath ne sono la testimonianza in musica. Devo quindi consigliarvene l'acquisto? Non credo ve ne sia di bisogno. Se appartenete alla schiera di appassionati di questo mondo nero e ancestrale, non potete di certo farvelo mancare. Must have it.