BLACK WINGS OF DESTINY – The Storyteller, Part One | Aristocrazia Webzine

BLACK WINGS OF DESTINY – The Storyteller, Part One

 
Gruppo: Black Wings Of Destiny
Titolo: The Storyteller, Part One
Anno: 2014
Provenienza: Italia
Etichetta: Far From My Eye Records
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TRACKLIST

  1. Jane The Widow
  2. No One
  3. Oblivion
  4. Speed
  5. Dillinger
  6. My Evil Self
  7. Hannibal
DURATA: 30:03
 

I Black Wings Of Destiny sono un quartetto piemontese che, sebbene nato soltanto nel 2009, non è composto da novellini: in formazione troviamo infatti musicisti con già alle spalle esperienze in gruppi come Sickhead e Concrete Block. L'oggetto della seguente recensione è "The Storyteller, Part One", secondo album della band torinese e prima parte di un progetto che tramite brevi racconti si pone l'obbiettivo di indagare i più oscuri recessi della psiche umana, con tutte le varianti e le diramazioni del caso.

A livello musicale pezzi come "Jane The Widow", "Dillinger" e "My Evil Self" puntano immediatamente i riflettori su quello che è lo scheletro della proposta: uno stile "bastardo", energico e roccioso che mescola in maniera omogenea l'Hard Rock più prepotente con un groove granitico, corposi influssi Southern e irriverenti propulsioni Stoner. Sarebbe inutile comparare nomi noti ed espressioni similari, poiché sarà semplice percepire innumerevoli influenze, così come d'altro canto sarà altrettanto semplice godersi questa mezz'ora di buona musica senza avere la sterile pretesa di dissezionarne troppo il contenuto.

L'opera in questione è sfaccettata, di grande impatto ed è in grado — a dispetto di una formula compositiva tutt'altro che avanguardistica — di coinvolgere completamente l'ascoltatore. Siano i disillusi e incalzanti umori venati di Grunge che riecheggiano in "No One", il selvaggio ed esagitato retaggio Hardcore che fa capolino in "Speed" o il venefico e disagiato andamento di "Hannibal", tutto in questo disco concorre alla creazione di un risultato compatto, rabbioso con cognizione di causa, spigoloso come si conviene, ispirato e magmatico.

Ritengo inutile soffermarmi sulle ottime prestazioni dei singoli musicisti, in quanto la camaleontica uniformità dell'album non necessita di commenti: i Black Wings Of Destiny sanno ciò che fanno e lo fanno bene, molto bene. Di certo l'uscita della seconda e ultima parte del lavoro — prevista per l'anno appena iniziato — potrà offrirci un quadro concettuale più nitido, ma se amate i generi summenzionati e le commistioni tra essi dovreste già ora inoltrarvi nell'ascolto di "The Storyteller, Part One": non ne rimarrete delusi!